Mentre camminiamo lungo il sentiero del viandante, una bellissima linea curva, morbidamente collinare che percorre la sponda orientale del lago di Como da Abbadia a Colico, uno strano pigolio proveniente da un castagno ci fa istintivamente alzare la testa per individuare il pennuto appollaiato su un ramo e nascosto dalle foglie.
Silenzio, silenzio, silenzio, testa alzata, vento, pigolio. Che verso è? Dov'è l'uccellino? Eppure il suono sembra vicino.
Silenzio, silenzio, silenzio, messa a fuoco ad altezza d'occhi, vento, pigolio. Non vedo niente, ma non è una novità.
Silenzio, pigolio. "E' il ramo" sentenzia G. -vista d'aquila-.
"Ma smettila! Gli alberi non parlano!" risponde vista miope.
Allora ascolta, insiste lui.
Silenzio, silenzio, silenzio, occhi miopi strizzati a fessura, vento, pigolio. Che forse non è nemmeno un pigolio, ma un cigolio. Ascoltiamo ancora e ancora. Sì, G. ha ragione, è il ramo.
Un ramo spezzato che non è riuscito a cadere perchè si è incastrato tra i rami più piccoli di una pianta più bassa, sua vicina di bosco. Piange, il ramo. Un fulmine, la neve o un forte vento l'hanno rotto, e ora è secco. Secco e appoggiato a quella piantina così sottile che non so come faccia a tenerlo su. Forse il ramo spezzato chiede aiuto al viandante: spostami da qui, fammi sto favore. Che senso ha la mia vita? Voglio cadere a terra, adagiarmi tra le mie foglie, diventare humus.
Questa immagine mi fa pensare a un discorso fatto ieri sera, con un amico, sull'eutanasia. E, come succede spesso coi pensieri, che uno tira l'altro come le ciliegie, eccomi a pensare a D.
Ma questo è un altro post.
Neanche tu, caro post, rimarrai solo a lungo.
RispondiEliminaOcchio strizzato ti ha scritto come al solito poeticamente, e certe cose fanno bene all'anima.
Vivi già di vita propria, ma c'è chi, come me,non può sentire i bambini piangere, né gli uccellini pigolare, né i rami semitroncati gemere.
Fossi stato lì avrei tirato un paio di buone sassate al pezzo di ramo pendulo, perché si staccasse s tornasse alla buona madre terra.
Ma ero qui, sono qui, e posso farlo solamente col pensiero.
Zac! Centrato e caduto finalmente.
Ora giace soddisfatto nell'humus insieme alle foglie secche. E la vita continua.
Ciao post, alla prossima tornata.
C'è chi dice che il frusciare delle foglie corrisponde a parole, comprensibili solo a certi umani privilegiati.
RispondiEliminaMi piace credere che possa essere vero.
IACO: grazie, commentatore number one. Lunga vita alla nostra amicizia fatta di furibonde litigate e altrettante riappacificazioni. Alla prossima, allora.
RispondiEliminaDALLE 8 ALLE 5: domenica scorsa ho camminato nel bosco mentre pioveva e ringraziavo le foglie che, macerando sotto i miei piedi, assorbivano il fango e ammorbidivano il terreno col loro effetto tappeto.
E poi, poco fa, prima di accendere il picì, leggevo:
"Sotto gli stivali la terra era soffice e cricchiava come un vecchio materasso. Erano le foglie: sopra leggere, friabili, diverse le une dalle altre anche nella morte, sotto secche da anni, riunite in un'unica massa marrone e scricchiolante, ceneri di una vita che fendeva la terra, si risvegliava nei temporali e brillava al sole sotto le piogge...
Diffusa dall'abat-jour delle foglie, una luce pacata giungeva a sfiorare la terra del bosco...
(e continua in modo mirabile, a parlare del bosco)
Vasilij Grossman, Vita e destino
(Quando si dice che niente succede per caso, nemmeno di mettere un segnalibro in quella pagina lì)
Allora faccio bene io a cercare il libro di questo Grossman, anche se non lo trovo, visto come scrive.
RispondiEliminaC'è forse scritto qualcosa a proposito di liti e di riappacificazioni col ritmo di un respiro sul suo libro?
Comunque grazie per la citazione veramente bella.
In effetti il libro l'avevi citato tu e me lo sono prenotato in biblioteca. Non so se riuscirò a capirci qualcosa, di queste 827 pagine con copertina rossa, visto che sono a pagina 145 e ha già introdotto una caterva di personaggi con infiniti nomi russi che già faccio confusione adesso e ricordo di volta in volta solo l'ultimo in ordine di apparizione, ma scrive in modo che mi piace.
RispondiEliminaPer liti e & devi provare con l'altro libro dell'altro Grossman.
(Se non ci fosse la letteratura, come faremmo a consolarci delle nostre umane miserie?)