venerdì 20 marzo 2020

alle sei del mattino

Alle sei del mattino ti svegli e per un attimo ti chiedi se tutto quello che stai vivendo non sia stato solo un brutto sogno, e quando realizzi che purtroppo trattasi invece di realtà -peraltro mai neanche lontanamente immaginata- ti viene in mente il titolo di quel bellissimo libro "Alle sette del mattino il mondo è ancora in ordine".

L'alba fa l'occhiolino dai buchi della tapparella e non sa (e se anche se lo sapesse non le importerebbe) che il mondo è tutto in disordine. 
C'è silenzio fuori, solo il canto di un merlo che segna il territorio, e mi viene da pensare che un poco ci schernisca,  lui libero e noi in gabbia, e quando mai si è vista una cosa così. 
Il canto di un secondo uccello si sovrappone al suo, forse è un picchio ma non lo so di sicuro perché G. non lo sente. Soffriamo entrambi di una sorta di sordità elettiva: lui non sente il pit pit  dell'allarme disinserito ma è in grado di ripetermi paro paro le cazzate che dicono quelli di sotto, privilegio a me negato. 
Il mondo è così in disordine che la farmacia ha chiesto l'intervento della protezione civile, l'ospedale ha convertito tutti i reparti al covid, porta i morti direttamente al cimitero, anzi ieri li ha fatti portare dai camion dell'esercito, e ha financo reclutato psicologi per sostenere il personale sanitario che sta crollando. L'intero servizio sanitario lombardo, che pure è il migliore d'Italia, è sull'orlo del collasso.
Il mondo è così in disordine che se per disgrazia da un momento all'altro un tuo marito una tua moglie una tua madre viene colpito dal virus, rischi dall'oggi al domani di non rivederli più, nemmeno nella cassa da morto. 
A te che sei stata a contatto con il malato non fanno nemmeno il tampone, devi isolarti in una camera di casa tua senza poter vedere nessuno,  senza la consolazione di un familiare che ti stia vicino o ti legga il termometro. 
 Ogni giorno telefoniamo ai nostri cari e chiediamo loro come stanno, e questa volta non è una domanda di rito, la sottoponiamo temendo la risposta, che non può che essere "Per ora sto bene".
Ci sono vecchi che in barba ai divieti continuano a uscire di casa senza motivo, ci sono i topi che hanno abbandonato la nave scappando al sud, ci sono quelli il cui primario scopo della vita è sempre stato evadere il fisco, e adesso si meriterebbero che fosse loro accollato, nel caso si ammalassero, il costo intero dell'intera degenza. 
Poi ci sono i medici  gli infermieri e tutto il personale sanitario, i veri eroi di questa tragedia.
Le mie sorelle, pur non facendo parte di questa categoria, sono a rischio dato che lavorano nei servizi essenziali come responsabili, una in ospedale e l'altra in comune, e hanno avuto contatti con persone poi risultate positive. Domenica scorsa, in una video chiamata di gruppo, mi hanno detto di aver dovuto fare opera di convincimento con le loro dipendenti affinché non mollassero. "Noi che lavoriamo nel pubblico abbiamo un sacco di privilegi, non possiamo certo tirarci indietro adesso, nel momento di maggior bisogno" ha detto mia sorella minore a una collaboratrice che voleva disertare. 
Mia sorella maggiore ha riportato questa citazione sul gruppo della famiglia: "Anche se il timore avrà sempre più argomenti, tu scegli sempre la speranza". (Seneca)
Sono molto in pena per le mie sorelle, ma anche orgogliosa di loro.

31 commenti:

  1. Ciao, anch'io sono lombarda, conosco la situazione della nostra regione e ho paura. Sto in casa tutto il giorno , esco raramente per far la spesa , meno male che ho un giardino dove prendere un pò d'aria. Anche da me ci sono vecchi ma anche tanti giovani che se fregano dei divieti ed escono ugualmente. Immagino il timore per le tue sorelle ma anche il tuo orgoglio per loro. Saluti.

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    1. Ho scritto dei vecchi perché sento le lamentele di amici i cui genitori non vogliono saperne di stare in casa, sicuramente ci saranno anche giovani, del resto noi italiani siamo, purtroppo, avvezzi a rispettare solo le regole che ci fanno comodo, salvo essere sempre pronti a criticare il vicino di casa che fa quello che facciamo noi.

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  2. Nulla da commentare, tutto tragicamente vero. Ti rubo la citazione di Seneca, la vorrei ripubblicare su FB

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  3. Io dalla Toscana guardo disarmata cosa succede al Nord e spero che non si sposti da noi. Ma i numeri crescono e la paura anche.

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    1. La lombardia diversamente dalla toscana è una regione sovrappopolata; ci aggiungerei anche l'alta concentrazione di polveri sottili; ma sono tutte ipotesi, senza prove scientifiche.

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    2. Ehm , 'nzomma.
      Da ex lombardo, signora Silvia vi chiedo: conoscete la costipazione conurbata (se preferisce conurbazione costipata) LU-PT-PO-FI?

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    3. Nello specifico no, quando vado in Toscana scelgo luoghi ameni, ricordo l'anno scorso il Casentino e i bellissimi santuari a la Verna e a Camaldoli.
      Però sono sicura che, dopo la Campania, la Lombardia è la regione a più alta densità di popolazione. Sono sicura non per la mia scienza infusa ma perchè ho controllato sul web :)

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    4. L'Italia è sovrappopolata almeno 4 o 5 volte il sostenibile.
      Questo crea problemi di sogni sorta. Il fatto che siamo assuefatti a essi non ne diminuisce la gravità.

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  4. Ottimo video, per il resto,scelgo rempre l'ottimismo di Seneca.
    Ciao fulvio

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  5. Scusa Fulvio ma di quale video parli?

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  6. Silvia, cosa ti posso dire. Stasera sono stanca e presa dallo sconforto. In Lombardia la situazione nella sua gravità è così palpabile e vivida che anche il sole non ci riscalda più. I camion dell'esercito che portano via i morti, la gente chiusa in casa, i sanitari allo stremo, i lettini, i monitor, le persone che muoiono da sole senza il conforto di chi li ama vicino, e chi li ama in attesa di una telefonata. Una tragedia così grande che il cuore sembra non farcela più.
    Un abbraccio a te e alla tua famiglia, abbiate cura di voi.

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    1. Mia zia è stata ricoverata ieri, le stanno dando la morfina.
      A Bergamo pare che non riescano più nemmeno a dare le cure palliative ai poveri moribondi.

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    2. Un mio caro cugino, in Lombardia, ha due figlie che lavorano in ospedale, una alle terapie intensive. Mi racconta la calamità che ella vive quotidianamente. Un macello!
      Il dolore, poi, per coloro che non vedranno più il loro affetti, usciti di casa in ambulanza e spariti, diventato cenere.
      Io prego, ogni tanto, per queste persone, il loro dolore.

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    3. Bravo.
      Qui le onoranze funebri non preparano nemmeno più le locandine mortuarie, quindi oltre a morire solo muori in incognito.
      Dicono che è vietato per evitare assembramenti, ma i cimiteri sono chiusi, che senso ha?

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  7. Un mio amico fraterno, primario dell' Ospedale di Caserta ( il quale mi conferma ciò che Tu, Silvia, hai poc' anzi scritto, come ad esempio la trasformazione di tutti gli spazi del suo Ospedale in sale per i contagiati dal virus ... ), ha definito il corona virus "Nuovo Messia", venuto a rivoluzionare attitudini, abitudini, modi di agire in maniera radicale ! Così, continuava il mio amico, nel suo ambiente, sono stati riaperti i concorsi per medici ( bloccati, prima, da anni ), i medici neolaureati sono stati impiegati per fare il dottorato direttamente nelle corsie a tu per tu con i malati, il personale paramedico è stato mirato alla individuazione del virus ... etc. etc. ! Io penso che abbia ragione, anche se mi lascia perplesso il fatto che lui, ateo convinto, pensi al corona virus in termini teologici, e/o evangelici ! Ma guardiamo la realtà : questo Nuovo Messia sta facendo scaturire negli animi degli operatori le loro virtù migliori, facendo sì che le loro più nobili doti emergano da loro fino a fargli dimenticare gli orari di lavoro, spingendoli all' altruismo estremo, per non dire fino all' eroismo ! Tutto questo rimescolamento di progetti e stili di vita porterà, alla fine del processo rivoluzionario, ad una umanità che, seppur decimata dal morbo, non potrà che essere migliore, meno egoista, più libera e maggiormente legata ai valori più nobili !
    Un sogno il mio ???
    Non credo, ma se sogno fosse, non v' è dubbio che sia meraviglioso sognarlo !

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    1. Non lo so, adesso come adesso la preoccupazione r il presente non mi permette di pensare al futuro.
      Se mi ci costringo a farlo, vedo solo una gravissima crisi economica.

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    2. Adesso pare che le cose siano andate per il meglio. La crisi economica scongiurato. Illusione? Forse

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    3. Credo che tu sia troppo ottimista!

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  8. Insomma Silvia, innegabile ammettere che la paura e lo sconcerto prendono anche qui, nelle Marche. Seconda regione a vedere il moltiplicarsi esponenziale di infettati e morti. Anche io faccio mia la tua citazione di Seneca.
    Cerchiamo di guardare oltre ma quando senti che hai amici a Roma intubati o qui in quarantena coatta...c'è poco da cantare "Azzurro" sui balconi.
    Un abbraccio Susanna

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    1. Grazie della visita, un abbraccio di solidarietà anche a te e alla tua regione. Nella bellissima Senigallia ho passato le vacanze della mia adolescenza.

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  9. che qualcosa ci sia nel fatto che in Lombardia sia scoppiato per primo il covid 19 e soprattutto abbia generato questa mortalità è più che una ipotesi

    oggi siamo tutti ad osannare il personale medico, considerato un misto tra eroi ed angeli, ovvero dei supereroi della marvel. qualcosa però mi dice che tra qualche mese - alla prima inchiesta giornalistica - questa opinione potrebbe cambiare. noi italiani siamo così bravi a dimenticare e a cambiare idea.

    da milanese vivo comunque con sgomento questo momento. non tanto per il presente ma per il dopo. il mondo cambierà ed in peggio

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  10. Non ho capito cosa intendi dire quando parli di eventuali future inchieste.
    Ieri qui è morto un medico di base.

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    1. che ci sono avvocati che faranno cause ai medici per le morti in corsia

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    2. Le cause dovrebbero farle a tutti coloro che non rispettano le regole non ai medici che rischiano la vita.

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  11. Questo corona virus ha dato agli evasori fiscali la loro vera collocazione sociale: non sono solo dei ladri ma anche degli assassini, perché con i soldi da loro sottratti allo Stato avremmo potuto avere qualche mascherina in più e salvare qualche medico e qualche paziente in più.

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  12. Uè Guido, pensavo ti fossi offeso dopo la mia ultima mail!

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  13. Ciao Silvia, come al solito sono didtratto e pasticcione, ti chiedo scusa.
    Cone te, ho molto rispetto, gratitudine e riconoscenza per tutte quelle persone che affrontano il rischio per aiutarci ad uscire da questo tragico momento. Per Seneca vale il pensiero del altro mio commento.
    Sono ottimista sto in casa.
    Un csro saluto, fulvio

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  14. Io sono "senza un famigliare vicino" e pure senza alcun bipede di qualsiasi sorta vicino da lunedì 9 marzo.
    Eremitaggio laico.
    Devo dire che me la sto passando molto bene. A parte i carichi di (tele)lavoro.:P

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  15. Io sono una amante della mia casa ma in questo frangente soffro di claustrofobia.
    E mi mancano i miei figli e mia madre.
    No, non sto affatto bene, ma penso a chi sta peggio.

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