giovedì 17 maggio 2012

Eravamo in vacanza in Abruzzo

Eravamo in vacanza in Abruzzo, a Vasto, in un agriturismo di collina. Abitavamo in una minuscola spartana casettina di muratura e i bambini si tuffavano in una rustica piscina di sasso che era appena più grande di un pozzo. Avevamo a disposizione i prodotti dell'orto: pomodori rossi di sole e meloni dolcissimi. L'olio ce l'aveva venduto il padrone di casa, ma il sapore era così forte che i bambini se ne lamentarono per tutta la settimana.



Allergici come siamo alla vita da spiaggia, dopo pochi giorni decidemmo di passare l'intera giornata a godere le bellezze del parco nazionale. Un'escursione in un bosco secolare di faggi, una gita a cavallo, la visita al centro parco, una puntata in Basilicata... alla fine ci perdemmo e tornammo a casa che era buio pesto, senza nemmeno avere avuto il tempo di cenare.

Infilammo i bambini a letto, G. si preparò un panino col salame, si versò un bicchiere di vino  e ci mettemmo fuori -d'altra parte, in casa il tavolo non ci stava- a chiacchierare con i nostri vicini di stamberga, una coppia di tedeschi con due piccoli pargoli.

"Non vi abbiamo visti arrivare per cena e ci siamo preoccupati! Aspettavamo ancora un pò e poi saremmo andati dai carabinieri!" ci dissero.
Erano dei tipi simpatici ma un po' ansiosi. Il marito aveva una faccia da ingegnere e infatti faceva l' ingegnere nucleare. Per colloquiare usufruiva della moglie traduttrice, una donna talmente innamorata dell'Italia da farsi mantenere dal marito nel mentre che ne studiava lingua e letteratura. Amava Manzoni e i Promessi Sposi, perciò conosceva bene il nostro lago.
Aveva solo un difettuccio, ogni volta che vedeva un ragnetto o un altro innocuo insetto inorridiva, si metteva in tenuta antisommossa e gli spruzzava addosso un'intera bomboletta di insetticida. Io tentavo di farle capire che sei vai in vacanza in mezzo alla campagna non ti puoi aspettare visite più nobili, ma sapete come sono i crucchi!
La chiacchierata italo-doic fu interrotta dall'apparizione di mia figlia, in pigiama, evidentemente le restava ancora un residuo di energia prima di crollare sulla branda:  squadrò la scena e senza por tempo in mezzo se ne uscì con una sua personale teoria, altamente filosofica:
"Ehhhhh papà!!!
Un bel panino, un buon bicchiere di vino e tu sei a posto!"

9 commenti:

  1. Splendide queste vacanze in campagna: basta che ti metti un secondo a fare una pennichella e subito un esercito di formiche si impadronisce della tua pancia, mentre una frotta di zanzare scende in picchiata ovunque ci siano brani di pelle a disposizione. Un attacco combinato carri armati più aviazione, un'invenzione dei generali tedeschi nella seconda guerra mondiale, Panzer più Stukas.
    Avessi ricordato questo ai tuoi crucchi li avresti veduti saltare in piedi al grido "Deutschland über alles", fatidico.
    Brava gente in fondo i crucchi: un buon würstel, un boccale di birra da mezzo litro e sono a posto.:))

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    1. E cenano quando noi facciamo merenda!

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    2. Si chiama "Abendsbrot", pane della sera. Di sera, alle 19 circa, non cucinano mai, mai, MAI.
      Una o più fette di pane di pagnotta, spalmate di margarina e sopra salame o Würstel in vasetto.
      E birra, birra, BIRRA.
      Brava gente in fondo.

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    3. Mi trasferisco.
      Non per bere beer nè per mangiare schifezzen ...
      ma per quel bel tris di "mai"!

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  2. Sono felice che la mia regione (l'Abruzzo) ti sia piaciuta.

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    1. Il Bosco di Sant'Antonio (?) è il più bel bosco che abbia mai visto. Vita secolare, il paradiso di coloro che amano gli alberi.
      Ci devo tornare, prima di diventare secolare anch'io :)

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  3. Immagino, Soffio.
    Il ricordo è nato proprio da un tuo post "pane salame" :)

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