sabato 21 agosto 2010

arte ed amore vincono il tempo

Capita di leggere una frase che si adatta a quell’attimo, a quella notte, a quel giorno, a quella settimana, a quella curva della tua vita.
Una di queste notti inutilmente trascorse alla ricerca del sonno perduto, trovo questa poesia nel libro di Anita Nair, "l'arte di dimenticare"
C’è un sospiro per il sì e un sospiro per il no

Ed un sospiro per il non posso sopportarlo
O che si può fare, dovremo fuggire oppure restare?
Keats

Il mio sospiro è di terzo tipo.
Così al mattino propongo a G. di andare in montagna. Dove? Dove vuoi, basta che non debba starmene qui a fare la serva a tuo figlio, che non fa altro che farmi imbufalire.
(Ma una volta non erano i figli che scappavano da casa?)
Ovviamente G. opta per l’Engadina, la sua passione. Di solito io preferisco mete più vicine, ma stamattina accetterei qualsiasi proposta pur di andar via -ARIA, ARIA- e in un quarto d’ora sono pronta. Dopo 10 giorni di escursioni, ho imparato a preparare lo zaino a tempo di record e a occhi chiusi.

Il sentiero parte dal cimitero del Maloja
dove è sepolto il pittore Giovanni Segantini. L’ho incrociato spesso, questo pittore, e sempre per caso, senza andarlo a cercare. Forse perché visse in Brianza ma poi si trasferì in Svizzera, si innamorò dei suoi paesaggi, dipinse le montagne e la vita dei montanari e infine morì in Engadina?
Lo conobbi per la prima volta quando andammo coi bambini -a quei tempi erano assolutamente AMABILI- a fare qualche giorno di vacanza a Savognin, nei Grigioni, dove l'artista visse per otto anni, e dove trovammo esposti -all'aperto, in mezzo ai campi- dei pannelli con alcune riproduzioni dei suoi dipinti.
Un dipinto che mi piace molto è "le due madri". Una mucca con vitello, una mamma con bambino.
Due anni fa, durante un fine settimana a Pontresina, a un c
rocevia di sentiero scoprii che si poteva raggiungere la baita dello Schafberg, a 2700 metri , dove Segantini morì a soli 41 anni, per un attacco di peritonite.
E anche oggi, senza esserla andata a cercare, trovo la sua tomba, dove sono sepolti lui e la moglie e i figli. All’ombra di un larice, in un cimitero minuscolo, colorata di fiori semplici e con quella scritta:
ARTE ED AMORE VINCONO IL TEMPO













13 commenti:

  1. Sull'arte sono d'accordo, sull'amore un po' meno perchè trattasi di sentimento, e perciò mutabile. A meno che non parliamo di amore materno, quello sì che è capace di vincere il tempo, anche quando, come nel tuo caso, segna burrasca! :)

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  2. L'amore eterno esiste? Mah, chi lo sa. Una bella domanda. Sembrerebbe di no, eppure ... Mi piace pensare che, se non è eterno, non è amore. Mi piace pensare alla poesia di Shakespeare, l'amore è un faro. Mi piace pensare che gli amori di Paolo e Francesca, di Dante per Beatrice, di Cyrano e Rossana contenessero in sè l'anelito all'eternità prima ancora di essere celebrati dagli scrittori che con la loro arte li hanno spediti nell'eternità.

    L'amore è un faro

    Non sia mai ch'io ponga impedimenti
    all'unione di anime fedeli; Amore non è Amore
    se muta quando scopre un mutamento
    o tende a svanire quando l'altro s'allontana.
    Oh no! Amore è un faro sempre fisso
    che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
    è la stella-guida di ogni sperduta barca,
    il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza.
    Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote
    dovran cadere sotto la sua curva lama;
    Amore non muta in poche ore o settimane,
    ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio:
    se questo è errore e mi sarà provato,
    io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato.

    William Shakespeare

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  3. Dobbiamo allora metterci d'accordo su cosa intendiamo per AMORE ETERNO. Ci sono uomini( un po' meno le donne) che sostengono di continuare ad amare il proprio partner pur desiderando fisicamente e provando passione per un'altra persona. Amore assoluto significa vivere dell'altro e per l'altro, sempre e comunque. Prefiggersi la FELICITA' ALTRUI come "conditio sine qua non" per la PROPRIA FELICITA', questo è l'AMORE. Quanti di noi riescono a far proprio questo concetto? Quanti di noi, non vedendosi ricambiati con uguale trasporto, sono capaci di perdurare nel tempo nell'amare in modo totale ed esclusivo? Quanti di noi sono capaci di vivere di felicità riflessa? Forse solo nell'amare un figlio sei capace di vivere di felicità riflessa, senza chiedere nulla in cambio, perchè la sua felicità è la sola cosa che conti davvero. Tutte le altre forme d'amore sono amore " a condizione che...", innanzitutto a condizione che sia reciproco, esclusivo, appagante....E trovameli tu i soggetti capaci di amare "vita natural durante" con la stessa intensità e dedizione. Anche un grande amore tra coniugi si trasforma, si hanno degli obiettivi comuni da raggiungere, una progettualità di vita da portare a termine, c'è il mutuo soccorso ( al 99% la moglie che soccorre il marito), ma non lo considero AMORE ETERNO.

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  4. Io invece non voglio dare una definizione PRECISA di amore, non ce l'ho, e mi sembra limitante trovarla, così come è limitante mettere i sentimenti sulla bilancia: "un etto di amore mio per un etto di amore tuo, altrimenti non ci sto", sembrerebbe essere il tuo pensiero. Io credo che in una coppia l'amore dell'uno e dell'altro non si equivalga mai, la bilancia finisce sempre per pendere da una parte o dall'altra.
    Per arrivare all'estremo, penso che possa esistere l'amore platonico, l'amore non contraccambiato, l'amore tra due anime, l'amore senza condizioni, l'amore senza bilancia, senza ritorno. Certo, non è roba per tutti!
    Sono d'accordo che l'amore comiugale si trasformi, come è normale in ogni rapporto, ma arrivare a dire che alla fine tutto si riduce a una società di mutuo soccorso mi sembra esagerato. Ascoltati la canzone dei vecchi amanti, di Battiato.

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  5. Concordo con te sul fatto che è difficile dare una definizione precisa di cosa sia l'Amore, anche perchè spesso si confonde con l' amore tutta una vasta gamma di emozioni e di sentimenti, io comunque parlavo più specificatamente dell'ETERNITA' di ciò che noi riteniamo in quel momento sia Amore. Io ascolterò la canzone di Battiato, tu però ascoltati "La canzone dell'amore perduto" di Fabrizio de Andrè.

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  6. BELLISSIMA! Io amo la poesia di De Andrè! Ma è una canzone sull'innamoramento, che è cosa ben diversa dall'amore.
    La canzone che citi è, neanche a farlo apposta, "la nostra canzone", nostra intesa come me e g., canzone amata e ascoltata nei momenti magici dell'innamoramento.
    chissà poi perchè "scegliemmo" quella canzone, che non era certo di buon auspicio! Forse perchè eravamo coscienti che il momento speciale dell'innamoramento non può durare, forse per una sorta di consapevolezza della fragilità del nostro rapporto, forse per una forma di sfida o di scaramanzia ... chissà, è passato troppo tempo.

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  7. Brava, hai centrato in pieno ciò che intendevo dire: considerando le dovute eccezioni ,l'amore tra un uomo e una donna è comunque soggetto a mille variabili col passar del tempo, perciò è difficile che possa rimanere eterno. Così come ci trasformiamo noi, in seguito alle nuove esperienze, alle problematiche di volta in volta vissute, così evolgono anche i sentimenti. Altrimenti non si spiegherebbe perchè grandi amori finiscano, e non possiamo dire che in quel caso doveva trattarsi solo di semplici innamoramenti. Comunque il tuo G. fa parte delle eccezioni, anzi è più innamorato che mai! :)

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  8. L'amore eterno è quello che funziona, che sopporta l'usura del tempo, che sopravvive ai cambiamenti dell'essere umano, che non resta mai uguale a se stesso, che subisce delle variazioni ma cresce continuamente, ogni giorno diventa più consapevole di sè e del proprio valore. Questo tipo di amore paragonabile all'arte o ad una gravidanza si manifesta soprattutto nel superare le difficoltà. L'amore eterno è simile ad una fontana che butta acqua e non ad un pozzo che la contiene. L'amore per i figli è una grazia, più precisamente è gratis, viene dato senza bisogno che sia ricambiato; la sua eternità sta nel mistero della vita che nasce dentro il nostro ventre e che, un giorno camminerà libera, consapevole di poter sempre contare su di noi, ovunque e comunque. Il miglior modo di amare è amare senza misura, senza considerare se stessi ma questo atteggiamento non è privo di pericoli. In natura, ci sono piante e funghi parassiti e fra gli esseri umani non ci facciamo mancare niente: grazie a questi parassiti dei sentimenti, che bisogna avere la fortuna di non incontrare o almeno di riconoscere, l'amore può finire su un binario morto, si esaurisce, diventa come le foglie flaccide che in autunno si pestano e si decompongono. Consola il fatto che anche le foglie marce servono a concimare il terreno e quindi l'anima può resuscitare e riprendere il cammino interrotto.......
    L'amore e l'arte non vincono solo il tempo ma anche la morte e se non c'è nessuna tomba con epitaffio che lo ricordi, continuerà a farlo l'energia prodotta dalla parte migliore di noi stessi che espandendosi avvolgerà come una brezza chiunque incontri. Una canzone medioevale recitava: "L'amore è raro e sempre effimero, quando incontri quello vero devi custodirlo e proteggerlo altrimenti il male lo ucciderà". Nel Medioevo erano tragici e drammatici a causa delle condizioni di vita, della religione imperante, della peste, della mancanza di luce nelle case, della scarsità di cibo, tuttavia in quella canzone hanno centrato il nocciolo della questione: l'amore eterno è raro, esiste ma va protetto e coltivato. Come in un giardino piante e fiori vanno quotidianamente curate se la prossima primavera si vogliono far rinascere. Chi ha avuto la fortuna di sperimentare un amore del genere, di osservarlo e sentirlo vicino a sè, non lo dimentica più e può vivere della luce e del calore prodotti per il resto della sua vita. A mia figlia auguro anche un solo giorno di questa felicità e se sentirà l'odore delle foglie marce non deve dimenticare mai il profumo di un amore vivo. Il senso della sua vita starà proprio nel continuo rinnovamento di quel giorno.

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  9. "L'amore eterno è simile ad una fontana che butta acqua e non ad un pozzo che la contiene"
    Tiziana, è una frase bellissima! Dove l'hai pescata? E' tua? Complimenti!
    Il tuo contributo è il classico esempio del commento che supera di gran lunga la qualità del post al quale si riferisce, e quando ciò avviene il blogger può fare solo una cosa, ringraziare.

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  10. Anch'io mi complimento con Tiziana per il suo stupendo commento, ma mi convinco sempre più che ad essere "eterna" è la capacità d'amare piuttosto che la singola e peculiare forma d'amore.

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  11. Voglio dare l'ultima parola alla poesia di gibran

    Se l’amore vi chiama ...andate.
    Seguitelo, affinchè possano le sue braccia cingervi,
    e voi nell’affidare senza esitare l’anima.
    Vi condurrà per strade ardue e scoscese.
    Oppure sarà pronto a nascondere, tra morbide piume, un pugnale pronto a ferirvi.
    E al saggio appello del cuore gustatene il piacere della sua voce.

    L’amore può dissolvere i vostri sogni così come il vento del nord sconvolge il giardino.
    Giacché l’amore incorona e crocifigge.
    E come fa fiorire così è pronto a recidervi.
    Oppure può farvi salire alle vostre sommità
    per accarezzare i rami più teneri che fremono al sole.
    O farvi scendere alle vostre radici e scuoterle fin dove si avvinghiano alla terra.
    Può accogliervi come spighe nel covone e battervi fino a denudarvi.
    Potrà frantumarvi fino a liberarvi dalle spoglie e per fare di voi bianca farina.
    Vi impasterà fino a quando non sarete morbidi.
    E vi affiderà alla sua sacra fiamma affinché
    diventiate il pane che si mangia sulla sacra mensa di Dio.

    Tutto questo può compiere per voi l’amore,
    affinché sarete degni dei segreti del vostro cuore,
    e in questo farvi frammento del cuore della Vita.

    Ma se per paura cercherete nell’amore
    unicamente la pace e il piacere allora
    sarà meglio che copriate la vostra nudità e uscite dalla sua soglia.

    Nel mondo senza stagioni si può ridere, ma non tutto il vostro riso,
    e piangere, ma non tutte le vostre lacrime.

    L’amore nulla dà fuorché se stesso e non attinge che da se stesso.
    L’amore non possiede né vorrebbe essere posseduto.
    Solo l’amore basta all’amore.

    E quando amate non dovreste dire: «Ho Dio nel cuore»,
    ma piuttosto, «Io sono nel cuore di Dio ».

    Non cercate di guidare l’amore, se vi ritiene degni, sarà lui a guidarvi.
    Null’altro desiderio ha l’amore se non di appagare se stesso.
    Ma se amate e, inevitabilmente bruciate, siano i vostri questi desideri:
    Diventare acqua per sgorgare come
    un melodioso ruscello e cantare il suo gorgheggiare alla notte.

    Saper comprendere la pena che dona la troppa tenerezza.
    Essere trafitti dalla vostra stessa comprensione d’amore.
    E sanguinare arrendevoli e gioiosi.

    Destarsi all’alba con il cuore pieno di ali e rendere grazie per un altro giorno d’amore.
    Riposare nell’ora del meriggio e meditare sul rapimento che dà.
    E pieni di gratitudine, rincasare la sera.
    E addormentarsi con una preghiera in cuore per l’amato
    e un canto di lode sulle labbra.

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  12. si, mi sento in colpa...
    è proprio mea culpa...

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  13. L'amore eterno è un concetto assoluto, e pertanto purissima filosofia.
    Non si tratta di amore tra un uomo e una donna: Mario ama Camilla e ne è riamato. Proprio no: l'amore di un cane per un uomo o donna che si;l'amore del cielo per il sole che vi splende; l'amore del mare per la schiuma che galleggia sulle onde, insomma una cosa così, fanciulle preziose.
    Così mi sento un po' meno in colpa...

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Parla! Adesso o mai più!