Fagiolino. E' passato un mese ma tu e tua mamma siete sempre nei miei pensieri, nelle mie preoccupazioni e nel mio dolore.
Sai, oggi in farmacia mi sono accorta che nella busta della mia tessera sanitaria e dei green pass cartacei c’era, e chissà come ci è finita, la coda, o forse l'ala, della cicogna-amigurumi che stavo realizzando all'uncinetto, per il tuo fiocco nascita.
A volte di notte - sembra successo in un’altra vita, invece sono passati solo due, tre mesi- pensavo a come foderare il cerchio dove avrei seduto la cicogna. Il cerchio me l'aveva procurato il tuo nonno paterno, ma essendo di metallo andava rivestito. Il nastro azzurro non mi convinceva, mi era venuta l'idea di provare con quel midollino appeso da decenni in garage, mettendolo in acqua per ammorbidirlo, nel caso fosse ancora recuperabile, oppure con un ramo di salice.
Chissà cosa sarebbe venuto fuori, disprassica come sono.
Quando a dicembre tua mamma mi aveva coinvolto negli amigurumi, che neanche sapevo cosa fossero, ero andata a recuperare l’ uncinetto della mia infanzia, dimenticato in un vecchio baule colmo di gomitoli di lana e cotone, residuati bellici di antiche battaglie a colpi di ferri da maglia e odorosi di naftalina
Mi ero perfino illusa di riuscire a farti un maglioncino da neonato, dovevo solo comprare della lana azzurra. Avevo perso tempo perché l’ amica alla quale avevo chiesto consigli sosteneva che i neonati crescono talmente in fretta che non vale la pena imbarcarsi in tali imprese.
Prima di cimentarmi con la cicogna avevo collaborato al progetto della giostrina da appendere sopra la culla. Era un lavoro a tre: io e la tua creativa mamma, ideatrice del progetto, avevamo realizzato i pupazzetti di amigurumi- il coniglio, la giraffa, le apine, la nuvola, il sole nella cui pancia avevo già inserito il carillon- mentre il nonno paterno aveva il compito di costruire la struttura di legno.
Mi chiedo come sia finita lì, in borsa nella bustina dei documenti, la coda della cicogna, visto che tutti gli altri pezzi -zampe, corpo, testa, ali- li avevo immediatamente nascosti, dopo il funesto evento, nel vecchio baule.
Ti ho visto solo per qualche minuto, nella culla della sala parto. Eri già stato portato via ma tua mamma ha chiesto alle ostetriche di riportarti, voleva fotografare il tuo viso. Dal lenzuolino immacolato spuntava fuori solo quello, completo in ogni dettaglio, il nasino bianco e gli occhi chiusi.
Gli occhi ce li avevi chiusi anche quando sei nato, tua mamma mi ha detto che si aprono alla ventottesima settimana , e tu eri alla ventesima.
I medici avevano previsto che non saresti sopravvissuto al parto, prematuro com'eri, invece sei nato vivo, hai voluto salutare tua mamma e tuo papà, che ti hanno tanto desiderato e amato, e hanno sperato fino all'ultimo che la gravidanza procedesse.
E' un bambino tenace, hanno detto le ostetriche. Hanno chiesto a tua mamma se voleva vederti, e ti hanno deposto nella sua mano, ci stavi tutto, piccolo fagiolino.
Hai ascoltato quello che lei voleva dirti, e quando sentivi la sua voce ti muovevi. Così mi ha raccontato tua mamma, pallidissima, con gli occhi chiusi e il dolore ancora fresco, in sala parto.
E’ stata così coraggiosa, la tua mamma, perfettamente lucida reattiva e consapevole di tutto.
Povero fagiolino, fagiolino uscito troppo presto dal baccello, mi dispiace tanto per tutto l'amore che i tuoi genitori avevano in serbo per te, per tutta questa sofferenza senza senso, per la tua tenacia che non è servita, per il tuo amorevole papà, per la tua mamma che non so come e quando troverà consolazione.
Fagiolino, ti chiamavano il tuo papà e la tua mamma prima che scegliessero un nome per te, e fagiolino sarai per me per sempre.
Esatto. Certe sofferenze sono senza senso e a volte passiamo una vita a cercarlo. Invano. Abbraccio..
RispondiEliminainutilmente ... grazie del passaggio ..
Eliminaricordo ancora un cuginetto morto dopo il parto, quanta tristezza vederlo con gli occhi chiusi, avrò avuto sei anni, ma allora si partoriva in casa con la levatrice
RispondiEliminaanche mia mamma chiamò la levatrice quando si accorse che volevo nascere prematuramente e non le avrei dato il tempo di arrivare in tempo in ospedale, come in effetti successe, ma quella declinò, disse che non aveva i ferri sterilizzati, e comunque era una mezza strega ed è stato meglio nascere tra le braccia del mio papà!
EliminaLa tua è una sofferenza immane per fagiolino e per tua figlia. Posso solo immaginare come ti senti ma sono sicura che riuscirai ad aiutare la tua creatura. Ti abbraccio.
RispondiEliminaLo spero anch'io, faccio del mio meglio ma il più delle volte mi sento inutile ...
EliminaSilvia cara, un grande abbraccio a te e alla figliola. Ho la pelle d'oca a leggere di questo Fagiolino. Vita che ci riserva così tante sorprese, a volte piacevoli, a volte terribili..
RispondiEliminacon affetto Susanna
grazie Valeria
RispondiEliminaCiao cara Susanna, ho letto sul tuo blog che hai perso la tua mamma, spero che non abbia sofferto, spero che tu sia riuscita a starle vicino ... un abbraccio !
RispondiEliminaVi sono vicina e vi abbraccio forte.
RispondiEliminagrazie, Mariella, in questi casi tante parole scivolano via, rimane solo il sentimento che le ha accompagnate
EliminaOh cara, come mi dispiace... Non so immaginare il vostro dolore, che terribile notizia.
RispondiEliminaNon posso fare altro che stringervi in un infinito abbraccio. Vi sono vicina...
❤️
Grazie cara Sara!
RispondiEliminaChe tristezza immensa! Ti posso abbracciare? Anzi faccio una cosa, ti faccio leggere una storia simile, quella di mia nipote, che è stata più fortunata del piccolo fagiolino ❤️ Le dedicai un post quando compì 10 anni, che ora ti faccio leggere, non mi ricordo se lo avevi commentato. Ora ne ha 21, e abita con noi dal 2015 felicemente, e non fa altro che ringraziarci per questo. Qui c'è il post! Un bacino al piccolo fagiolino 😘 e un abbraccio forte a te! 🤗
RispondiEliminaGrazie, non ricordo di questa tua nipote, verrò a leggere sicuramente a presto!
RispondiEliminaGrazie di cuore di aver letto quel post che ricordo ancora come se fosse ieri, esattamente come ricordo quello che successe 10 anni prima e il travaglio che passò quella piccolina! Ho risposto sul blog al tuo dubbio, dando una possibile spiegazione, che però non è certa al 100%. Ti abbraccio! 🤗
Eliminaah okay arrivo
Elimina... è vero, "in questi casi tante parole scivolano via" , ma solo scrivendoti possiamo esprimerti la nostra vicinanza, un abbraccio forte ...
RispondiEliminaVero. Grazie ! 💚
RispondiEliminaMi son ricordato di quando, tanti anni fa, in terre lontane a causa del lavoro, mio fratello e mia cognata persero il loro bambino. Mi dispiace tanto. Un caro saluto a voi.
RispondiEliminadeve essere stato difficile affrontare un tale evento doloroso lontani dagli affetti, sia per loro sia per i familiari rimasti a casa ... spero che poi le cose si siano sistemate!
EliminaBuonasera Silvia immagino il dolore e lo sconforto dei genitori e di quanti hanno atteso e nascituro
RispondiEliminaNoi siamo stati più fortunati la vicina di casa ha dato la luce dopo tre settimane di ospedale Giada
È stata festa nella borgata
Serò che tu abbia attiva la email perché ti ho mandato la ricetta della panificazione che faccio io Buon pomeriggio Silvia
sei stato gentilissimo grazie, ti ho risposto poco fa. Bel nome Giada, felicitazioni ai genitori e a tutta la borgata.
RispondiEliminaLa mia ricetta si sviluppa in 4 momenti di lievitazione, in totale 32 ore di lievitazione
EliminaMi dispiace nn essere stato chiaro
Non ti preoccupare, sono io ad essere dura di comprendonio🤗
RispondiEliminaChe dispiacere !! Non ti conosco di persona ma mi dispiace moltissimo per il piccolo e per tutti voi. Forza!! Vi mando un abbraccio.
RispondiEliminagrazie!
RispondiEliminaTarassaco spesso lo lascio fiorire e arrivare al seme pasacadute.
RispondiEliminaL'ho preso come mia immagine in fecebuc Andrea Paccagnini la mia pagina mai aggiornata e nn so come andrà a finire
Non ho capito cos'è il seme pasacadute
RispondiEliminaIl tarassaco in semenza ha la infiorescenza che diventa il noto "soffione" emisferico, a "paracadute".
Eliminaah ok sul seme paracadute ci potevo arrivare :)
Elimina"Presto vanno coloro che son cari a Dio!" dicevano una volta.
RispondiEliminaDolore per mamma e nonna e tutti, comprendo.
Auguri per la futura visita di un'altra cicogna!
siamo in attesa di un'altra cicogna a breve, tra pochi mesi, quella di mio figlio, che stiamo aspettando con ansia, e gioia mista a tristezza, visto che i due cuginetti avrebbero dovuto nascere a due sole settimane di distanza. sarà dura per mia figlia, non so se riuscirà a godersi appieno la nascita del primo nipotino ... ma forse tu intendevi la cicogna del "riprovarci" ... discorso per ora sospeso, almeno fino all'arrivo degli esami autoptici ecc..
Eliminaun abbraccio forte forte!!!
RispondiEliminagrazie ...
RispondiEliminaMi dispiace moltissimo per la vostra perdita. Il modo in cui lo hai raccontato è così tenero, intimo e delicato che, pur non conoscendoti, mi sono sentita vicina a voi. Grazie per questa condivisione. Tanti auguri per tutte le belle cose che verranno. E sono certa che verranno. Mìgola
RispondiEliminagrazie delle belle parole, lo spero anch'io, per mia figlia in primis, che dopo anni con problemi di salute, avrebbe meritato che qualcosa andasse per il verso giusto, per una volta!
EliminaSe soltanto mi riuscisse di usare "quelle" parole giuste.
RispondiEliminaproprio quelle che mi abitano nell'animo più profondo.
proprio quelle che conosco, che mi son già ripetuto in passato, ma che non riesco a tirar fuori.
Troppo intimo, forse... troppo privato, certamente.
Ma da babbo, mi sento di dire che (a volte perlomeno) non c'è solo dolore, e paradossalmente vince la vita su quel ricordo infinito.
Scusa, di meglio non riesco.
caro amico, non ci sono parole migliori o peggiori, ma empatia e condivisione, per quanto è possibile nella strana realtà virtuale. grazie di essere passato.
RispondiElimina