giovedì 30 maggio 2013

Bisogna saper perdere


Il giorno prima c'è la competizione elettorale ...
il giorno dopo c'è la competizione a chi la spara più grossa.
Come dire ... the day after è sempre il peggiore.
 

In pole position il movimento 5 stelle:
"Siamo in costante ma inesorabile ascesa"
(mi sono persa un'errata corrige nel vocabolario o nelle leggi della fisica?)
-per non parlare della fantastica intuizione grilla (o grulla) "colpa degli italiani"-
(ma non sono gli stessi che vi hanno votato 2 mesi fa? anche qui, mi sono forse persa qualcosa, tipo ... un'invasione degli svizzeri?)
Guadagna la seconda posizione un Alemanno stremato:
"colpa del derby". Sì, certo, è veramente colpa del derby: credici almeno tu, cucciolo. E riposati, che c'hai la faccia di uno che il derby l'ha preso sui denti.
In terza posizione ma determinato a vincere con qualsiasi mezzo, dando una spallata o facendo uno sgambetto, arranca il partito "roma ladrona la lega non perdona": 
"abbiamo vinto a Sant'Umberto Scoglionato, a San Bobo Smaronato e a San  Matteo Sbevazzato" Grandioso! Champagne per tutti!
C'è qualcun altro in corsa? O me lo sto perdendo?

16 commenti:

  1. come ai tempi del pentapartito e della proporzionale pura

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    1. pentapartito, proporzionale pura ...
      cosa sono, delle malattie?

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  2. la cosa che mi da fastidio è che la colpa dell'astensionismo è degli italiani che sono disaffezionati alla politica, mica dei politici ...

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    1. La politica potrebbe essere una cosa meravigliosa, Pier!
      E invece l'hanno trasformata in una cloaca!

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  3. Quanto amo le frasi di chi non sa perdere e le spara grosse senza essere umile! :)

    Moz-

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    1. Si potrebbe scriverne un libro!
      Le mille frasi più assurde del politico che perde!

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  4. I miei nipotini, all'asilo, non sparerebbero nulla di meglio!

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    1. I bambini posseggono un'originalità, perfino nel raccontare bugie, che questi se la sognano!

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  5. Penso che il Podio l'hai fatto tu, ma io darei l'oro ad Alemanno, poveraccio, perché di tutte mi è sembrata la battuta più battuta disperata che si può.
    Scrissi in un commento in qualche blog dopo il "trionfo" dei grillini alle elezioni di due mesi fa che si sarebbero posciati sulla punta delle scarpe. Non immaginavo certo la immensa pagliacciata del gran rifiuto a collaborare per un governo, ma ci voleva obiettivamente poco a prevedere che da un gruppo raccogliticcio guidato da due guru da teatro di periferia non poteva uscire niente di buono. L'avevano capito tutti, meno Bersani...

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    1. Perchè Bersani non l'aveva capito?
      In tutto sto giro m'è parsa la persona più onesta
      si è messo a disposizione dello Stato
      e quando ha visto che non c'era niente da fare
      per rimanere coerente alle promesse fatte
      s'è dimesso.
      Credo che le colpe siano da cercare altrove.

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    2. Bersani non è stato un gran segretario, ma credo abbia ragione Massimo a dire che perlomeno è stato onesto.

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    3. "In politica l'onestà non paga mai, bensì l'esser scaltri."
      Camillo Benso, conte di Cavour.
      Citazione a memoria del soprascritto.

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  6. Scrissi che molti italici votarono assai qualunquemente G (io incappai persino in una diarista favorevole agli inceneritori che votò non il M5S ma Grillo (il linguaggio è molto significativo qui).
    Ma, detto come va detto, modi, programma e strategie politici sono minoritarie e, purtroppo, sia utopistici che demagogici (sia pur meno dei partiti).

    Se i romani continuano a votare i due PD(L) (mi dispiace per Marino che con la Puppato è uno dei pochi decenti del PD) proprio a prescindere dalle sciagurate antipolitiche e al sacco (non solo edilizio) dell'Urbe
    , significa che essi li rappresentano.

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    1. Non ho ancora capito come si sia arrivati, nell'Urbe, ad avere 19 candidati sindaco.

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  7. Da mettere in scena. Sarà di sicuro un successo.

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  8. Vuoi dire che se riuscissimo a buttarli a mare come politici avrebbero una chance come cabarettisti?

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