sabato 31 luglio 2010


Ogni volta che si preparano le valigie si dimentica qualcosa di più o meno necessario: l'anno scorso la spazzola per capelli,

due anni fa il sacchetto dell'intimo, tanti –oibò- tanti anni fa perfino il biberon di latte di Dafne, all’epoca in cui esso era la sua unica fonte di alimentazione.
C’è però una cosa che sto ben attenta a non dimenticare, e nella preparazione della quale mi dedico con particolare impegno: sto parlando di libri, of course.
Sembra facile, in realtà è un arduo compito, peggio che controllare la macchina. Mi ci è voluto qualche giorno, ora la pigna è lì pronta, ma temo di avere esagerato. Due, quattro, sei , otto ... otto libri per 15 giorni sono forse un po’ troppi. Il fatto è che se un libro non ti piace devi pur poterlo sostituire con un altro. E se vai in vacanza all’estero, (come facciamo noi da anni, quest’anno col piacere aggiunto di fare un dispetto al doppio bi Berlusconi Brambilla), dicevo, sei vai all’estero il libro di scorta devi essertelo portato, perché è dura leggere libri scritti in crucco.
Comunque, questi sono i candidati:
Benedetta Cibrario, ROSSO VERMIGLIO (consiglio di un’amica)
ANITA NAIR, l’arte di dimenticare (mi piaceva il titolo)
Ugo Ricciarelli, IL DOLORE PERFETTO (consiglio di un’amica)
CHARLOTTE LINK, la casa delle sorelle (sta ammuffendo nella libreria senza che l’abbia letto, chissà poi perché)
Tiziano terzani, PELLE DI LEOPARDO (vedi sopra)
Muriel Barbery, l’eleganza del riccio (bhè, lo leggo in ritardo, e allora?)
NICK HORNBY Alta fedeltà (lo rileggo, perché ricordo solo che mi era piaciuto un casino)
Richard Yates, REVOLUTIONARY ROAD (consiglio della solita amica)
Devo anche passare in libreria a ritirare che tu sia per me il coltello, che avevo ordinato una vita fa, per terminare la terza rilettura. Alla fine dovrò scremarne almeno un paio. Per ora li osservo e li fotografo, poi vedremo.
G. nota la pigna appoggiata sul letto e dice che non cammineremo molto, se li devo leggere tutti.
Ginocchio entra precipitosamente in camera a spiluccare nel portafoglio del padre, mi becca mentre li sto fotografando e mi chiede dove la compro, una droga così buona.

14 commenti:

  1. l'occhio del lupo di d. pennac....e buone vacanze!

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  2. Beh.. veramente avresti dovuto aiutarmi a eliminarne qualcuno, non aggiungere.. grazie comunque del consiglio, l'occhio del lupo l'ho già letto, in una vacanza di tanti anni fa, al mare. A dir la verità, però, ricordo solo che parlava di un lupo (!!)
    Andre, sai che in un cantuccio del mio blog dove non vado mai perchè non ne capisco la logica, ("moderazione commenti"), ho trovato un tuo commnento che io non ho mai letto? Mistero blogghistico! Risale al 6 giugno, ora ho cliccato su pubblica, vediamo un po' che succede. Mi spiace per il disguido, se non lo vedi pubblicato e se l'hai tenuto rimandamelo, grazie!

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  3. ...pensa che io invece i commenti li trovo solo lì!!!! non ricordo cosa fosse ma direi che sopravviveremo serenamente anche senza!!!

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  4. L'eleganza del riccio l'ho letto e mi è piaciuto molto.
    Che tu sia per me il coltello non soni riuscito ad andare oltre le trenta pagine.
    Comunque anch'io sto riflettendo sui libri da portarmi al mare (ma io vado in Italia).

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  5. Hey parlavo di Revolutionary Road proprio l'altro ieri nel mio blog... certe coincidenze nn si possono sottovalutare. Mi sa che divento lettrice di questo blog ;)
    (gran bel libro, tra parentesi, meglio del film)

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  6. AQUILA, non ti è piaciuto che tu sia per me il coltello? NON TI E'PIACIUTO che tu sia per me il coltello?? NON TI E' PIACIUTO CHE TU SIA PER ME IL COLTELLO??? Non sei un'aquila sensibile. ;-)
    Se i nostri gusti letterari sono così agli antipodi, i miei suggerimenti per i tuoi libri marini si riveleranno inutili: ieri ho letto ROSSO VERMIGLIO, oggi IL DOLORE PERFETTO, due libri stupendi, pieni di magia, ringrazio chi me li ha consigliati.
    (Beh, dovevo scremarne un paio, no? Quale metodo migliore se non leggerli?)
    buon mare e buona lettura, allora!

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  7. MARTINA, sono andata dalle tue parti a cercare il post, ma con tutti quei blog mi sono persa. mi indichi il link? grazie, e grazie anche per il sostegno al blog!
    a proposito di libro/film, hai mai trovato un film che sia meglio del libro?

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  8. arrivo per caso nel tuo blog, saltellando da un blog all'altro...
    molti gusti in comune vedo!!!
    Il dolore perfetto a me è piaciuto molto, un po' meno L'eleganza del riccio, contrariamente al pennuto aquila@ ;-) però ne condivido molto lo spirito, Che tu sia per me il coltello per le donne è un sogno che non si realizzerà mai, però perché non sognare almeno leggendo??
    Sono curioso da sapere com'è Rosso vermiglio, se lo leggi fammi sapere,
    gli altri non li conosco, ma L'arte di diemnticare incuriosisce anche me...
    ciao e buone vacanze

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  9. amica del sabato, non demolirmi "CHE TU SIA PER ME IL COLTELLO" paragonandolo a un romanzetto rosa! E' un romanzo forte e UNISEX, secondo me.

    ROSSO VERMIGLIO è molto bello, più semplice come trama rispetto al dolore perfetto, meno faticoso. E' la storia di una contessa che, a 80 anni, tira il conto della sua vita, scoprendo che il conto più importante non torna. Te lo consiglio.
    ti vengo a trovare sul tuo blog, ora, ciao e grazie della visita

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  10. no no...non voglio demolirlo, tutt'altro!!!
    è un sogno leggere quelle lettere...

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  11. Give me five, francy (ma non ti chiamavi amica del sabato?), allora siamo in due, a proclamare urbi et orbi che:
    CHE TU SIA PER ME IL COLTELLO è ... cos'è? sì, forse è come dici tu: un sogno ad occhi aperti, occhi che non si staccano da quelle pagine, per non perdere quel filo fragilissimo che lega Myriam e Yair, per respirare quell'incredibile atmosfera di attesa, per non perdere di vista Yair, per bere il potere delle parole, per immaginare un finale impossibile.
    a presto

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  12. francy è il nome,
    amiche del sabato il blog, dove francy parla di se e si confronta con tutti...con grande piacere...

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  13. Di tutti i libri che hai segnalato conosco solo Alta Fedeltà, ma è un libro che ogni tanto riapro con piacere !"" buona vacanza
    LaVale

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  14. Alta fedeltà: che ridere. Spassosissima una scena di pre-sesso, di cui ricordavo il concetto avendo però dimenticato dove l'avessi letto, come spesso succede coi libri.
    L'ho riletto anch'io con piacere, ciao

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