martedì 4 maggio 2010
la panchina libera
G. non crederà che io abbia scattato questa bella foto. Certo che ci crederà, ci crederà e la riempirà di difetti inesistenti. Dettagli da professionista. Particolari tecnici. Avrà da dire su messa-a-fuoco-sfondo-contrasto-inquadratura-luce-blabla. Ma a me, che MAI faccio foto, piace. Stamattina ero nei paraggi di un lago, per lavoro. Dovevo fare una foto, per lavoro, in una scuola. Ho lasciato la macchina in centro e ho raggiunto il posto a piedi, con la piccola macchina fotografica di mia figlia in tasca, mentre cominciava a piovere.
Bello il lago quando piove. Un pò malinconico ma bello, così insolitamente vuoto di intrusi chiassosi e invadenti, solo con i suoi ospiti naturali. Belle quelle anatre idrorepellenti, che se ne fregano della pioggia, e gironzolano per la loro piazza d'acqua, ciarlando. Bellissima quella panchina vuota, non triste, ma libera, finalmente, di godersi il suo vista lago senza che qualcuno le si butti addosso o le si piazzi davanti.
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Avresti fatto la felicità di mio padre, eccellente fotografo dilettante, se avesse avuto una figlia romantica e brava come te. G. lasci stare, sono gli inesperti che riescono a scattare le migliori inquadrature, le più belle immagini. Se fosse stata in bianco e nero sarebbe stata ancora più emozionante. I bravi fotografi trovano sempre qualcosa da ridire, ma dentro rosicano.
RispondiEliminaAvevo otto anni quando papà voleva che imparassi a fotografare, ma io preferivo dipingere i miei acquarelli. Una volta però me lo volevo togliere da torno. "Va bene, gli dissi; cosa devo fotografare?"
"Fotografa papà." E si mise seduto sulla finestra in controluce. Doveva essere da poco passato mezzogiorno, del mese di giugno, credo. Intorno alla finestra c'era una tenda veneziana da Burano, un meraviglioso merletto. Mamma ci teneva tantissimo.
Papà voleva darmi indicazioni, naturalmente, ma io l'ho scattata al volo, senza troppo guardare.
"Ecco una pellicola buttata" disse papà.
Ma quando la andò a stampare si trovò nelle meni uno sparo di luce con la sue faccia in perfetta visibilità nei lineamenti e tutta la trama dei
merletti sospesa nel cielo come ali di mille farfalle.
Credo che da una parte fosse orgoglioso di me, dall'altra ci deve essere rimasto proprio male: a lui così capace e bravo non era mai venuto un simile capolavoro.
Coraggio, insisti, che ce la fai.
Sei proprio bravina.
Bella!
RispondiEliminaUna libera foto che sensazioni di libertà
un saluto
Bella. Evocativa. Rilassante. Ed anche di più.
RispondiEliminaiaco, io non intendevo darmi alla fotografia, è stata solo una coincidenza. Però non mi dispiacerebbe, ogni tanto, cercare una foto per un post che ho scritto, oppure, come oggi, scrivere un post per una foto che ho fatto.
RispondiEliminaernest, ho fatto un giro around your blog. Proprio stasera ero al distributore e dalla statale è sfrecciata un'auto blu, sorpassando e strillando. Purtroppo dalle mie parti abitano ministri leghisti. Forse la Brambilla doveva andare a rifarsi il rosso della chioma, c'era un pò di crescita, sai com'è.
Io dalla parrucchiera ho preso appuntamento per sabato mattina, alle nove, spero di non arrivare in ritardo, con la mia auto grigio antracite (credo)
ciao, wilma, hai appena finito di abbuffarti e già pensi a sdraiarti su quella panchina? eh, no, bella, hai detto che ti saresti comprata le scarpe mizuno ...(un dolore alle ginocchia, però, mi sussurra che forse avrei dovuto abbuffarmi anch'io, domenica)
Visto che sono stato chiamato in causa.
RispondiElimina1)non critico assolutamente la foto che oltretutto è molto bella,poi ho criticato le foto che fai quando riesci a storpiare pagine di libri o disegni facendo foto assurde che oltretutto non dicono niente.
2)Sò benissimo che il tuo punto di vista e le tue emozioni sono sempre un gradino superiore alle mie, spero tu continui a fotografare e dipingere con le parole le tue emozioni.
3)Per finire voglio farti i complimenti e ricordarti che ti amo.
ciao
G.
Autista blu: la Casta passa col rosso!
RispondiEliminaNon poteva andare diversamente con un ministro della funzione pubblica che pensa alle faccine che piangono e che ridono, che fa la pagella agli statali o a menate simili! Con Brunetta, il parco vetture della pubblica amministrazione (le auto blu) è cresciuto del 3,1% passando da 607.918 a 626.760 unità. Solo tre anni fa erano 574 mila. Un numero di mezzi che ci spiazza sempre più rispetto al resto del mondo dove l' Italia batte gli Usa (ma anche Francia, Inghilterra e Germania) dieci a zero nel rapporto di macchine del Palazzo. Un rapporto incredibilmente alto perché, a fronte delle nostre oltre 600 mila auto blu, ce ne sono 72.000 negli Usa, 61 mila in Francia, 55 mila nel Regno Unito e 54.000 mila in Germania, fino ad arrivare alle 22 mila del Portogallo, fanalino di coda nella top ten delle auto di rappresentanza, che ogni anno vede l'Italia in testa. Ma adesso con le auto blu arrivano pure gli autisti blu: autisti con la licenza di guidare fregandosene del codice stradale. Alla fine è arrivata pure una ‘legge ad autistam’: l'emendamento del senatore Cosimo Gallo (Pdl) è stato approvato: esenzione dal ritiro dei punti della patente per gli autisti di auto blu. Favorevole, in modo compatto, la maggioranza di governo (Lega compresa) e naturalmente contrarie le opposizioni, a corto di auto di servizio, come accade ogni qual volta si sta dall'altra parte e si son perse molte, tante poltrone! Insomma, si tratta di una sorta di immunità garantita ai politici, che potranno fare quello che vogliono sulla strada senza timore di punizioni per chi guida la "loro" auto. Ognuno potrà infrangere la legge senza conseguenze. I loro punti della patente sono assicurati dall'emendamento di Cosimo Gallo del Pdl. Il Gallo ha cantato: "Spesso è il politico a chiedere all'autista di accelerare, magari perché l'aereo è arrivato in ritardo e c'è un appuntamento importante. Non è giusto che la fretta del datore di lavoro ricada sull'autista". In altre parole, per evitare che le colpe dei politici ricadano sugli autisti, si è data l'immunità alle auto dei politici. Adesso aspettiamo l'effetto 'domino': un medico che passa col rosso, perchè chiamato a fronteggiare un'urgenza, sarà sanzionato o no? Salvare una vita umana sarà più o meno importante che portare un politico, a sirene spiegate, a Via Gradoli?
http://liberalvox.blogspot.com
Bravo G. era ora che facessi sentire la tua voce e la tua opinione.
RispondiEliminaMi approprio di una bella espressione di Fabio e ti dico: ti stimo.