lunedì 8 dicembre 2014

roma città aperta

Roma città aperta ...
anzi spalancata!

C'era stato un uomo vestito di bianco che in quella città,  in un giorno qualsiasi, aveva detto: "Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo. Non abbiate paura".
Gli uomini vestiti di nero certamente le aprirono le porte, anzi le spalancarono ... cambiarono solo il complemento di termine, dato che le aprirono al diavolo piuttosto che a Cristo. Alle invasioni barbariche del terzo millennio anticipatrici della fine di una civiltà. Ai nuovi barbari in doppiopetto, con doppie ville, doppia vita e doppi conti in banca. Non avevano paura perchè Roma la potevano aprire anzi spalancare anzi devastare con la complicità delle sentinelle, dei comandanti delle guarnigioni, della guardia pletoriana, dell'imperatore.
Roma città saccheggiata senza rumore, nè stridore di armi nè crepitare di incendi nella notte, era sufficiente uno squillo di cellulare e il silenzio dei colpevoli. 
Roma città squarciata, intorno al suo corpo branchi di avvoltoi si aggiravano sollevando col becco pezzi di organi vitali, ancora pulsanti di vita che s'arrende. 
Roma terra di mezzo ... ma perchè usiamo le loro parole? Le parole di sub-umani che al posto del cuore hanno una pompa idraulica? 
Non sarebbe meglio chiamarla terra di nessuno?
Quella striscia posta tra la trincea della legalità priva di munizioni e quella della malvagità provvista delle armi più moderne; 
Quella terra dove i morti -la speranza e il futuro- sono sprofondati nelle voragini, e  i feriti si potrebbero lamentare, se solo fosse loro rimasto un filo di voce.

15 commenti:

  1. Tu ignori quanto sei stata fortunata a nascere polentona. Al tuo paese la gente passa per andarsene a respirare aria pulita sui monti; nessuno pretende nulla da te e dai tuoi concittadini, che parlate con le vocali strette e dite "siur" e esclamazione come "oh signur!". Se tu fossi nata a Roma e pronunciassi le vocali allargate a bocca piena e dicessi ogni mezza parola "ma che vòi, l'anima de li mortacci tua" sapresti che fuori di casa tua non potresti respirare che miasmi, non solo quelli delle macchine che bloccano ogni strada, ogni vicolo, ma quelli di tutti gli italiani, da sud a nord, che a Roma vengono a delinquere, perché sta città è la capitale. Noi lo sapevamo da sempre che a Roma c'era la mafia, la camorra, il crimine organizzato di tutte le razze e religioni, perché lì erano i palazzi del potere.
    Quando lavoravo alla Manifattura Ceramiche Pozzi, settore elettrodomestici, mandarono via il capo filiale e venne da Milano un milanes del cazzo, che pensava di cambiare il mondo e il sistema di vita dei romani. Dicemmo tra noi: "düra minga, düra no". Tempo tre mesi lo rifecero rientrare a Milano con la coda tra le gambe. A Roma capiscono appena qualcosa solamente i romani. Guarda adesso tu: un presidente della repubblica napoletano, un presidente del consiglio fiorentino e un sindaco genovese. Guarda tu che fanno. Niente, solo casino.
    E sarà sempre così, visto che l'ultimo papa romano era Pacelli.
    Te salu, bella polentona.

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    1. Sei rimasto indietro.
      Due volte al giorno passo da un casolare nel quale si svolgevano riti di iniziazione a un clan dell' ndrangheta.
      Quanto alla seconda questione, sono certa che la romanità doc non c'entri niente con la qualità del governo della cosa pubblica.

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  2. Sicuramente un gran bel casino... e csùhissà cos'altro c'è sotto!!
    Secondo me o faranno tacere tutto, oppure la bomba esploderà facendo piazza pulita ^^

    Moz-

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    1. Lo scandalo è talmente scandaloso che non vedo come possano insabbiare tutto.
      Ci sarà il processo che andrà alle calende greche, oppure il patteggiamento, oppure la prescrizione, mal che vada qualche mese di gattabuia per i più sfighati.
      dimenticavo altri santi in paradiso, tipo santo indulto e santa memoria corta del popolino.

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  3. roma ladrona dissero alcuni ... poi adeguandosi al detto.
    finirà come nel '92, mani pulite e ripulite ... tutto cambierà per rimanere esattamente come prima.

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    1. Eppure c'è stata gente che ci ha creduto, nelle mani pulite.
      il solito spreco di illusioni.
      Lo stesso Di Pietro fu coinvolto in maneggiamenti non proprio lavati con perlana.
      E pensare che una volta lo votai pure.

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  4. Roma come ogni altra realta' si nutre e tenta di nutrirsi attingendo il massimo delle risorse possibili.
    Pare 4G€.
    Ora, il primo fattore di corruzione e' il denaro non frutto del proprio lavoro e dello sfruttamento.
    Il principio generale e' che ogni territorio deve tendere alla sostenobilita' locale, all'autarchia.
    Questo responsabilizza aumentando i conflitti virtuosi di interessi: se tu dissipi, ovviamente non ci possono essere soldi per servizi, allora paesani e cittadini vengono toccati nel vivo e iniziano a controllare con massimo rigore i delegati cui hanno affidato l'amministrazione della cosa pubblica.
    Cosa succede invece? Che le peggiori realta' si alimentano drenando risorse da altri territori.
    Piu' denari e risorse affluiscono e piu' vengono sedati i conflitti che invece dovrebbero emergere, la corruzione aumenta, richiede piu' risorse, etc. , il problema si avvita.
    Quindi: assolutamente necessaria una quasi completa autarchia su base comunale o poco piu' (provinciale).

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    1. Intendi dire che piccolo è bello perché più controllabile?
      Sembra una cosa ovvia, ma non credo che basti.

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    2. Piccolo è controllabile.
      In teoria dei sistemi e in ingegneria è noto che la complessità e i problemi della complessità lli puoi affrontare solo suddividendo il sistema in parti componenti di fatto isolate se non interfacciate/comunicanti con le altre solo in punti precisi, per quantità minime di flussi e rigidamente controllate.

      Nulla basta, non c'è alcuna condizione sufficiente per un vivere sostenibile, ecologico nel senso più ampio e migliore del termine.
      Ma questa follia corruttrice sì global è estremamente pericolosa.

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  5. che brutta fine pe’ noi romani de’ Roma, col sole che sorgeva dal colle nostro e poi di Roma siam balilla e del duce il primo affetto che il suo nome abbiamo in petto e l’Italia nei pensier.
    Siam definitivamente approdati alla borsetta nera, colla farina, co li facioli e la caciotta pecorina …
    Che poi er bobbolo romano s’era affezionato alle estati, ai ruttelli, ai fregnacciari e s’era fatto convince da alè e manno solo perchè j’aveva promesso che je levava la piaga delli zingheri, j’aveva promesso
    mentre che li buffi aumentavano fino ai circa 10 miliardi, tanto che oramai ce conviene de portà definitivamente la nostra residenza a velletri, che lì se pagheno meno tasse.
    E dire che l'immaginifico bobbolo romano , come tutto quello nazionale o thajano, l'opportunità de mannalli tuttiaffanculo l'aveva avuta, ma si guardò bene dal pialla, perchè i caporioni che ogni volta ama confermare e legalizzare sono a sua immagine e somiglianza

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  6. E certo, si vota chi ci assomiglia.
    Alemanno aveva basato la propria campagna elettorale sui temi della sicurezza.
    A chi affidarsi se non a dei delinquenti?
    Almeno quelli conoscono le regole del gioco.

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  7. Comunque sappi che il diavolo ha preso le distanze e ha negato ogni coinvolgimento.

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  8. Quello che da fuori sembra l'apocalisse giudiziaria è un semplice regolamento di conti tra bande rivali. Qualcuno ha alzato troppo la posta (o la cresta) ed hanno deciso di sbarazzarsene in modo che serva da lezione per gli altri. In tutto questo le parti in campo non sono necessariamente schierate (vedi sindaco), ma stai pur certa che si raggiungerà una nuova "pax" e tutto riprenderà come prima, coi soldi pubblici drenati in tasche private e nessuno che abbia da ridire. :-(

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    1. Non ho capito quale sia il tuo giudizio su Marino, in tutto questo!

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