sabato 15 ottobre 2011

Tarta alla riscossa

DRIIIN....
A quest'ora post prandiale, può essere solo:
una coppia di Testimoni di Geova;
un Venditore di Folletto;
un Cercatore di cinquanta centesimi;


La sottoscritta  ciàdafare in cucina, che se la sbrighino i figli.
MAMMAAAA!!!
te pareva!
E' TARTAAA!
Che ti gridi, che ti sente!
Tarta è una mia vicina di casa, più vicina agli ottanta che ai settanta, ancora in gamba. Vive da sola in una porzione di casa con un balconcino a terra, un giardinetto con relativa grotta di Lourdes illuminata da un cero rosso e una finestrella che s'affaccia sulla stretta strada, in un punto dove da stretta si fa strettissima. Quando passi via da casa sua, dalla finestra ti arrivano le preghiere e i canti di radio maria.
Però Tarta è spesso fuori casa,  indaffarata nelle attività della parrocchia.
Curata e sempre ben vestita, ha una bella voce da soprano della quale va orgogliosa e che esercita durante le messe dei giorni feriali, arrivando perfino -posso testimoniare- a litigare in diretta con una concorrente che avrebbe voluto intonare su una nota diversa.
Se non fosse per un viso da barbagianni solcato da un fittissimo e profondo reticolato, le daresti 10 anni in meno.
Sembra uscita da un romanzo di Barbara Pym, una scrittrice inglese che descrive in modo aggraziato certe zitelle zelanti, pronte a fare quasiasi sacrificio per la perfetta riuscita della coreografia nelle funzioni religiose, per il benessere spirituale delle anime della parrocchia,  and last but not least  per il benessere totale del pastore, che amano.
Il suo nome è Teresina, ma i  miei figli la chiamano tarta-teresina, poi abbreviato in tarta-tere, alla fine diventato solo TARTA. La conoscono bene perchè era il capo supremo dei chierichetti e delle ancelle ai tempi in cui il maschio era l'uno e la femmina l'altra. Quando li accompagnava in montagna  alle tre-giorni chierichetti, era più lesta di gambe di loro. Erano i tempi delle tartarughe ninja, il soprannome viene da lì.
Per parte mia, ricordo benissimo il nostro primo approccio: ai tempi lei non era ancora diventata Tarta,  ed io ero ancora una fresca sposina che alla domenica mattina dormiva fino a mezzogiorno.
Il suo primo DRIIIN mi svegliò nel bel mezzo di una di queste dormite giovanili: aprii la finestra del corridoio e le chiesi cosa volesse. L'ante-tarta sventolava dei fogli, voleva farmi firmare una petizione.
Una petizione? per cosa? mi informai
Per non fare costruire un nuovo asilo, visto che c'è già quello della parrocchia! gongolò.
E con ciò? ribattei- se ce n'è un altro, tanto meglio, avrò da scegliere quando dovrò mandarci i miei eventuali figli.
Al che l'ante-tarta si avvicinò il più possibile al mio viso affacciato alla finestra, abbassò la voce e mi confidò, con un'aria cospiratoria che le era molto congeniale: Mah .. ecco ... deve sapere che .. si dice .... sembra .....HANNO DETTO CHE VOGLIONO COSTRUIRLO I COMUNISTI!
Non potrei giurarci, ma credo di esserle scoppiata a ridere in faccia.
Veramente!! - sbarrai gli occhi  assumendo un tono stupito e scandalizzato - i comunisti che mangiano i bambini?? L'ante tarta fece una faccia strana, forse cercando di capire a che gioco giocassi.
Tornando seria  le dissi che non firmavo niente, perchè la presenza di un asilo statale nel nostro paese sarebbe stato senz'altro una bella cosa, e poi non capivo con che coraggio si potesse andare in giro a tirar su firme contro una  proposta che non avrebbe danneggiato nessuno.
L'ante-tarta indiettreggiò, recuperando la distanza di sicurezza che aveva superato un attimo prima,  abbandonò il piglio battagliero, abbassò il capo e si  giustificò a mezza voce: Mà ... non lo so neanch'io perchè mi mandano in giro .... me l'ha detto il curato!
Questa volta sono sicura di non esserle scoppiata a ridere in faccia, ma di aver chiuso la finestra, prima di farlo, perchè mi fece pena.
A quei tempi non ci feci grandi post-ologie,  adesso  invece penso che Tarta mi avesse catalogata come un'anticrista e avesse portato in giro il catalogo per tutto il vicinato, composto per buona parte da donne bigotte.
Non  mi fece più driiin per anni, fino a che i miei figli, dopo aver frequentato l'asilo parrocchiale dato che  quello dei comunisti svanì nel nulla, entrarono nella banda dei servitori all'altare, e Tarta  probabilmente mi elevò allo status di persona alla porta della quale poter fare driin senza rischiare di finire in padella.

9 commenti:

  1. Ti dura la svusa? Scherzi a parte anche da me in questi ultimi tempi si sente spesso, troppo spesso DRIIIIN! Ma io ho una brillante posizione: dalla finestra del mio gabinetto con uno specchietto d'auto vecchia manovrato alla grande riesco a vedere chi è lo scassaminchia di turno. Quindi so se devo aprire oppure no.
    La maggior parte dei casi si tratta di testimoni di Geova in lingua crucca, italica o altre.
    Comunque sono preferibili ai tanti che tentano di venderti annonamenti a riviste improponibili, come quella che ci insegna come coltivare una certa erbetta che mangiano i canarini per soli tre euro e settanta al mese.
    Comunque sempre meglio avere alla porta un venditore di erbetta che un BLACK BLOCK.
    Visto il casino a Roma?

    RispondiElimina
  2. Iacoponi sei più unico che raro: solo una mente diabolica come la tua può pensare di mettere uno specchietto d'auto nel gabinetto per sorvegliare l'andirivieni del cancello!
    Deve essere stata una tua idea, ci scommetto.
    Per caso hai fatto anche installare qualche altro sistema allertante-difensivo? un air bag pieno di borotalco per cacciare i suonatori di driin indesiderati? Un disco orario per l'ospite che riesce a varcare la soglia di casa e tua ma dopo mezz'ora puzza?
    Quanto all'erbetta, mi interesserebbe proprio. Dici che non funziona con gli umani?

    RispondiElimina
  3. BLACK BLOCK: è meglio chiamarli BARBARI BASTARDI!
    Ho acceso rai tre prima di cena e le immagini delle violenze mi hanno messo addosso una tale rabbia e delusione che, ci credi, mi sono messa a piangere.
    HANNO ROVINATO TUTTO!
    Una manifestazione bellissima, con tantissima partecipazione, a cominciare da tutti quei giovani che finalmente hanno alzato la testa dalla play station e si sono accorti che gli adulti li stavano depredando.
    Adesso si comincerà con lo scaricabarile: sono fascisti, no sono comunisti.
    Che cavolo! Sono solo dei bastardi vigliacchi! Sono quelli che fanno bullismo, quelli che allagano la scuola, quelli che minacciano i prof, quelli che fanno casino allo stadio, quelli che si ubriacano e guidano ubriachi e qualsiasi cosa fanno NON PAGANO MAI!
    E' per quello che solo in Italia c'è stata questa deriva, perchè solo qui il delitto non è mai castigato!

    RispondiElimina
  4. Ti è passata la svusa e si sente: ti sei infatti finalmente accorta che sono un pezzo raro, un "unicum".Sì, è stata una mia idea, geniale direi, che mi evita tante rotture.
    Non ho altri metodi di ricusione e di ripulsa persone indesiderate. Mi basta il mio "diabolico" specchietto.
    I Barbari bastardi, come giustamente li hai battezzati, sono la feccia che c'è in ogni nazione, ma che in Italia proliferano perché da noi si può commettere qualsiasi delitto tanto non si paga mai o quasi mai.
    Oggi i nostalgici del fascismo e del comunismo sono fuori gioco, questi sono i nostalgici del terrore, della violenza, delle botte date senza pensare a cosa si fa. Hanno bruciato auto di disgraziati che dovranno continuare a pagarne le rate ogni mese.
    Non li prenderanno, perché qui da noi non succeda mai che i veri colpevoli p0aghino e i veri colpevoli non sono quegli sciagurati che devastavano Roma, ma quelli che da dietro li hanno mandati, dopo averli ingaggiati e tirati fuori dalle fogne, dopo avergli anche pagato il biglietto del treno o dell'autobus.
    Tutti sanno chi siano costoro, ma nessuno fa niente.
    In questo siamo veramente gli unici al mondo e tali resteremo anche cambiando partito al potere. Siamo o non siamo gli inventori della mafia e della camorra?

    RispondiElimina
  5. N.B. Questa mattina guardando il TG4 ho visto un fotogramma che altri TG non avevano mostrato. Facevano rivedere il teatro degli scontri di Roma, Via Merulana, quartiere San Giovanni, dove ho abitato io. A un tratto è apparsa, insieme a tante altre, un auto bruciata, poco più di una carcassa, come tante altre.
    Sulla fiancata qualcuno aveva scritto con uno spry oppure con la vernice una parola a caratteri cubitali: SCHANDE, significa vergogna ed è una parole tedesca.
    Non credo possa essersi trattato di un turista tedesco di passaggio. Penso piuttosto al fatto che i Black Bloc sono nati qui, a Berlino, e sono di chiara matrice nazista. Erano sicuramente a Genova al G8 del 2001, e girano dappertutto dove c'è da far casino grande. Sino abilmente manovrati da chi può e da chi sa come manovrarli.
    Il teorema si conclude con un c.v.d., come volevasi dimostrare.

    RispondiElimina
  6. Io non so chi sia il burattinaio di questi black. Tu lo sai?
    Leggiti questo commento, di un certo MIC, che ho trovato sul blog dell'espresso
    “Lavora-Guadagna-Compra-Consuma-Crepa” è la formula sulla quale si basa da sempre il nostro sistema socioeconomico.
    Sti rivoluzionari del cavolo che vanno a fracassare i bancomat non fanno altro che incrementare il PIL. Qualcuno li potrebbe avvisare? Magari si svegliano, non ci rompono più le balle, e magari evitiamo di ritrovarci con una bella legge liberticida per l’ordine pubblico. Magari…
    Beh, certo, se poi la cosa fa parte di un piano prestabilito, allora non c’è un cazzo da fare, salvo non fare più manifestazioni.
    Meglio: annunciarle e poi non andarci, così si trovano in piazza i Blacks con l’Esercito e si fanno una partitina a carte tra loro, per tirar sera.
    Urgono nuove idee. Per esempio smettete di fumare Marlboro e di bere Coca Cola, e di comprare i prodotti Nestlè. Smettete di guardare la TV. Smettete di usare l’auto, andate in bici. Usate lampadine a basso consumo.
    Riciclate la carta il più possibile. Rispettate l’ambiente come se fosse la cosa più preziosa che possedete. Rispettate gli anziani, le persone con handicap, siate gentili con tutti. Queste sono cose rivoluzionarie, altro che incendiare auto. Il signor B. lo fregate se non guardate la TV, se non comprate i giornali o i libri delle sue case editrici. I lavoratori perdono il posto? Ci sarà molto spazio per altri editori, altri imprenditori, non UN solo milionario che si becca tutto. Non farsi mai comprare da nulla e da nessuno (nemmeno da Steve Jobs). Solo così – forse – si può sperare di cambiare la società.

    RispondiElimina
  7. L'Antiberlusconismo è una malattia altrettanto devastante come il Berlusconismo.
    Non è B. che manovra i fili di questi burattini, perché lui nel 68 non c'era ancora e nemmeno nel 77.
    Smettiamola di dare tutte le colpe a B. così lo si fa diventare un martire. Diamogli solo le SUE, che sono tante. La più grande aver tradito lo spirito liberista della destra, la seconda lo stare consegnando l'Italia in mano alle sinistre più becere e meno civili di tutte.
    Quando si comincia a dire "sì, hanno fatto casino e ci poteva scappare il morto, ma hanno in fondo ragione", si tira fuori quel marcio perbenismo del cazzo italiano.
    Negli USA per una manifestazione minima hanno fatto 95 arresti con ALTRETTANTE pesantissime condanne. Da noi a Roma ce n'erano un migliaio o forse di più e solo 12 stanno in galera. Quanto pensi che ci resteranno?
    Non occorrono leggi liberticide, occorre stroncare, occorre la volontà di stroncare chi butta ammoniaca negli occhi degli agenti di polizia e dei carabinieri in Val di Susa. Sono gli stessi e qui non c'entra B. ma chi non vuole l'Italia in Europa.
    Hai sentito l'intervista di uno di quelli incappucciati a Porta a Porta?
    Sono andati a scuola ad Atene dai compagni greci.
    Questo la dice tutta.

    RispondiElimina
  8. Ma il commento che ho riportato non diceva che fosse B. il mandante!
    Diceva solo che se si vuole fare i rivoluzionari anticapitalisti bisogna cominciare da sè stessi. Magari non andando in giro a fracassare le banche avendo in tasca la carta di credito di papi, ad esempio, o l'ultimo smart phone.
    Porta a porta? Ho tentato di vederla in streaming (non so se è il termine giusto), ma appena ho aperto la porta .... aaagggghhhhh .... mi sono trovata davanti quella faccia da pesce bollito di gasparri .. che dice che non bisogna provare rabbia. !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    -qualcosa di più intelligente da dire non l'aveva, magari leggendo un appuntino messogli in tasca da qualche collaboratore?-

    RispondiElimina
  9. Gasparri farebbe bene a sincronizzare prima l'occhio destro col sinistro e poi a parlare.
    Vedi quello che c'è di brutto nella nostra politica: di qua ci sono Gasparri e quelli della Lega Nord, di là Di Pietro e Vendola.
    Mi dici chi buttare per primo dalla torre?

    RispondiElimina

Parla! Adesso o mai più!