venerdì 7 gennaio 2011

la messa è finita

Mi commuove la serietà del chierichetto che ai piedi dell'altare davanti all'assemblea dei fedeli fa ruotare il turibolo con maestria degna di un giocoliere, spargendo tutt'intorno una nuvola bianca.
Sniffo con piacere l'odore dell'incenso, che avvolge nella sua nebbia gli occupanti delle prime panche, per poi alzarsi e scomparire, come ogni nebbia che si rispetti.
Presto attenzione al movimento del braccio del maestro di coro, su e giù, toni bassi, toni alti.
Canto, stonando nonostante le indicazioni del maestro.
Invidio la solista, che è anche il maestro del coro, per la bella voce.
Chiamo Dio al tavolo contrattuale, gli chiedo che in caso di rinnovo mi faccia rinascere con questo talento. Ma lui mi propone scambi assurdi, tipo allora ti prendi anche un naso d'aquila, o se preferisci una settima di reggiseno, o due occhi ipertiroidei, queste cose qua,  e non riusciamo mai a concludere l'affare.
Inserisco d'ufficio il maestro di coro in quella categoria di donne alle quali qualche chilo di troppo non guasta, anzi, sono convinta che dimagrendo  perderebbe quell'idea di graziosamente soffice che si porta appresso.
Ascolto l'omelia a tratti, poichè la mia curva dell'attenzione ha la brutta abitudine di voler emulare quella delle montagne russe.
A volte penso a cosa cucinare quando arriverò a casa, o altre stupidaggini di questo tipo. Se quella notte non ho dormito, l'improvviso cedimento del mento mi aggiudica una g. gomitata nel fianco.
Mi inginocchio sulla panca al momento della consacrazione,
Invidio le vecchiette che bisbigliano in latinorum con un'inflazione di esse sibilate il cui sibilo mi piace assai,
Mi  crogiolo nella sicurezza offertami dalla ritualità dei gesti e delle formule,
Osservo la fila delle persone che vanno a fare la comunione,
Dò la mano a mio marito per la recita del padre nostro,
Mi inchino per la benedizione,
Vado in pace, la Messa è finita.

9 commenti:

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  2. Rifiuto il paragone con Herr Iacoponi versione ante secolo.
    - Non sacramento prima di andare a Messa, perché decido di partecipare alle funzioni per mio libero arbitrio.
    - Non mi limito ad andarci solo nella notte santa, ma ogni domenica.
    - Non sbircio nella scollature delle valchirie, e coi pensieri non mi soffermo su carne estranea che non sia lo spezzatino che mi aspetta in cucina.
    - Non ritengo di fare niente di blasfemo, con la mia presenza imperfetta e deficitaria, una presenza che giudico necessaria ma non sufficiente.

    Come dire, non mi autoassolvo da tutto ciò che mi aspetta fuori di chiesa, e non mi ritengo né migliore né peggiore di quelli che non ci mettono piede.
    Questo non era un post sul mio rapporto con Dio, del quale non parlo in pubblico, era semplice cronaca.
    Con animo sereno e post-natalizio, ti saluto, Kater.

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  4. Mi piace molto questo tuo Post, Lady @Silvia, e mi piace sebbene io non abbia una Fede, come dimostri di averla Tu ...
    Mi piace perchè si respira, leggendo tra le righe del tuo racconto, un senso di nostalgia per una vita semplice, come un sentimento che vagheggi ad un passato, nè migliore nè peggiore dell' esistenza che oggi conduciamo ( anche se a volte ci sembra di aver 'toccato il fondo' della miserabilità, ma è una sensazione effimera che non risparmia alcuna Generazione ! ), ma indubbiamente meno avaro di tempo, più generoso nell' assecondare la nostra voglia di conoscere noi stessi e gli altri attraverso 'piccoli riti' ( come andare 'vestiti a festa' a sentire una Messa ) che tutt' ora ci sono cari, o stupirci nell' ammirare la prima brina, o fermarci a parlare con le Persone incontrate per espandere in loro, ed assorbire in noi da loro , una gioia di crescere e vivere il più vicino possibile ai nostri ingenui sogni !
    Se è vero che "pànta rèi", che non riusciremo mai a bagnarci nella stessa acqua in cui, solo un attimo prima, ci eravamo felicemente immersi, è altrettanto vero, a mio parere "errante", che in quella semplicità dei gesti rituali, in quel "non sentirci" nè migliori nè peggiori degli altri ( come dici Tu ! ) uscendo dalla Messa ), nel non aver perso, non ostante tutto, i nostri sogni, molta di quella corrente d' acqua fuggita via lontano, continua ad onta di tutto a bagnarci, o almeno a darci la percezione struggente che quell' acqua immemore non sia fuggita invano !
    Cavaliere Errante

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  5. Eh, la Messa!!! Quante realtà personali, quanti modi individuali di andare e stare a Messa! Quanti modi di essere cattolici o cristiani (o musulmani o indù, ecc.ecc.)
    Piatto ricco mi ci ficco, ma un commento ad un post è spazio troppo breve.
    Basti dire che il tuo post ha avuto per me un effetto lievitante, di pensieri, di idee, di immagini, e non mi capita spesso, credimi.
    Bello, bello, bello!
    Accidenti, se tutti fossero capaci di dirsi cosa fanno e cosa sentono VERAMENTE nei diversi momenti della Messa, forse sarebbero anche capaci di essere un po' più cattolici o cristiani o forse anche atei.
    Che bello quando ci si rispetta reciprocamente per quello che si è!
    Giorgio

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  6. 'Dò la mano a mio marito per la recita del padre nostro,
    Mi inchino per la benedizione,
    Vado in pace, la Messa è finita'
    Gesti sinceri che indicano unione, umiltà, serenità!!....e soprattutto fede!!!

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  7. @ cavaliere,
    come non ricordare i vestiti della festa, da tenere come nuovi.
    Ricordo anche il velo, di pizzo bianco, bellissimo, che provavo davanti allo specchio sopra al comò di mamma, senza allacciarlo, lasciando che i suoi lembi mi lambissero le spalle.
    Fingevo di avere i capelli lunghi -mio sogno vietato- e con un movimento deciso del collo ne scostavo i lembi, mandandoli dietro le spalle.

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  8. @ giorgio,
    piatto ricco mi ci ficco ... bella lì, non la sapevo! pure l'effetto lievitante è una graziosa new entry.
    Grazie per il tuo tre-volte-bello, un rivitalizzante massaggino dell'ego, o se preferisci una vaccinazione trivalente anti-disistima.
    Come dire, complimento ricco mi ci ficco, e provo a lievitare. Ommmmmm......

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  9. @inter ... mamma com'è difficile, posso chiamarti arcobaleno?
    non sono sicura che le hai azzeccate tutte quattro, ma grazie della visita!

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