all'ombra del camino in fiamme

Non ho votato perché ritengo vergognoso e immorale che un partito mi chieda  2 euro, dopo che ha omesso di custodire i soldi del finanziamento pubblico -pubblico vuol dire ancora miei, vero?- 

La mia amica strizza mi dice che me li dà lei i due euri.

Ma allora non hai capito.

La mia amica strizza dice che ha votato Vendola, domenica scorsa.

Ci dà quest'informazione all'ombra del camino in fiamme, mentre ci gustiamo un aperitivo a casa di Lucia, dove abbiamo dirottato le nostre residuate membra dopo una giornata di lavoro, e dopo avere scartato all'unanimità  i vari bar della zona, sperimentati in occasione dei vari compleanni. 

Sapete? In uno di quei postacci per parlarci siamo costrette ad urlare, dato che tengono acceso il grande schermo, anche quando ci siamo solo noi,  che chiediamo di spegnerlo. Cafoni.

Sapete? In un altro le pizzette sono fredde, le noccioline rancide e i tramezzini raffermi. Imbroglioni.

Sapete? Due di noi hanno fatto rifornimento al supermercato ed ora ci stiamo rimpinzando di gusto, e riusciamo perfino a chiacchierare senza dover urlare. 
Che goduria.

Siamo tutte rannicchiate all'ombra del camino scoppiettante, perché questo cambiamento di location non era previsto e quindi Lucia non aveva programmato l'accensione dei caloriferi.

Al ballottaggio la mia amica strizza voterà Renzi anche se non lo può soffrire, e alle elezioni politiche tornerà a votare Vendola.

Non ho ben capito la siffatta strategia politica, ma non riesco a chiedergliene spiegazione  perché la padrona di casa  inforna una dose eccessiva di corteccia di pino, e il camino, che è di quelli col vetro ma provvisti di ventola eruttante aria calda, diffonde un aereosol soffocante talmente resinoso da togliermi il respiro, e quando -dopo aver boccheggiato un po'-  riesco a riprendere fiato stanno parlando del nostro prossimo ritrovo, la cena pre-natalizia.