lunedì 27 settembre 2010

a muso duro



Nel 1979, in seguito allo scarso successo dell'ultimo album di
Pierangelo Bertoli, il direttore artistico della casa discografica mise in crisi il cantautore, che ricorda:
"Il tale mi chiama nel suo ufficio e mi spiega che il mio lessico è vecchio e tutto da rivedere: se parli di carote devi dire carote, se parli di carciofi devi dire carciofi. Io me ne vado a casa preoccupatissimo e passo diversi giorni di fortissimo disagio. Quando finalmente comincio a risollevarmi, mi capita di telefonare alla casa discografica, e malauguratamente risponde lui, che torna a ripetermi che il mio lessico è vecchio e devo cambiarlo. Di nuovo vado in crisi, ma all'improvviso durante la notte, nel mio letto, ho una reazione, mi alzo e scrivo 'A muso duro'. Pochi giorni dopo che ho fatto sentire la canzone ai miei discografici, il tale ha fatto le valigie. Sinceramente non credo che sia stato per causa mia, ma devo ammettere che un po' mi piace pensarlo…".

A muso duro fu molto amato dal suo pubblico, forse perchè dietro la volontà del cantautore di
rivendicare la dignità del proprio lavoro si intuiva la volontà di estendere questo orgoglio "a muso duro" verso il proprio corpo, del quale dice:
"Avevo un fisico 'stortignato' dalla metà in giù ma molto forte, e l'ho trattato malissimo. Ma ho cercato di vivere una vita normale. Mi è andata bene".
Nei primi '80 andai a un concerto di Bertoli. Vedendolo cantare seduto sulla sua carozzina, massiccio come spesso diventano i paraplegici, pensavo che non doveva essere facile dare libertà alla voce sentendo tutto il resto del corpo imprigionato
in una gabbia.
Ascoltammo le canzoni sotto il temporale, l'ultima delle quali fu proprio quella da lui scritta in una notte di orgoglio e ribellione, e la cantammo in piedi sotto una pioggia che veniva giù a muso duro.


SCRITTO IL 7 SETTEMBRE 2010

4 commenti:

  1. Anch'io vidi un concerto di Bertoli agli inizi degli anni 80.
    L'ho riscoperto tanti anni dopo, con le sue grandi canzoni "di rabbia e d'amore".
    Ciao

    RispondiElimina
  2. Sono ignorante , non lo conosco.Io negli anni 80 ero infognato in un teatro lirico tedesco.
    Però la gente che si ribella e parla a muso duro mi piace da sempre.

    RispondiElimina
  3. di BERTOLI non ti puoi perdere
    EPPURE IL VENTO SOFFIA ANCORA http://www.youtube.com/watch?v=YyT77WK95Oc&feature=related
    e SPUNTA LA LUNA DAL MONTE
    http://www.youtube.com/watch?v=hPj1s0idlhI&feature=related,
    questa versione è bellissima perchè cantata con tazenda, quel musicista sardo di cui parlai nel post non potho reposare

    RispondiElimina
  4. aquila, "parole di rabbia e pensieri d'amore" è un bell'ossimoro.

    RispondiElimina

Parla! Adesso o mai più!