con occhi stancamente miopi
là dove penso che abbia
inizio la faccenda
sembrano volatili senza più
voglia di volare
con un principio di
confusione mentale
Uccelli allo sbando poi
colpiti a morte dal silenzio di uno sparo
Se li guardo più da vicino
con occhi stancamente
presbiti
al di là del vetro della
cucina
diventano piume d'oca in
caduta libera: un folto gruppo di piumette,
ognuna con la propria idea di
volo
scolaresca di ragazzine
adolescenti in assetto anarchico.
Il cielo è un enorme
piumone danese disteso sopra questo sfacelo di terra
da un dio previdente e
provvidente
o aperto con lama
tagliente da un dio malvagio e vendicativo
Rimango in attesa, in
stand by di pensieri, di movimenti e di suoni,
impaurita dalla
possibilità che il dio malvagio mi scorga,
intimorita dal sospetto
che il dio previdente e provvidente non esista,
alternando il guardare
lontano al guardare vicino,
fino a che il silenzio viene
spezzato dal rumore raschioso di un badile di ferro
che gratta via la neve
dal cortile.
condivido lo stesso timore...
RispondiEliminaSandra
sandra indovina cuoca sopraffina, ciao,
Eliminadove è finito il tuo blog?
non era quello con un template favoloso, mi pare ci fossero delle ciliegie, o comunque qualcosa di mangereccio di colore rosso?
se ti clicco entro in google più ...
mi piaceva di più la tua vecchia casa!
Finchè c'è neve non si può sparare,
RispondiEliminase qualcuno sparava
era di sicuro un bracconiere
Però questa isdea di inedia metereologica mi piace.
Non c'è nessun dio previdente o malvagio
cerco di stare attento alla mia troppa previdenza
e alla malvagità altrui.
Ciao.
Bà!
Eliminala caccia è uno sport da trogloditi, che sia lecita o di frodo non è mai una bella cosa uccidere per divertimento, che ne pensi?
Bella la storia della troppa previdenza ...
potrebbe essere una malattia che fa parte di me,
ci devo pensare!
Bella, non la conoscevo
RispondiElimina(sono vecchia :-)
marina
Bello rivedere la tua cinquina blu.
EliminaSe sei vecchia potresti averla già sentita, dovrebbe trattarsi della colonna sonora di un film strappalacrime degli anni 70.
Controllerò su gugol.
A presto.
Micalizzi lo conoscevo per altre musiche... quelle dei miei amati poliziotteschi!! :D
RispondiEliminaLa neve... quest'anno da me, stranamente, ZERO.
Moz-
Ti devo confessare che proprio non so chi sia questo micalizzi,
RispondiEliminae ti devo anche confessare che mi viene da leggerlo "milicazzi" :))
No neve? E ti lamenti? No neve No spalature, No incazzature, No spalaneve che incroci dopo averci messo mezzora a disincastrare la macchina dal parcheggio e dopo aver percorso 100 metri, e che ti urla: dove credi di andare? ferma lì!, No ingorghi stradali, No metterci un'ora di passione per arrivare al lavoro, dove i tuoi colleghi ti prendono in giro per la tua "tenuta antineve", apostrofandoti: e tu da dove vieni, da Cortina?
Fortunatamente ancora non si spegne la speranza di primavera..... Ciao Silvì
RispondiEliminaHo riguardato il tuo quadro con il serpente apparentemente inncouo e il polipetto evidentemente curioso, e più lo guardo più mi viene il dubbio d'aver già visto sia il serpente sia il polipetto: forse l'avevi già pubblicato?
RispondiEliminaCiao Rò.
Questa pagina ha del grigio plumbeo. E' la tua anima in quei giorni che era un po' in affanno, immagino per il tuo babbo.
RispondiEliminaPerò sono belle le tue parole perché la descrivono bene.
E anche l'immagine è bella.
Io amo queste atmosfere invernali.
Le associo a mille mila sensazioni belle, di freddo e di intemperie aspre ma anche di focolare, di affetti, di ambienti piccoli ed accoglienti, di mani calde che ti accolgono e ti accarezzano, di profumi di cibo caldo, di profumo di legna e del crepitare del fuoco.
Bella pagina, questa!
Grazie!
RispondiEliminaCondividiamo l'amore per l'inverno, allora.
La stagione delle contraddizioni: natura nuda, noi tutti imbaccuccati.
Silenzio di neve, crepitare di fuoco.
Poca luce all'esterno, tanta luce all'interno.
Freddo fuori, nido caldo dentro.
Non sono forse così anche certe persone?
Quelle più "invernali" che "solari", ad esempio?
Ogni stagione ha una propria bellezza ma l'inverno ha questa magia unica della coltre bianca che tutto cambia rendendo incantato (parlo di ambienti naturali, non dell'urbe).
RispondiEliminaIl contrasto dei sensi esterni-interni è meraviglioso e solo iquello tra il fresco e oscuro di certe chiese romaniche con luce accecante e caldo rovente dell'esterno può in qualche modo avvicinarlo.
Sì) le persone possono essere riservate e rivelarsi molto solari e cordiali col tempo. Così mi piacciono! :)
Hai regalato un'immagine suggestiva, quella delle chiese romaniche.
RispondiEliminaHai citato un aggettivo che, riferito alle persone, non sopporto: solare.
E' un aggettivo, di moda, orrendemente televisivo, particolarmente inflazionato nel programma "l'eredità".
Non credo che una persona riservata possa rivelarsi solare, nemmeno col tempo e con la confidenza. Forse aperta, cordiale, sincera, ma solare no, non è nella sua natura.