mercoledì 29 aprile 2015

Francesco Guccini - Ho Ancora La Forza


L'altro giorno mamma diceva che papà non sapeva cosa fossero le chiavi di casa.

- Forse non aveva bisogno di portarsele dietro per il fatto che tu eri sempre qui - ipotizzo, ma lei dice che no, papà non chiudeva la porta  nemmeno quando lei non c'era e quante volte tornando da Messa o da una commissione le capitò di trovare la casa aperta e vuota. 
Papà apriva a tutti, anche agli sconosciuti. I venditori avevano vita facile con lui. Ricordo quella volta che entrai in cucina e vi trovai un vu cumprà  spaparanzato in poltrona a fumarsi una sigaretta mentre papà gli preparava qualcosa da mangiare. 
Le uniche persone alle quali non apriva erano i testimoni di Geova, dice mamma. Ai loro inviti rispondeva che lui ci teneva a Budda. 
Si potrebbe scrivere un libro sulle stranezze di papà, concludiamo ridendo.
Parlare di lui  è come prendere una medicina amara ma che ci fa sentire meglio.
Papà era una di quelle persone  fragili -fisicamente ma anche emotivamente- che tuttavia conservano -a insaputa degli altri ma anche di loro stessi- una forza nascosta e insospettata.
Come posso conciliare questo ossimoro di fragilità e forza? Come posso provare a capire una persona complicata come lui?
In realtà non so dove risiedesse e cosa fosse di preciso questo binomio fragilità - forza.  
Forse semplicemente stava nel fatto che papà non si era fatto scivolare la vita  addosso, la storia addosso; che era caduto tante volte ma si era sempre rialzato, anche quando non c'era nessuno a tendergli una mano; che non aveva mai voltato la faccia dall'altra parte, nemmeno davanti alle sciagure che lo avevano visto vittima ignara e innocente. 
Papà aveva raccolto i cocci anche se non erano suoi: ce ne era voluta di forza per non scagliarli addosso al mondo, per non costruire con essi un muro del pianto o di Berlino,  per usarli invece come materiale da ricostruzione. 
Un restauro fatto a suo modo, come ne era stato capace e come riteneva giusto, con la sua proverbiale ingenuità, la sua insana sventatezza, la sua impossibile prepotenza, i suoi tantissimi difetti. 
Avrebbe potuto fare meglio, avrebbe potuto fare peggio, chi può giudicare? Non certo io, dall'alto della mia infanzia vissuta in un clima sereno e con una qualità di vita dignitosa pur nelle ristrettezze economiche.
La mia famiglia non è stata sterminata dal tifo e dalla povertà, i parenti conosciuti al funerale della mamma non mi hanno  trattata come un cagnolino abbandonato in autostrada, mio padre non è mai emigrato lasciandomi orfana una seconda volta. 
Non sono mai andata in caserma a prendere l'avanzo della minestra dei soldati e il 25 aprile del 1945 non ero in ospedale con un proiettile fascista nel polpaccio.
E' questa bellissima canzone di Francesco Guccini a suggerirmi la soluzione dell'ossimoro: papà ha avuto la forza di ricominciare, di picchiare contro, di guardarsi sempre attorno, di non tirarsi indietro, di stare a raccontare le sue storie anche quando nessuno le voleva ascoltare, di abitare sempre in sè stesso,  di vestire sempre la stessa camicia, logora e fuori moda ma pulita, di non nascondere nè vergognarsi mai delle proprie fragilità.



17 commenti:

  1. Non ho parole per commentare dopo aver letto queste bellissime righe.

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    1. Grazie Alberto.
      Mi fa piacere quel che dici perchè sono giorni che rimugino su queste cose, annotando i pensieri sullo smart, poco alla volta; ci ho messo forse 10 giorni prima di accendere il picì e dare forma definitiva ai pensieri appuntati.
      Ciao, e buon fine settimana!

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  2. commuovente...
    grazie Silvia, non sai che bene mi fanno in questo momento.

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  3. Da come lo racconti ( con commossa, ma realistica, schiettezza ... ) il tuo Papà era una persona semplice, che viveva semplicemente amando ogni cosa, umana o materiale che fosse .
    E se ne perdeva qualcuna, ne trovava altre da amare e, pur cadendo, ricominciava a vivere con uguale e appassionata semplicità ....
    La storia ( quella con la 'esse' maiuscola ... o la sua personale ) attraversandolo, nello scorrere del tempo, non ha trovato il vuoto, bensì un cuore vivo e pulsante, ed una dignità del vivere non mai svenduta !
    Da uomo .... trovo bellissimo questo tuo ricordarlo senza fronzoli, da figlia grata e appassionata, ma onestamente memore !

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    1. Bello ciò che scrivi, azzeccato e centrato, e ancora più apprezzabile trattandosi di una persona che non hai conosciuto se non indirettamente. Grazie.
      "Senza fronzoli". Un suo modo di essere che mi è stato trasmesso e che è anche una mia intrinseca caratteristica. Fuori e dentro. Ciao!

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  4. I due testa dicazzo che ho generato non parleranno mai di me
    nei termini con cui te racconti tuo babbo
    anche se li ho fatti crescere nell'ovatta senza mai far sentire loro le mie fatiche.
    Da tempo ormai non è più un cruccio e vado avanti lo stesso,

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    1. Le delusioni che ci procurano i figli sono quelle che fanno più male. Ci pensavo giusto recentemente. Parlandone con mia sorella siamo giunte a codesta conclusione:
      "teniamoci buoni i nostri mariti, che dai figli non ci possiamo aspettare niente".
      Che ne pensi?

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    2. Diementicavo: forse lo sbaglio che abbiamo fatto è stato proprio quello di crescerli nella bambagia. Poi non ci possiamo lamentare se ci troviamo in casa delle scamorze.

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    3. io egoisticamente sto cominciando a rivalutare la consorte anche se essa nutre un profondo odio nei miei confronti per le bastonate che riceve dai pargoli
      non ha la tua illuminazione

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    4. @ Capitan fracatz
      se è vero come è vero che le colpe dei padri non debbono ricadere sui figli, così l' inverso, puoi dirlo alla consorte tua. :) A meno che lei ce l' abbia con te per il fatto che tu non la difendi dalle batoste dei figli, in qual caso ha ragione lei, si capisce.

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  5. Sai ... @Sì ??? E' vero, il tuo Papà non l' ho mai conosciuto di persona ( ma i tuoi scarni post su di lui, mi hanno dato una visione forse anche superiore di quella che avrei acquisito nella pratica quotidiana ... ), ma in questa mia conoscenza empatica non mi è stato arduo comprenderlo ... e per i seguenti motivi :
    1) sono di sinistra come lui ... da sempre, e - ad onta di chi dica che oggi come oggi la sinistra non si distingue più dalla destra e che, 'ammazza ammazza' son tutti di una razza - morirò "da sinistra", ed infine, se esiste un aldilà ... sarò di sinistra anche là !
    2) La barra del mio timone, in questo viaggio agro-dolce che chiamiamo vita, è fissa sulla bussola "actiones hominum non lugère nèque ridère ... sed cognòscere" !
    3) Son padre anch' io di due ragazze .... e, per quanto io sia un @errante - credo di conoscere non poco i legami 'padre-figlie' e le ragioni che li determinano ....
    Ed, a questo riguardo, sarei meno severo nel giudicare i nostri figli : a prescindere dai loro atteggiamenti nei nostri confronti ( che spesso non sono altro che una posa ... un modo per non tradire i loro più profondi sentimenti verso di noi ), la mia esperienza mi ha portato a capire che essi, non di rado, sono in realtà moooolto migliori, noi assenti e lontani, di quanto possiamo immaginare !
    Buon fine settimana, amica cara .... e ti sia sempre dolce la memoria ! :-))))

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  6. I genitori della mia generazione ma anche quelli piú giovani sono generalmente troppo #molli# nell'educazione dei figli. Chiedilo a tua figlia, che conosce la questione lavorando in ambito educativo.
    Guardavo poco fa l' intervista a quel bamboccio senza cervello che si era esaltato vedendo la violenza di Milano; mi chiedevo se ci fosse e quale fosse la responsabilità dei suoi genitori... nel caso specifico non posso saperlo, ma di certo so che TRoppi genitori hanno abdicato al proprio ruolo.

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  7. ti ho risposto con un post, perchè il commento mi era venuto troppo prolisso.

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  8. Un post penetrante che fa desiderare di essere ricorda, anche "solo un po' così, da un figlio.
    Conoscevo la ricetta con le cime di rape, ma non la variante delle foglie e i gambi bolliti. Deve essere di un buono....
    Spero di trovare ancora le cime!
    Grazie.
    Cristiana

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    1. "Anche solo un po' così" che vorrebbe dire?
      La variante con gambi e foglie è una variante anti spreco. L'ho cercata a lungo, perchè io sono una riciclatrice accanita.
      Le cime di rapa sono verdura invernale, in effetti, ma può essere che ce ne siano ancora.
      Ciao, e buon appetito!

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