Feltri usa la parola "negro", sul suo giornale. Nero su bianco, lui ci aggiunge la lettera g. Chissà poi perchè: non certo per rifiuto di quell' ipocrisia che preferisce la parola cieco alla parola non vedente. Il termine nero è pulito, chiaro, non ha niente da nascondere. E allora perchè ficcarci in mezzo una gi? Credo che Feltri lo abbia fatto per lo stesso motivo per cui fa tante altre cose: far parlare di sè, vendere più giornali.
Il giornalista Cruciani, la sera, su radio 24, appoggia la scelta lessicale. Vuole sdoganare il termine: dice che non c'è niente di strano nel chiamare"negro" un nero: "Quando parliamo tra di noi, non diciamo forse frocetto, non diciamo forse terrone, che male c'è?" sostiene.
E poi, continua il Crux, dipende dal tono che si usa.
Già, dipende dal tono. Peccato che il tono non si sente, tra le righe del nero su bianco.
Peccato che un giornale non è il bar bisunto, e una radio non è il tuo cucinotto di casa.
Peccato non poter intervenire in trasmissione, e dirgli, col tono più suadente possibile: "Cruciani, lei è un cretino"
E' invece intervenuto Sgarbi, (lui sì, che i toni li sa usare), ma non so di cosa dovesse ciarlare, anzi sbraitare, perchè appena ho sentito la sua voce ho spento la radio e mi sono dedicata al mio thriller, più delicato del linguaggio di Sgarbi e più interessante dei contenuti di Cruciani.
Non per difendere Feltri, Dio mi scampi, ma per puntualizzare -dato che sono un pochetto polemico- ma la g dentro il nero ci può stare se si rimane all'aggettivo "negro", che deriva dal latino "nigrum", come tu ben sai; quindi musica negra, arte negra e tutto ciò che abbia a che fare con la negritudine di questo mondo.
RispondiEliminaBen diverso se l'aggettivo viene usato come sostantivo ad indicare un essere umano, che per sorte e cromosomi ha la pelle nera. In quel caso, e da molto tempo, ha un valore spregiativo, che io, tu stessa e le persone per bene aborrono. Ma perché t'incazzi con Feltri? È tempo perso; cosa cerchi di interessante nel suo giornale? Visto che sei così brava da usare il telecomando col chiacchierone Sgarbi, usalo pure con Feltri quando appare a "Porta a porta", e, soprattutto non andare a leggerne il giornale.
Feltri ha usato la parola "negro" con la piena consapevolezza di usare un termine che i Neri considerano offensivo, e quindi lo ha fatto con la precisa volontà di umiliarli. Ma come meravigliarci quando il suo padrone, a cui lui lecca i piedi e non solo, definisce Obama e sua moglie degli "abbronzati"! Ed è inutile che tanti in Italia tentino di sdoganare il termine "negro" affermando che in sè esso non ha niente di offensivo, perchè così dimostrano solo di essere degli ignoranti perchè non sanno che "negro" altro non è che la traduzione del termine dispregiativo inglese "nigger" con cui si indicavano gli schiavi afroamericani! E se invece i vari Feltri, Cruciani e Sgarbi sanno il perchè i Neri si offendono se chiamati negri e continuano a farlo , allora non sono altro che degli schifosi razzisti!
RispondiEliminaTutto OK, Ornella, meno una cosa: l'aggettivo italiano negro deriva dall'aggettivo latino niger, nigra, nigrum; nigri, nigrae, nigri, etc. che significa nero, scuro. Non è assolutamente la traduzione di nigger, termine anglosassone.
RispondiEliminaScusami, ma l'ho detto prima che sono polemico; a quest'ora della sera, aggiungo adesso.
Domani chissà...
Feltri... Feltri... una volta non si chiamavano maggiordomi?
RispondiEliminaIo sono pagato dallo stato per fare l'insegnante e da persona onesta faccio gli interessi dello stato....
Feltri è pagato a fine mese da Berlusconi (suo fratello) se non facesse gli interessi di Berlusconi sarebbe un disonesto... ma il suo compito di buon servitore lo fa secondo me molto bene....
Le idee di Feltri? Infeltrite!
mirco
Ma come mai leggi ed ascolti persone che ti stanno sui nervi?Personalmente ho una gran brutta opinione dei giornalisti in genere e non dimentico mai che,se Feltri è pagato da Berlusconi,Mauro è pagato da Debenedetti.Ma dire che chi lavora per una persona ne diventa automaticamente il servo mi sembra francamente mortificante per chiunque debba svolgere un lavoro dipendente.
RispondiEliminaCerto, Vinvenzo, che conoscevo l'etimologia della parola NEGRO, ciò a cui mi riferivo io è l'origine del significato dispregiativo del termine "negro". Però, hai ragione tu, mi sono espressa male. Mi permetti un consiglio? Cerca di "scazzarti" un po'! :D
RispondiEliminaMirco, da insegnante ci tengo a fare una precisazione: io a scuola ho fatto solo ed esclusivamente gli interessi dei miei alunni, tu dirai che gli alunni impersonificano lo Stato,io non direi, perlomeno non sempre. Quando gli alunni ed i loro insegnanti devono "arrangiarsi" perchè lo Stato latita, tu, in quel caso, gli interessi di chi fai?
RispondiEliminaPermettetemi un'ultima considerazione sul ruolo dei giornalisti e dei mezzi d'informazione in generale: lo so che la mia è pura utopia, ma io vorrei essere innanzitutto informata correttamente, per poi fare le mie deduzioni. In Italia i giornalisti non fanno il lavoro per cui sono preposti e cioè informare i lettori o ascoltatori, la stragrande maggioranza fa esclusivamente gli interessi del proprio editore, negando, alterando o mistificando la realtà. Ben diversa è la condizione dei più prestigiosi giornali anglosassoni che si mettono a servizio del popolo e non del potente del momento. Ma con lo spaventoso conflitto d'interessi che abbiamo nel nostro Paese, quando mai avremo una informazione obiettiva! Forse uno dei pochi a salvarsi è Severgnini, non per niente forgiato dal giornalismo anglosassone.
RispondiEliminaEd infine, perchè mai Silvia non dovrebbe leggere ed ascoltare anche chi è lontano mille miglia dal suo pensiero? Solo in questo modo si viene a conoscenza delle argomentazioni della controparte e ci si può rendere meglio conto di quanto siano pericolose certe idee ed affermazioni per la democrazia del nostro Paese.
Perchè negro dovrebbe essere dispregiativo? E' una vulgata messa in piedi da ipocriti buonisti che credono di alleviare le sofferenze di uno spzzino chiamandolo operatore ecologico,cieco non vedente,e così via...Queste categorie non s'erano mai offese prima,ma ora è di moda farle sembrare meno sfortunate con acrobazie lessicali.Perchè chiamare una puttana escort?Ridicolo,anche perchè chiamano così solo quelle d'alto bordo,altra dimostrazione che agli inventori di questi neologismi non frega niente della condizione reale.Perchè non chiamarle dispensatrici di piacere a pagamento,o un idraulico operatore idrosanitario,un ciabattino acconciatore calzaturiero? Basta per favore con queste ipocrisie da condominio! Scusatemi,ma sono argomenti da asilo.Basta il vocabolario.
RispondiElimina