sabato 1 giugno 2013

il monaco e la tigre





Tu sei appoggiata  a me,  e  io mi appoggio  a questo albero privo di corteccia, glabro come me e come te, privo di difese come la nostra intesa.
Mi hai chiesto di proteggerti, come se fossimo tornati a quella vita precedente, quando era scontato che lo facessi essendo io  più grande e tu più piccola, io agile e forte e tu fragile, con quelle gambe senza vita, inutili.
Non ci sono riuscito allora, come posso farlo ora che le parti si sono invertite?
Prima di abbandonarti al sonno hai lasciato che  il tuo corpo si abbandonasse al mio, con la stessa fiducia di quando ti aggrappavi alle mie spalle e  guadavamo insieme il fiume, stando ben lontani dall'isolotto dove i coccodrilli languivano al sole. 
Non t'importava della tua malattia, perchè ci dividevamo i compiti: io avevo gambe e muscoli per entrambi, e tu portavi con noi, nelle nostre scorribande, la tua gioia di vivere.
Le mie spalle non riescono a contenere la tua fiera testa regale, le mie braccia sentono il pulsare del tuo sangue, le mie gambe sono seppellite sotto la tua magnifica possenza. 
Veglierò il tuo sonno, sorella,  perché quando ti custodisco i miei occhi riescono a vedere oltre ... mi chiamavi occhi di  lince, in quella vita migliore.
Hai notato come ci somigliamo? Come i nostri colori, abbracciandosi,  si fondano e si confondano?
Come perfino il tronco al quale entrambi ci appoggiamo abbia assorbito il colore del tuo manto e si sia messo a respirare insieme a noi.
Come io tu e questo albero possiamo entrare in uno stato si simbiosi che assomiglia a una trance, e goderci spazi di beatitudine dove non esistono barriere tra la specie.

16 commenti:

  1. Bellissima questa foto!
    Pure io voglio una tigre, ma mi accontento del mio gatto XD

    Comunque sì, l'uomo può tornare ad essere un UNO con la natura...!

    Moz-

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    1. io aborro le persone che allevano animali esotici ...
      mia figlia aveva un amico che teneva un pitone in casa, ogni tre per due lo accompagnava a comprare i topi per il pranzo del cucciolotto.
      non ero mai tranquilla quando andava a casa di sto tizio, fermandosi a volte anche a dormire; non lo conoscevo ma mi ispirava molto molto poco.
      ora il tizio, dopo averci provato inutilmente con scarrafona, si è fatto la morosa e così si è rotta l'amicizia.

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    2. La natura ci ha regalato il gatto perché tutti potessimo accarezzare una tigre. E' una bella frase del menga, non mia; non ricordo più di chi. Il bonzo provasse a privare di cibo la tigre per qualche giorno e poi vediamo la tigre che fine gli fa fare. Perdonami, ma sono un cinico miscredente a tutto tondo.
      Comunque, sempre splendidi i tuoi post.

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    3. Ahhh, io odio i gatti!
      Grazie per il complimento!

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    1. sono tigri nutrite appositamente con carne cotta fin da piccole...
      potrebbe anche sbranarlo, il buon monaco, in effetti dà l'idea del commestibile, glabro com'è, ma ad accendere il fuoco per il barbecue la vedo dura!

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  3. Belle parole, sembrano tirate via da un lessico buddista. Io però non me la terrei in braccio una tigre incatenata: toglili le catene buon monaco e lasciala libera, come ha diritto di essere.

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    1. TIRATE VIA? perchè non SCARDINATE?
      La catena è un pugno in un occhio, hai ragione. è la seconda cosa che mi ha colpito, dopo la prima.
      Però bisogna conoscere il contesto: il tutto è nato quando dei turisti hanno portato un paio di cuccioli agonizzanti al monastero, affidandoli alle cure dell'abate.
      ...Puoi leggere qui, nel caso ti interessasse approfondire ...
      Poi, per carità, tutte i dubbi e le critiche sono ben accette.
      Però non era questo lo spirito del post.

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    2. E chi te lo ha detto che io sono così intelligente da capire al volo lo spirito di un post?
      Sono sufficientemente stupido io, non te ne eri ancora accorta?
      SCARDINATE però è proprio bello: per un esteta della parola un vero giulebbe.
      Brava!

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  4. Una bellissima foto a cui hai regalato delle bellissime parole

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    1. qui ce ne sono altre, se ti va
      Ecco, per fortuna qualcuno ha inteso il mio intento: entrare nei pensieri di quel monaco, il cui sguardo mi ha favorevolmente colpita.

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  5. chissà quali e quanti animali daranno in pasto a quella tigre per non farla diventare aggressiva e mantenerla così in buona salute che non riesce nemmeno a rientrare nello spazio previsto da blogger

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    1. Domanda legittima! Puoi trovare la risposta nel link di cui sopra -commento a Herr Iacoponi- ... ed essere d'accordo o meno, of course.
      Per parte mia, mi riesce difficile pensare male dei monaci, ci sono affezionata.
      E' stata mia precisa scelta invadere il blog con la foto, mi piaceva grande così.

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  6. Come dice fracatz, la tigre è bella "atrippata" altrimenti del suo amorevole monaco buddista ne avrebbe fatto un bel boccone e poi si sarebbe leccata i baffi! Questa è la parte spoetizzante e dissacratoria del mio commento...... Ecco invece la parte più intimista: Chissà perchè io ho creduto per un attimo che queste parole fossero dedicati agli ultimi istanti di vita di Franca Rame col suo amatissimo Dario.

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  7. Bella intuizione.
    Franca Rame come tigre ci sta, l'aveva persino scritto in un monologo,
    Dario Fo nei panni di un monaco invece non ce lo vedo, a dirla tutta mi è sempre stato antipatico, fin da quando da piccola vedevo quel suo spettacolo di cui non rammento il nome .. mi piaceva solo la canzonetta!

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    1. Canzonissima. Fu un fiasco colossale. Non avendo idee portava davanti alla telecamera bandiere rosse e cori tipo "bella ciao". Per uno spettacolo leggero vuol dire non capire una cacca della gente che alla sera dopo cena si mette davanti alla TV. E poi in quell'Italiotta democristiana e baciapile di allora non aveva una chance...
      Lo spettacoluzzo fu interrotto ed affidato ad altri, tra cui Buazzelli che imitava Buazzelli. Uno schifo dopo lo schifo.

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