La prima volta che ci andai sua mamma mi voleva menare, mentre
la seconda volta fu più benevola: si limitò a dire a me e a un’altra amica: "Certo che avete avuto un
bel coraggio a presentarvi ancora in questa casa!"
Era una che le cose non le mandava a dire.
Era una che le cose non le mandava a dire.
Considerato che la mia amica è tornata a vivere nella
casa paterna, prima di accettare
l’invito mi sono informata sullo stato
di salute della “comandessa” (appellativo con cui la figlia
chiamava la dispotica madre)
Non mi garbava l’idea di trovarmi a tu per tu con una
vecchietta dalla retro-memoria di ferro, che sulla soglia di
casa mi accogliesse magari in carrozzina ma con il mattarello in mano, pronta a regolare
vecchi conti rimasti in sospeso.
Alba mi informa che Comandessa è morta un decennio fa,
pace all’anima sua.
Il primo spavento
Appena entro in casa, però, azz che spavento! La megera riesce a cogliermi di sorpresa: il
suo sguardo arcigno mi squadra da una cornice d’argento posata su un mobile d'epoca, e mi sussurra: "hai aspettato che schiattassi prima di ripresentarti qui, eh, fifona?"
“Sai che tua mamma me la ricordavo benissimo?” urlo
alla mia amica, per esorcizzare, ma lei non mi risponde, impegnata in cucina a cercare di recuperare delle patate carbonizzate dal pranzo che ha preparato per il fratello.
A quel punto, non
sapendo a che punto sia la sua personale gestione dei traumi adolescenziali, decido di sorvolare sugli spinosi ricordi.
Comunque la gita è andata bene, ci sono stati solo altri due spaventi, uno all’andata uno al ritorno.
il secondo spavento
All’andata è successo che Milka, il cane di amici di Alba, abitante in una fattoria lungo il percorso, si è messa in testa di farci da guida. E fin qui nessun problema, dato che
dopo un po’ il padrone del cane si è accertato telefonicamente che fosse con
noi e ha dato istruzioni alla mia amica su dove
chiuderlo una volta tornati, visto che nel frattempo lui si sarebbe recato al
lavoro.
Il contrattempo è arrivato quando dal folto del bosco si è
udito un urlo: cani al guinzaglio! … il tempo di realizzare che il guinzaglio
non ce l’avevamo , e un grassone a pancia nuda ripeto a pancia nuda si è improvvisamente materializzato fra le
fresche frasche comunicandoci senza mezzi termini la sua intenzione di sparare alla povera e per la verità assai ubbidiente
Milka.
Il terzo spavento
Al ritorno la
mia amica si è fermata fuori da una baita
a salutare un vecchietto strano, sapete quei tipi solitari e originali,
il quale ci ha offerto del tè
freddo in bicchieri tolti da una
credenza dell’anteguerra, sommariamente
sciacquati alla fonte e posati sul tavolo con le dita a mò di pinza. G. m'ha
guardata, io l'ho guardato e ho stoicamente buttato giù tutto il tè in un
sorso.
Bilancio degli spaventi
Il terzo mi ha spaventato poco più del
primo e assai più del secondo.
E comunque gli oversize non dovrebbero andare in giro a torso
nudo, non si rendono conto che il loro
panzone esposto al pubblico reca più danni di un cane sprovvisto di guinzaglio?
La comandessa ti voleva menare? azz, ti conosceva bene, allora!
RispondiEliminaarrrr ...
Eliminainvece non mi conosceva affatto, era la prima volta che mi vedeva e poi assomigliava un po' alla strega delle fiabe :)
insomma, una gita "spaventosa".
RispondiElimina^_^
in un certo qual modo si potrebbe giusto definire così,
Eliminala gita dei tre spaventi :)
Un tranquillo picnic di terrore, dunque!
RispondiEliminaMoz-
Hanging rock a noi ci fa un baffo!
EliminaStai attenta: quasi quasi mi stai ispirando un "nero". Me lo dai il tuo imprimatur?
RispondiEliminavai tranquillo!
Eliminapic nic must go on!
Fatto! Lo hai letto? Mi par di no.
Eliminacalma, che fretta c'è? :)
Eliminasembra un film di Romero
RispondiEliminanon so chi sia, di Romero conosco solo un cardinale!
EliminaCerta gente avverte sempre la necessità di ingabbiare tutto
RispondiEliminaDovrebbero metterlo a loro il guinzaglio, e anche una bella museruola
il tipo aveva anche le sue ragioni, che ci ha poi spiegato dopo che siamo riusciti a farlo desistere dai suoi intenti canicidi, e che consistevano in un pollaio da difendere.
Eliminacerto non è stata una gran bella apparizione ... la museruola, dici?
sì, sulla pancia!!
Oversize? Ne ho una raccolta e ho una specie di pudore a pubblicarli. Ma qualcuna sul blog l'avevo inserita, e del resto erano loro che si erano messe in posa.
RispondiEliminaAiuto, non avrei mai pensato che un blog morigerato come il tuo potesse avere dei contenuti così hard!
RispondiEliminaLa cosa che mi fa specie non è tanto la taglia, che poi uno può anche dirmi "guardati tu" oppure "grasso è bello", ma proprio il fatto del mettersi in posa, e che posa!
La posa di donne che si vedono desiderabili!
Che dire Albè, il mondo è bello perchè è vario.
Hai una vita movimentata direi. Meglio così. A non di meno la "guida" è bellissima. Riguardo alla "megera" fa parte degli obblighi di una bella amicizia: la vostra.
RispondiElimina:)iao
Tommaso
Ciao Tommaso, chi sei? da dove vieni? dove vai? come sei arrivato in questo lido?
RispondiEliminaVero, oltre che bella la nostra guida era bravissima. abbiamo perfino fatto dei piccoli tratti di strada e lei è stata capace di stare al nostro fianco!
certo per stare al suo passo abbiamo dovuto trotterellare e il giorno dopo i muscoli si sono lamentati!