Ho sognato che stavo per andare sulla luna appesa a un palloncino azzurro.
Non ci andavo da sola! No no, mi sarei persa in un battibaleno.
A dire il vero non sono sicura che la destinazione fosse proprio la luna, può essere che si trattasse invece di una stella, o di un pianeta, come in quella canzone dove Eugenio Finardi chiede un passaggio a un extraterrestre.
E comunque c'ero io, appesa a questo palloncino, e davanti me, in fila indiana, altri viaggiatori, ognuno col proprio palloncino gonfio di elio.
In testa alla fila c'era l'istruttore che dava le indicazioni, peccato che io non sentissi niente un po' perchè ero in fondo e un po' perchè sono sorda anche nei sogni.
Perciò non mi restava che guardare quello che facevano gli altri e adeguarmi senza sentire e senza capire ... diciamo alla spera-in-dio.
Nonostante ciò ero serena, libera dalla sottile vena di apprensione che mi prende prima di un viaggio.
Eravamo belli come uno stormo di anatre al momento della partenza migratoria. Ordinati nella confusione, volavamo in fila indiana a pochi metri da terra e inclinati verso l'alto, più come un uccello che debba prendere una termica che come un missile che parte dritto in verticale.
Ma ... -c'è sempre un ma, nelle favole come nei sogni come nella realtà- osservando coloro che mi precedono, d'improvviso mi accorgo che ... che manco di bagaglio!
Gli altri viaggiatori hanno tutti uno zaino con il sacco a pelo arrotolato tra le cinghie. Il tipo davanti a me ha perfino un elmetto attaccato al sacco a pelo!
Così, senza por tempo in mezzo, decido di tornare sui miei passi, e per farlo mi basta dare un leggero stratto alla corda del palloncino e abbassarmi dolcemente fino a toccare terra.
Il campo di volo è un altopiano erboso pieno di gente che va di qua e di là con i bagagli, con la frenesia tipica di un terminal d' aereoporto e l'efficienza di formiche nei pressi del formicaio. Alcuni sostano ai tavolini, parlando dei propri progetti di viaggio e di chissà cos'altro.
Qualcuno, forse mio marito, mi chiede perchè non sono partita, e io gli rispondo che, vestita come sono, in pantaloncini e canottiera, senza nemmeno uno straccio di sacco a pelo per la notte, ho avuto paura di avere freddo.
Io mi aspettavo che alla fine del sogno ti facessero la prova del palloncino.
RispondiElimina:))
EliminaTu che sai tutto, sai anche a quanto ammonta la soglia di tolleranza all'elio di un palloncino?
Se vuoi sapere a che altitudine un comune palloncino scoppia devi considerare la pressione interna del palloncino dovuta al gas che si espande, l'elasticità del palloncino e la pressione esterna dovuta alla densità dell'aria che salendo diminuisce permettendo al gas di espandersi. Poi non devi trascurare di considerare la temperatura che determina anch'essa l'espansione del gas. Senza fare troppi calcoli io direi 3000 metri.
EliminaInteressante. A naso 3000 metri mi sembra esagerato, però ... boh!
EliminaIn verità per limite di tolleranza all'elio intendevo una cosa più semplice: quanto gas si può sparare dentro un palloncino senza che scoppi mentre lo stai gonfiando?
In altre parole, quanto elio può tollerare un palloncino prima di sbarellare?
Ieri, informandomi a riguardo nel www, ho trovato un ragazzo che voleva sapere quanto elio occorresse per riempire un palloncino a forma di cuore per la morosa, perché doveva procurarsi una bomboletta di elio che ne contenesse a sufficienza per riempirlo. Qualcuno gli suggeriva di gonfiarlo con l'aria, immergerlo in una vasca e misurare di quanto era aumentato il livello dell'acqua per determinare la capacità del palloncino. Però se vuoi sapere esattamente quanto elio può incamerare prima di scoppiare non saprei risponderti, dipende molto dal tipo di palloncino, bisognerebbe fare una serie di esperimenti e pubblicare i risultati su una rivista scientifica.
EliminaA Natale abbiamo messo in scena uno spettacolo teatrale, a scuola, con l'aiuto di un regista.
EliminaUna scena prevedeva l'apparizione a sorpresa di palloncini volanti, quindi prima dello spettacolo il regista e qualche mio collega si sono messi a gonfiarli con una bombola di elio.
Sarebbe piaciuto anche a me, senza contare che adesso avrei potuto esprimere la mia opinione con cognizione di causa, ma i miei colleghi mi hanno detto: "non ti preoccupare che ci arrangiamo noi, tu puoi tenere i ragazzi, intanto!"
Così io e due altre colleghe sfigate come me ci siamo sobbarcate il governo di una mandria di attori agitati oltre misura, mentre quelli furbi si disturbavano a gonfiare i palloncini. :)
Hai visto per caso il film "La storia della principessa splendente"?
RispondiEliminaAl
No!
EliminaCos'è?
Tento un'interpretazione del sogno: hai il desiderio di un altro tipo di vita ma non ti senti abbastanza attrezzata per affrontarlo ed hai paura di fallire visto che è un po' come andare all'avventura. Ecco perchè torni sui tuoi passi, ad una vita forse più noiosa ma in cui certamente sai come muoverti. Ciao! :)
RispondiEliminaTrès facile la tua interpretazione, prof!
EliminaNo, la mia vita mi sta bene come sta.
In realtà questa è solo una variante piacevole di un mio sogno ricorrente, che cambia nei modi ma non nella sostanza.
L'ho trascritto perchè è la prima volta che il mio sogno ricorrente si mostra in veste leggera, benevola, lasciandomi, al contrario di ciò che capita solitamente, serena.
E' un evento onirico storico.
Anche tu sei partita con un palloncino, ultimamente? Non ti sentivo da mò!
I sogni son desideriiiii, chiusi in fondo al cuor..... ahahahahahahah P.S. Veramente quella che scompare per settimane e settimane sei tu... Mi è capitato di pensare che ti fossi stancata di tenere il tuo blog... Io bazzico più su fb grazie al quale ho ritrovato compagne/i di scuola nonchè amiche carissime che non vedevo da oltre 40 anni! Inoltre ho fatto nuove bellissime amicizie. Lo trovo molto più adatto a me come social network perchè si interagisce con più facilità e spesso in diretta.... Ciao! :)
EliminaConfermo, i sogni son desideri, non è passato molto tempo da quando scrissi un post about another unusual dream :)
EliminaHai ragione anche riguardo al blog, è dallo scorso anno che lo sto trattando abbastanza male, d'altro canto credo che sia abbastanza normale che i nostri interessi seguano un andamento oscillatorio.
I social non mi attirano granchè, sono troppo affollati, e io temo la folla, reale o virtuale che sia. Tutto sommato credo che il blog, con la sua dimensione più intimista, sia più affine alla mia natura.
Buona domenica!
Sì ... per qualunque "ogni", c' è sempre un "ma" ...
RispondiEliminaTalvolta ci fà male .... talvolta è la nostra fortuna !
Buona Domenica @Silvia .... e se fà freddo su da te, nessuna paura !!! :-)))
Il temporale sta brontolando il suo arrivo da un paio d'ore, ma comincia solo ora a piovere.
EliminaCi sono 15 gradi, ma io preferisco il freddo al caldo e la pioggia al vento, quindi sto a posto.
Buona notte cavaliere!