Gli unici articoli giornalistici che ho letto di Tiziano Terziani erano brani riportati sul "Die Welt". Beato lui che ha trovato la forza e il coraggio di allontanarsi dalla nostra marcia civilizzazione andandosene di fronte all'Himalaya a godersi lo spettacolo della natura. Ha ragione: l'unica rivoluzione possibile è quella che possiamo compiere entrando dentro di noi e scoprendo il mondo di male e il mondo di bene che lì dentro coabitano, e facendo quotidianamente una scelta. Mi accorgo di avere iniziato questa rivoluzione tanto tempo fa, e di continuare a farla ogni giorno. Mi pare di averlo pur scritto in una mia poesia: l'infinito è dentro di me, o qualcosa del genere, odio controllare e odio citarmi, scusamela questa bolsa autocitazione.
Con tutto il rispetto, pipistrè, ti garantisco che non intendevo scopiazzare il grande Mogol. E poi io parlavo di Infinito in senso molto più lato di uno dei tanti universi stratificati sopra la nostra capoccia e sotto le nostre fave. Comunque mi compiaccio con te: ti vedo molto attento e pugnace, segno che non ti sei proprio tanto smosciato appeso al tuo soffitto. Molto bene, pipì-strello, molto bene. Ad maiora semper, cives romanus. Ave.
Iacopò, l'infinito sarà anche dentro di te ma prima di trovare un posticino deve sgomitare con il tuo ego! ;) Non sei il centro dell'universo, visto che siamo in tema planetario. Pipistrello non si riferiva a te, con la citazione del grande Mogol.
Di Tiziano Terzani ho letto praticamente tutto, partendo dall'ultimo(la fine è il mio inizio) e procedendo a ritroso. La fine è il mio inizio è un libro testamento per scrivere il quale un padre che sapeva non gli mancava molto da vivere ha richiamato il figlio dall'america: "e se io e te ci sedessimo ogni giorno per un’ora e tu mi chiedessi le cose che hai sempre voluto chiedermi e io parlassi a ruota libera di tutto ciò che mi sta a cuore dalla storia della mia famiglia a quella del grande viaggio della vita? Le foto di questo padre e questo figlio che si scambiano il testimone, seduti nel giardino della casa sull'appennino toscano, sono commoventi.
Gli unici articoli giornalistici che ho letto di Tiziano Terziani erano brani riportati sul "Die Welt".
RispondiEliminaBeato lui che ha trovato la forza e il coraggio di allontanarsi dalla nostra marcia civilizzazione andandosene di fronte all'Himalaya a godersi lo spettacolo della natura.
Ha ragione: l'unica rivoluzione possibile è quella che possiamo compiere entrando dentro di noi e scoprendo il mondo di male e il mondo di bene che lì dentro coabitano, e facendo quotidianamente una scelta.
Mi accorgo di avere iniziato questa rivoluzione tanto tempo fa, e di continuare a farla ogni giorno.
Mi pare di averlo pur scritto in una mia poesia: l'infinito è dentro di me, o qualcosa del genere, odio controllare e odio citarmi, scusamela questa bolsa autocitazione.
"per cambiare il mondo dobbiamo iniziare da noi stessi... noi... senza demandare agli altri il compito di farlo" J. Krishnamurti
RispondiElimina"L'Universo
RispondiEliminatrova spazio
dentro me
ma il coraggio di vivere
quello
ancora non c'è"
(Mogol)
:-P
Con tutto il rispetto, pipistrè, ti garantisco che non intendevo scopiazzare il grande Mogol. E poi io parlavo di Infinito in senso molto più lato di uno dei tanti universi stratificati sopra la nostra capoccia e sotto le nostre fave.
RispondiEliminaComunque mi compiaccio con te: ti vedo molto attento e pugnace, segno che non ti sei proprio tanto smosciato appeso al tuo soffitto. Molto bene, pipì-strello, molto bene.
Ad maiora semper, cives romanus. Ave.
Iacopò, l'infinito sarà anche dentro di te ma prima di trovare un posticino deve sgomitare con il tuo ego! ;)
RispondiEliminaNon sei il centro dell'universo, visto che siamo in tema planetario. Pipistrello non si riferiva a te, con la citazione del grande Mogol.
Di Tiziano Terzani ho letto praticamente tutto, partendo dall'ultimo(la fine è il mio inizio) e procedendo a ritroso.
La fine è il mio inizio è un libro testamento per scrivere il quale un padre che sapeva non gli mancava molto da vivere ha richiamato il figlio dall'america:
"e se io e te ci sedessimo ogni giorno per un’ora e tu mi chiedessi le cose che hai sempre voluto chiedermi e io parlassi a ruota libera di tutto ciò che mi sta a cuore dalla storia della mia famiglia a quella del grande viaggio della vita?
Le foto di questo padre e questo figlio che si scambiano il testimone, seduti nel giardino della casa sull'appennino toscano, sono commoventi.
Al mio ego pensi Iddio
RispondiEliminaché al mio super-ego nonché al mio alterego penserò io
me spiegai, mulier patavina?