venerdì 10 giugno 2011

TO CALL A SPADE A SPADE, non sempre dicendo cose sensate

Il mio primo amico web -un giorno pubblicherò un post-ritratto per ogni amico web picchiato su questi tasti- fu un italo-americano. Riferendosi a ciò che gli piaceva dell'avversario di Obama, di cui non ricordo il nome (erano i tempi dell'ultima corsa alla presidenza) mi insegnò un simpatico modo di dire americano, to call a spade a spade. Che equivarrebbe al nostro "dire pane al pane e vino al vino".


Perchè mi è venuta in mente questa espressione, stasera? Perchè apprezzo lo stile to call a spade a spade di Oscar Giannino, giornalista di radio 24,  ma spesso -vedi stamattina- non faccio in tempo ad adagiarmi all'ascolto che in un batter d'occhio le sue parole m'arrimbarzano, nel senso che mi fanno spiccare un salto con relativo rimbalzo sul sedile dell'auto. (anche l'espressione me t'adagio e m'arrimbarza me l'ha insegnata un amico web!) Ma non divaghiamo, bitte.

Che ha  detto stamattina  l'Oscarino dell'arrimbarzo per farmi  schiattare? Che in fin dei conti,  

A FUKUSHIMA NON C'E' STATO NEMMENO UN MORTO.
Nemmeno un morto, capite? NEMMENO UN MORTO!
Come se la morte fosse la cosa peggiore!
Chissenefrega se qualcuno si ammalerà, o vivrà con il terrore del cancro, se le donne partoriranno bambini malati  o con danni al DNA; chissenefrega della sofferenza, l'importante è che nel bilancio economico dei costi dell'energia nucleare  non rientri la voce: numero dei decessi, che pare poco elegante.
Giannino, do you hear me? No, è ovvio. Che mi ascolti qualcun altro allora. Chi pensa che la morte sia la peggior cosa che possa capitarci, vede miope. Chi pensa che la morte sia la peggior cosa che possa capitarci trovi il coraggio di guardare il video di Chernobyl.
E poi,  penso che ci sono tante cose peggiori della morte di un uomo: è peggio avvelenare l'aria, la terra, l'acqua, per esempio. E' peggio quando gli scienziati pazzi si mettono a creare mostri sprovvisti di  pulsante off.  E' peggio depredare madre terra raschiandone il barile fino all'osso, fregandosene di lasciare qualche rimasuglio di risorsa naturale a quelli che verranno dopo di noi.
Giannino, signor premio oscar dell'arrimbarzo, se proprio devo morire preferisco che sia per mano di un cecchino con mirino che mi spara un colpo in testa, bello preciso, alla luce del sole, piuttosto che per mano di un sadico che mi trascina in un luogo ben nascosto mi toglie l'aria mi affama  mi asseta mi tortura  e alla fine mi lascia lì a  morire lentamente.


12 commenti:

  1. Adoro Oscar Giannino, per il suo modo tremendamente stringato ed efficace di dire pane al pane e vino al vino. Di norma non è cinico e se lo è stato -non ho ascoltato in diretta e mi fido di te, Silvia- vuol dire che voleva provocare.
    Comunque, pur essendo quasi in toto d'accordo con te sull'argomento -vedi pericolosità estrema di una bomba messa vicino a centri abitati, possibilità comunque di full aut etc- non sono d'accordo sulla tua conclusione, morire per mano di un cecchino.
    Primo, perché niente, NIENTE, è peggiore della morte, che ti si porta via e amen;
    secondo perché la morte da cecchino non ti dà nemmeno il tempo di realizzare che stai morendo, ti fotte anche quella soddisfazione.
    Certamente morire di cancro, lentamente e inesorabilmente, non è il massimo, e si potrebbe scegliere qualcosa id meno distruttivo nel corpo e nell'anima; ma se guardo ai miei morti più recenti vedo che nessuno se l'è potuta scegliere come gli/le sarebbe piaciuto, né credo che ci riuscirò io.
    PS: "me t'adagio" è detto bene anche nel senso dell'espressione; devi dire "m'arimbarzi" non con la doppia erre, anche se li trasteverini ce la metteno, ma noi de san Giovanni none, nun ce la mettemo; e qui ciarisemo co la storia Roma adè più mia che tua e allora sa che te dico? dillo come te pare, Fu, dillo come che te viè.

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  2. Che gusto c'è a scrivere M'ARIMBARZI con una erre sola?
    Dà molto più l'idea con la erre doppia, trasteverina, perchè mi spieghi come può, con una sola erre, prendere la rincorsa e rimbalzare? ;)

    La morte non si sceglie, hai ragione, ma se dici che è la cosa più brutta che ti può capitare vuol dire che non hai guardato il video di Chernobyl.
    Io sto con Leopardi, quando dice che d'ogni dolor morte risana

    In questo momento a Lecco il quorum è al 36 per cento.

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  3. In questo momento sono ancora nell'euforia da quorum raggiunto e confido che per qualche altro decennio non riproveranno a costruirci una centrale nucleare sotto il sedere.

    Cmq., per dovere filolessicale, debbo chiarire che la locuzione "m'arimbarza" ha tutt'altro significato, traducibile in "mi lascia del tutto indifferente". Ovvero "m'arimbarza addosso" senza ferirmi.

    Cit.: "Quando si vuole dire che non si è interessati al problema, alcune delle espressioni usate sono "bella pe' tte", "chi tte se copre" o "m'arimbarza" (quest'ultima usata anche per dire a una persona che le accuse che ci lancia non ci toccano)" (tratto da http://romanesco.biz/).

    ;-)

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  4. A Mammì, e io che je avevo detto, seconno te?
    M'arimbarzi vor di che quello che me dici nemmeno me sfiora, e -per l'appunto- m'arimbarza addosso. E nun è romanesco moderno, ma quale? Er mi nonno bonanima lo diceva, eppoi er mi padre lo ripetava a mamma mia. Io l'ho mparato accasa mia, mica a scola.
    Bella pe'tte è debuluccia.
    Chi te se copre, volgarmente ne le borgate ma nun solo chi te s'incula, un pochettino mejo.
    Te saluto cicloturista.

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  5. A Jacopo', il "Cit:" era 'na citazione dar sito uebb ('avisto mai la sora Sirvia 'n me credesse...).
    "Bella pe' tte" l'ho sentita dì solo dai fricchettoni mezzi fumati... "chi te se copre" è rara, soppiantata in genere dal più greve "chi 'tte se'ncula"...
    :-)

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  6. Quanto è carino questo arrrrimbarzo di lezioni di romanesco, me piace propio.
    Io me pijo BELLA PE' TTE', (non ci vuole l'accento? e se io ce lo mettessi? mi viene bene accentando pè e tè): me la pijo perchè non ha nessun accenno volgare e quindi la posso dire a destra e a manca senza apparire maleducata, e perchè qui nessuno sa che vor dì, e non mi possono nemmeno dare della fricchettona, (solo fumata, un poco)
    Vi farò sapere le reazioni, va bene? :))

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  7. quando usano le parole "in fin dei conti", "e che sarà mai?", "del resto poteva andare molto peggio", "alla fine ne siamo usciti con pochi danni", "sono situazioni dovute ad eventi eccezionali e difficilmente ripetibili"....
    salto sulla sedia ed avrei voglia di strozzargliele in gola!!
    Ciaoo :-)

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  8. quindi t'arrimbarzano anche a te!
    (arrimbarzano non alla romana ma nel senso che gli avevo dato io originariamente ed erroneamente)
    ..
    eventi eccezionali... anche la morte è un evento eccezionale e difficilmente ripetibile, eppure nessuno la sottovaluta.
    ciao!

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  9. "anche la morte è un evento eccezionale e difficilmente ripetibile, eppure nessuno la sottovaluta" bellissima questa frase.... alla prima occasione ci farò su un bel post ;-)))

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  10. Oh, no, la morte la sottovalutano in tanti... soprattutto quella degli altri!
    (lasciatelo dire da un ciclista)

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  11. A me Oscar Giannino m'è sembrato fin dal primo momento che l'ho visto uno stronzo -scusa il termine, ma quanno ce vo, ce vo- e recentemente l'ha a lungo dimostrato. Terribile il video.

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  12. molto aggressivo,
    eccessivamente pieno di sè,
    vestito in modo improbabile
    in possesso di erre moscia ...
    infine bugiardo!

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