domenica 15 novembre 2009

Gli Animali e il Freddo

"Gli animali si preparano in modi diversi ad affrontare il freddo. Molti animali da pelliccia infoltiscono il pelo. Alcuni uccelli infittiscono le penne, mentre altri, che non potrebbero sopportare il freddo invernale, partono per i paesi caldi: rondini, luì, gruccioni, non trovando più gli insetti di cui si cibano, migrano verso sud. A Primavera torneranno.
Alcuni animali selvatici dopo aver mangiato abbondantemente per accumulare il grasso necessario alla sopravvivenza, cadono in letargo, cioè dormono in una tana fino a primavera.
Gli insetti si rintanano nella terra o si nascondono nella corteccia dei tronchi"

(tratto da un quaderno di scuola)

E noi umani, come ci prepariamo all’inverno?Da parte mia, per prima cosa tolgo dall’anfratto del camino la cesta dei giornali, sotto la quale soggiace il fantomatico cartellone “Qui si firma contro i pozzi della morte”, ricordo dell'incubo ambientale che collegherò per sempre a questa strana estate. Lo butto, sperando non serva davvero più, sposto un antico vaso da notte elevato alla funzione di contenitore cancelleria, libri quaderni astucci fogli e il solito casino, un vassoio di pomodorini dell'orto che vorrei da verdi diventassero rossi, pulisco, metto gli alari e il parafiamme …
E accarezzo l’idea di futuri pomeriggi domenicali da passare sul divanetto nuovo, davanti al camino acceso, con un buon libro in mano e una tisana fumante sul bracciolo. Perchè, come scrisse Flaubert,

"...cosa c’è di meglio infatti che stare la sera
con un libro accanto al fuoco, mentre il vento
batte sui vetri, e la lampada arde?"

Non partirei mai per un paese caldo, come fanno alcuni uccelli. La stagione fredda mi piace, perchè mi offre una scusa valida per rintanarmi come un mammifero in letargo nella mia tana e nascondermi come un insetto nella rassicurante corteccia del mio io.
(E perchè non cominciare da quest'oggi, visto il tempo piovigginoso e le tenebre che incombono?) (marito spedito a far legna nel bosco, come nelle fiabe)

8 commenti:

  1. Che bello il camino! Come mi manca! In Sardegna vivevo in una villetta e nel soggiorno avevamo il camino. Quanti pomeriggi invernali passati a studiare davanti al camino, alquanto svogliatemente a dire il vero ( lo sapessero i miei alunni..),con i piedi sopra il bordo superiore ed il fuoco che da sotto mi "arrostiva" quasi il culetto! Lo so che non è un'immagine poetica come le tue, ma che vuoi, ognuno ha i suoi ricordi! Ah Ah Ah

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  2. ciao, passo da te invitato da Ornella, intanto per sincerarmi di aver azzeccato il blog (ok..) poi mi fermerò un po' a leggere qua e là.
    ben trovata!

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  3. benvenuto Fabio, non posso che augurarti buona lettura.

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  4. Grazie Fabio, sapevo di poter contare su di te! Fuma, tu mi hai nominato guardiano ufficiale del tuo blog ed io ti ho preso in parola invitando Fabio a "casa tua"! Con Fabio il tuo bel blog salirà notevolmente di livello! E' una persona splendida, di grande sensibilità, cultura, signorilità, quanto di meglio offra la piazza dei bloggers.

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  5. Santo cielo, questo signore mi incute soggezione. Temo di non essere all'altezza delle sue aspettative, ma farò del mio meglio.

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  6. Io per i paesi caldi partirei subito immediatamente.
    Così non dovrei arruffare le penne.
    E non tornerei più...

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  7. certo che devi partire, altrimenti che uccello migratore saresti?
    sai che mio marito è andato in montagna a fare il censimento dell'aquila e del gipeto? chissà se ti conteggerà.
    perchè se tu sei nonvedente, lui invece ti deve benissimo.
    proprio ora ho guardato dalla finestra e ho visto nel cielo uno stormo di uccelli migratori. buon viaggio, cari.
    e a te grazie per avermi mandata a rileggere un vecchio post dimenticato. (che bella quella foto! ti sei chiesto chi sia?)

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  8. La tua casa dev'essere un sogno e localizzata in una zona che io amerei moltissimo.
    Mi fa piacere sentire di donne amanti della stagione fredda: solitamente il sesso femminile vive l'inverno come una punizione divina e sognano solamente paradisi tropicali dove annoiarsi con 40 gradi all'ombra.

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