Obesity day

Non entrerò mai nel Prada che sostituirà il Mc, forse nemmeno ne guarderò le vetrine.

Tuttavia, nel giorno dell'obesity day, la mia anima salutista  igienista e ambientalista vorrebbe esprimere la sua personale soddisfazione per lo sfratto di Mc Donald's dal salotto milanese.  
Non pianga, la multinazionale del cibo spazzatura, dato  che gli affari le vanno comunque a gonfie vele .
Non pianga nemmeno la stampa, suvvia, in primis il giornale di Sallusti che si straccia le vesti indossando la maglietta del populismo più becero solo per parlare male della giunta di Pisapia.

Piangiamo noi, che ci siamo fatti fregare per l'ennesima volta dalle mode stelle strisce.
Che abbiamo deviato le nostre papille gustative al punto da preferire un coso di plastica a un sano piatto di spaghetti aglio oglio e peperoncino.
Che ci portiamo i figli a fare le feste di compleanno.
Che li abituiamo a bere coca al posto dell'acqua.
Io non ho una cieca fiducia nelle ricerche scientifiche dell'ultima ora, ma ieri alla radio dicevano che ai bambini tirati su con cibo spazzatura  diminuisce il quoziente intellettivo

Boicotto Mc Donald's   dai tempi dei tempi,  ci ho bevuto solo due caffè, offertimi dal gestore in occasione di contatti per lavoro, ma un big mac da 540 calorie avvolto nel polistirolo non l'ho mai mangiato. Non ci ho mai portato i miei figli, e a prima vista non mi risulta che ciò abbia lasciato loro un trauma infantile.
(o forse sì, a ben guardare)
Fosse per me, caccerei non solo il Mc dalla galleria, ma tutte le catene di junk food dall'intero territorio nazionale per attentato alla costituzione longilinea e induzione alla prostituzione alimentare.