martedì 25 agosto 2009

il sacco da montagna

Ieri siamo andati nella valle dove avremmo dovuto trovarci se non avessi sbagliato posto e abbiamo prenotato un appartamento per altri 4 giorni , perché al Gasthof Edelweiss è scaduto il tempo. Mentre tornavamo a St.Jacob, la macchina ha cominciato a fare le bizze. Chissà se ci riporterà a casa prima di fare kaputt, o se ci lascerà a piedi, dovremo chiamare il carro attrezzi e farla riparare nonostante il suo prossimo destino di rottamazione e spendere tutti i soldi che abbiamo cercato di risparmiare.
Mentre la macchina faceva le bizze è scoppiato un temporale di quelli che ringrazi il cielo di non essere in montagna, su un sentiero che diventa scivoloso, con la prospettiva, magari, di dover attraversare quel tale ruscelletto che al mattino aveva l’aria tanto simpatica ma che il temporale può avere trasformato in un ostacolo invalicabile.
La nuova casa si chiama Haus Charlotte ed è una tipica, bellissima casa tirolese, di cemento fino al primo piano, e poi ricoperta di legno fino al tetto. Noi abiteremo lì, sotto il tetto. Adoro le mansarde.
Davanti alla casa c’è un piccolo e lindo parco, un fazzoletto di prato verde delimitato da alberi, panchine e una fontana. Sopra la fontana c’è un sassone e sopra di esso si erge uno spilungone tutto bianco. Ha un buffo cappello in testa, indossa un lungo pastrano, un braccio impugna il fucile ed è abbassato lungo il fianco, mentre l’altro, alzato al cielo, impugna una bomba a mano. (G. sostiene che è una fiaccola). Si chiama Stefan Groder e non so chi sia, forse un patriota? (c’è un pannello che lo spiega, ma io non so il tedesco)
Il nostro appartamento, pulito e funzionale, ha un grande balcone colorato di gerani dal quale si ha la visuale di tutta la valle: davanti a noi c’è un prato a strisce di verdi diversi a seconda dello stato della falciatura, poi dove termina il prato inizia il bosco, infine le catene di montagne come sfondo e … e quel cielo che sarà ogni giorno di un azzurro incredibile (oggi invece è nuvoloso).
Due comodissime sdraio ti invitano a passare la giornata qui, a leggere scrivere e ascoltare la musica, invece che scarpinare. G. , infatti, si è piazzato lì a sbinocolare e fotografare, mentre il temporale incombe.
Io mi sono preparata una tisana, ho messo la tuta e mi sono messa a leggere, anch’io sul balcone, ben protetto da travi maestose, mentre la pioggia scende furiosa.
Finora non sono riuscita a leggere come speravo: forse ero troppo stanca o forse non avevo una postazione comoda per farlo o forse non ho portato il libro giusto. Mentre camminavo, i giorni scorsi, mi è venuta voglia di rileggere “lessico familiare” di Natalia Ginzburg. (era quello, il libro giusto?) Quando racconta delle vacanze che trascorrevano in montagna, scrive che il padre e i fratelli partivano al mattino, “col sacco da montagna sulle spalle
Domani prenderemo la funivia per avvicinarci al Gran Campanaro, la montagna più alta dell’Austria, col suo bel ghiacciaio. Dalla stazione a monte faremo un sentiero panoramico e poi scenderemo, a piedi, al paese, col “sacco da montagna” sulle spalle.

7 commenti:

  1. Le vacanze che con maestria cosi particolareggiata descrivi, integrate da foto bellissime rendono i post che scrivi piacevolissimi da leggere.
    Fai volare con la fantasia in viaggi che vorresti intraprendere ma che il più delle volte rimangono solo nei sogni .
    Che bello vedere persone così sensibili che riescono a trasmettere in parole le emozioni vissute e ti regalano attimi pieni di sentimenti gratuiti donati a tutti.
    GRAZIE CONTINUA!!!!!!!!!!!!!!!!
    GFFG

    E come Leopardi nella splendida poesia che anche Lei ha citato in un suo post precedente ” L’ infinito”

    Ma sedendo e mirando, interminati
    spazi di là da quella, e sovrumani
    silenzi, e profondissima quiete
    io nel pensier mi fingo; ove per poco
    il cor non si spaura.

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  2. mica .....micio micio..... bau bau.... la location che hai scelto! Se poi ti mette in pace con "il mondo"! Beh.. ti invidio tantissimo

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  3. questo commento mi è assolutamente INCOMPRENSIBILE...c'è qualcuno che l'ha capito?

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  4. gf, sai che ero molto indecisa sul fatto di postare i miei resoconti ferie? (mi sembravano troppo personali)... allora ne posto altri? sono andata a ripassare l'infinito per capire il nesso con ciò che scrivi e ho sintetizzato alcuni commenti: "Il luogo della riflessione del poeta è il monte Tabor di Recanati:la siepe rappresenta l’impedimento, ma è gradita perché gli desta per contrasto l’immagine dell’infinito spaziale e temporale, gli permette di spaziare con la fantasia.
    L'uomo, non vedendo con gli occhi, è invitato a vedere con la mente. Tale è la grandezza degli spazi che il cuore sobbalza: "per poco il cor non si spaura"; dà sensazione di smarrimento. Mente e cuore, abituati a vivere nel finito, quasi si smarriscono nell'infinito.
    Questo genera nel poeta un sentimento che è insieme di angoscioso annullamento e di dolcissimo piacere.
    La poesia è un'illusione indispensabile per quest'uomo dolente."
    volevi dire questo? che i miei post fanno "spaurare"? ciao

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  5. Postare altri commenti? ovviamente SI!!!!!!!!!!!!!
    Riguardo alla citata di Leopardi io vedo che dopo la siepe l'infinito è spaziale pieno di silenzi e di quiete interiore
    a presto
    GFFG

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  6. Sono talmente belle queste immagini, che mi sono prenotata di corsa per un viaggio ai primi di dicembre in Tirolo, per girare i mercatini di Natale!...... E tu scrivi divinamente! Continua, dai!

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  7. benvenuta ornella nel blog, ci voleva proprio una presenza femminile, a stemperare la gelosia di G. per i miei "ammiratori". buon viaggio, allora! e grazie per i complimenti, balsamo per il nsotro terribile ego.

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