foto di g. |
Il mattino è migliore se è il cicaleccio degli
uccellini canterini a svegliarti, e il cuculo che mai si stanca di ricordare che aprile non
c’è più, e che è ritornato maggio al canto del cucù.
Che poi lo sapevate che il
cuculo è l’uccello più strumentale che esista, come tante persone che hanno la
pessima abitudine di volgere a proprio unico vantaggio ogni occasione, senza
alcuna deontologia o semplicemente scrupolo di sorta.
Più che l’oro, che poi mica puoi mandarlo giù, sarebbe poi indigesto, il mattino ha in bocca la colazione preparata dal marito preferito, la pastiglia per la pressione che non ti ricordi se l’hai presa anche se un'anima gentile ti ha preparato lì lo scatolino, accanto al pane e marmellata.
Nelle orecchie, il mattino ha il grande Battiato da amazon music, e poi
Dalla, e poi una canzone napoletana che si è intromessa, chissà con quale
sotterfugio.
Ma il mattino dà il suo meglio nelle mani operose, che sfidando il mal di schiena puliscono il camino buttando la preziosa cenere nell’aiuola, che farà concime, si spera, e poi preparano, con due recacci di menta, timidi ma orgogliosi, con quel bel verde acceso merito della pioggia dei giorni scorsi, e in men che non si dica due mini vasetti si aggiungono alla allegra sfilata di talee di aromatiche, una collezione che umilmente aspira a trasformarsi in bomboniere per il matrimonio di Dafne.
L’oro del mattino prende forma di piacere tattile quando si tratta di trattare la merce preziosa portata ieri sera dal mio amico vignaiolo: sbaccellare i piselli, che prima di rilasciare gli allegri semi scrocchiano con un bel rumore secco, e togliere il filo alle taccole, e il mattino ora profuma di verdura fresca, e sana, e si impreziosisce della sensazione tattile data dall’arrendevolezza con la quale il filo delle taccole sfila via veloce, senza opporre resistenza. E poi si aggiunge l’odore della carne che rosola, del vino bianco, del trito di cipolla e carota, del pomodoro messo via l'estate scorsa.
Ma il mattino dà il suo meglio nelle mani operose, che sfidando il mal di schiena puliscono il camino buttando la preziosa cenere nell’aiuola, che farà concime, si spera, e poi preparano, con due recacci di menta, timidi ma orgogliosi, con quel bel verde acceso merito della pioggia dei giorni scorsi, e in men che non si dica due mini vasetti si aggiungono alla allegra sfilata di talee di aromatiche, una collezione che umilmente aspira a trasformarsi in bomboniere per il matrimonio di Dafne.
L’oro del mattino prende forma di piacere tattile quando si tratta di trattare la merce preziosa portata ieri sera dal mio amico vignaiolo: sbaccellare i piselli, che prima di rilasciare gli allegri semi scrocchiano con un bel rumore secco, e togliere il filo alle taccole, e il mattino ora profuma di verdura fresca, e sana, e si impreziosisce della sensazione tattile data dall’arrendevolezza con la quale il filo delle taccole sfila via veloce, senza opporre resistenza. E poi si aggiunge l’odore della carne che rosola, del vino bianco, del trito di cipolla e carota, del pomodoro messo via l'estate scorsa.
Mentre lo spezzatino continua la sua cottura lenta faccio una veloce visita a mamma, che mi annusa e dice che si sente che ho fatto le taccole.
Bella descrizione di un tranquillo sabato mattina passando dagli uccelli canterini alle prelibatezze preparate dal maritino ai piselli pronti da sbucciare ..per finire con lo spezzatino che cuoce lentamente ...respiriamo lentantamentee RELAX!!
RispondiEliminaCIAO
Festina lente, dicevano gli antichi.
EliminaBisognerebbe fare tutto slow, e soprattutto una cosa alla volta, mentre a noi donne, con la scusa del multitasking, ci fregano sempre.
L'idea delle talee aromatiche come bomboniere è strepitosa! Sono contenta di rileggerti, sentivo la mancanza delle tue parole. Come spesso accade mi fai pensare a casa mia, ai miei genitori e ai giorni festivi della mia infanzia. Mi prende una grande malinconia. Spero stiate tutti bene.
RispondiEliminaTi abbraccio.
Stiamo bene, grazie a Dio, a parte il mal di schiena.
EliminaLe aromatiche sono un esperimento, speriamo resistano e prolifichino fino al giorno delle nozze.
Se le mie cronache del quotidiano ti portano a casa non posso che esserne contenta! Un caro saluto!
Nelle cose più semplici si rifugia il senso della vita. Emozionante il tuo scritto. Buona serata.
RispondiEliminaQuanto hai ragione .. ognuno poi il senso della vita se lo trova dove vuole, non esiste un senso della vita che va bene per tutti.
EliminaPiacevolissimo il tuo scritto cara Silvia: comunichi tutta la calma di una mattina tranquilla, goduta appieno, anche nei minimi dettagli.
RispondiEliminaE si, il baccello scrocchia quando lo si pigia per sgranare i piselli. E forte tua madre che ne percepisce il profumo sulle tue mani.
Ti auguro tante belle mattinate così e buona domenica, Silvia
Susanna
Grazie, spero sia stata buona anche per te.
EliminaSai, quando scrivi quella cosa dei dettagli credo proprio che tu abbia colto nel segno.. Il piacere delle piccole cose, delle minuzie, ma anche quella frase che dice: la differenza sta nei dettagli.
Piacevolissimo racconto di uno spicchio di vita.
RispondiEliminaBuona domenica.
Contenta che tu abbia gradito grazie!
EliminaChe bello il tuo testo !!Una piacevole mattina, passata serenamente tra le cose di casa semplici e vive. Buona domenica.
RispondiEliminaGrazie mille!
EliminaUn post scritto magistralmente, grazie. Buona domenica.
RispondiEliminasinforosa
Troppo buona!
EliminaBuona settimana!
Non ho parole. E che ne parlamm a fa'..?
RispondiEliminaPerché non hai parole, mio caro amico?
EliminaA me invece fa tristezza non trovare le parole gentili del nostro comune amico. Che poi, guarda te, ho ricostruito che nei giorni in cui Bruno è morto - e non lo sapevo- io terminavo la lettura di un romanzo di Dickens dal titolo " il nostro comune amico".
Per elogiare il tuo modo di scrivere. Quando vado sul mio blog e non trovo i commenti del cavaliereerrante ho l'impressione... non so... come se si fosse spento spento uno spot e una parte della scena fosse rimasta nell'ombra.
EliminaMancano anche a me i suoi frizzanti commenti.
EliminaPovero il nostro comune amico, ha così tanto sofferto per la morte prematura della sua Francesca, che voglio sperare sia, almeno lui, morto senza soffrire fisicamente. Mi dispiace per la moglie, povera donna, due lutti in così poco tempo.
Silvia, vorrei mandarti, se vuoi, ciò che mi ha raccontato Chiara, la figlia, sulla morte del padre, se ritieni di volerlo sapere, ma non ho nessun tuo indirizzo email; come si può fare?
Eliminaoh guido, hai perso la mia mail? te la mando subito!
EliminaNo, scusami. Non ho perso il tuo indirizzo. Ce l'ho, solo un disguido mnemonico. Che ci vuoi fare, capita ai vegliardi.
EliminaComplimenti per il post. molto bello
RispondiEliminaMaurizio
Ma grazie!
RispondiEliminaProfumi e storie di altri tempi!
RispondiEliminaGrazie!
💝💝
Sono così anacronistica? :)
RispondiEliminaTu no ma l'atmosfera sì? 😉
EliminaUn racconto di mattino genuino, di verdure fresche, sapori di una volta.. non sei anacronistica, ma speciale si.. ;)
RispondiEliminail tuo commento mi porta a questo pensiero: a quale livello di adulterazione e di lontananza dalla terra è arrivata la nostra società, per far sembrare speciale l'antico e semplice gesto di togliere il baccello ai piselli?
Eliminaperò era sabato, troppo facile :-)
RispondiEliminaquindi il sabato mattino è quello che ha più oro in bocca di tutti!
Eliminapiù vado avanti e più apprezzo tutto ciò
RispondiEliminane sono lieta. non tutti, maturando, migliorano :)
RispondiEliminaQuel sugo che pippava tutta la mattinata e mamma che se mi avvicinavo mi gridava di non inzupparci il pane che sennò gli lasciavo le molliche nel sugo...
RispondiEliminatua mamma aveva la sua sacrosanta ragione, pure io stamane ho rimproverato mio marito che ha lasciato briciole di pane nella scodellina della marmellata (fatta ieri, con le nostre susine, per diabetici. caro nucci, sei guarito dell'infortunio?
RispondiEliminaTutto a posto, manca un pezzettino di dito ma ne posso fare a meno. Ciao.
Eliminasì certo, anche mio marito nel 1981 si schiacciò un dito sotto una calandra, e da allora non fu più lo stesso :)
RispondiEliminaMa come stai?
RispondiEliminaSpero tutto bene...
Gentilissima,
RispondiEliminagrazie dell'interessamento, sto bene dai
a parte acciacchi dell'età.
E' stato un anno intenso per la nostra famiglia, iniziato con un funerale, proseguito con 3 matrimoni, e concluso con il mio pensionamento che avverrà tra due giorni.
Spero tutto bene anche dalle tue parti. A presto!
Ciao Silvia, buone feste.
RispondiEliminaCiao Nucci, buon Natale anche a te!
RispondiEliminaBel quadretto, Silvia.
RispondiEliminaIo adoro le giornate laboriose che non possono che iniziate presto.
Fuliggine del camino come concime!? Bon so, temo che non vada bene.
lo faccio da anni e non mi ha mai causato problemi ...
RispondiEliminaBuondì walker!