E' veramente terribile e ingiusto quello che è successo a Bruno, quel nostro cavaliere errante che con il suo stile inconfondibile offre da tanti anni il suo garbato contributo a questo blog.
Quel che gli è successo poche settimane orsono è un dramma umano inconcepibile. Sopravvivere ai propri figli è una tragedia che non rientra nell'ordine delle cose, se le cose avessero un ordine.
La foto che testimonia e immortala un momento felice di spensieratezza della sua giovane e bella figlia insieme al piccolissimo secondogenito dal sorriso a due dentini mi fa scoppiare in pianto ancora prima di leggere il testo della mail, dove Bruno mi spiega come, in sole due settimane, "l'angelo della morte" le abbia portato via l'amatissima figlia Francesca.
La foto stride così tanto con la realtà dei fatti da far pensare che quel che c'è scritto sotto non possa essere vero, o possa contenere un errore madornale.
Non comprendo in cosa consista quel processo psicologico chiamato in modo volutamente criptico l' "elaborazione del lutto", anche perchè non credo che la morte vada elaborata ma semplicemente accettata.
Non però quando il destino gioca sporco come in questi casi, non quando agisce in modo così incontrollato, ingiusto e assolutamente arbitrario, come se la vita fosse un gioco in scatola, un maldestro tiro di dadi e non una faccenda maledettamente seria, non fosse altro perchè è l'unica possibilità che ci viene data.
Consapevole di non poter in alcun modo alleviare il dolore implacabile di Bruno e della sua famiglia, intendo, con questo post, invitare chi legge a lasciare un pensiero per una giovane madre alla quale è stata negata la possibilità di crescere i propri figli, un pensiero ai due bambini che dovranno crescere senza la mamma, un pensiero a due genitori sopraffatti dal dolore.
Non vuole essere un maldestro tentativo di consolazione ma, in punta di piedi, di com-passione.
Mi è capitato di incrociarlo sul blog di un amico comune, Vincenzo Iacoponi.
RispondiEliminaE' una tragedia immane. impossibile da accettare. Lo abbraccio forte pur non conoscendolo.
Mi spiace di essere capitata per la prima volta sul tuo blog, leggendo un post così doloroso.
Ma apprezzo la sensibilità con la quale hai raccontato questo evento triste.
A presto.
Mariella
Grazie a te di esserti fermata per un pensiero.
Eliminanon so chi sia ma a lui e a tutta la famiglia il mio più sincero abbraccio.
RispondiEliminaGrazie da parte sua.
EliminaNemmeno io credo di averlo incrociato, ma capisco il tuo post e lo apprezzo. E sono vicino, col pensiero, alla famiglia colpita dal lutto e da questa tragedia che si ripercuote sui cuori specie dei più piccoli.
RispondiEliminaMoz-
Si può essere vicini anche a sconosciuti. Siamo ancora umani.
EliminaSilvia ho incrociato più volte il Cavaliere, questa notizia è terribile, mi lascia senza parole. Spero che lui si faccia forza per sostenere la sua famiglia e in special modo i due piccoli.
RispondiEliminaMi ha scritto che deve reagire, proprio per il motivo che dici tu.
EliminaNon conosco Bruno e, forse, è la prima volta che passo dal tuo ma, comunque voglio lasciare un abbraccio sincero, anche se solo virtuale, a questa famiglia che sta vivendo momenti molto dolorosi.
RispondiEliminaGrazie cara.
EliminaUna delle cose peggiori che possano capitare ad una persona
RispondiEliminavorrei essergli più vicino ma da dietro una tastiera non posso che esprimere tutta la mia comprensione nella consapevolezza che a poco servirà.
Forse è una goccia, ma in momenti bui può servire anche un minimo gesto.
EliminaSono momenti in cui la sensibilità sale alle stelle, e dopo anni ancora ti ricordi di quell'abbraccio sincero, dell' amica che arrivò nella camera ardente con dell'insalata pronta per la cena, dell' amico che venne al funerale anche se aveva 38 di febbre ...
Non ci sono parole. Non ci sono parole.
RispondiEliminaHai ragione, ogni parola sembra inappropriata, banale, scontata. Forse anche questo post è stato inappropriato, ma mi è venuto d'istinto.
EliminaE' terribile Silvia, nulla razionalmente può giustificare ed alleviare un dolore così grande.
RispondiEliminaAl tuo lettore Bruno un forte abbraccio
Susanna
Grazie anche a te cara.
RispondiEliminaGrazie Silvia ... e grazie ai tuoi lettori e lettrici per queste parole che, se non annullano questa mia sofferenza inumana, la placano un poco, col riportarmi al sentimento dell' amicizia, del dolore condiviso ... della solitudine non più solitudine ! Nella mia e-mai ti raccontai il mito di Cuparisson che, come ci ha narrato Ovidio nelle sue Metamorfosi, impietosì gli dei che lo trasformarono nell' albero del cipresso !
RispondiEliminaQui sulla terra, ahimè, NON ci sono dei pietosi che mi trasformino in un pezzo di legno della bara dove riposa la mia amatissima, sfortunata, Francesca ... qui debbo imparare ad esistere col cuore spezzato e pensare, per quanto mi resti da vivere, ai suoi due bambini affinchè crescano sani, onesti, liberi e dolci come avrebbe voluto la loro mamma !
Caro Bruno, vedi la foto che ho messo oggi nel template? È una frana caduta in una delle nostre valli. Me l'ha mostrata ieri mio figlio, che lavora da quelle parti.
EliminaQuando l'ho vista ho pensato a te e alla tua famiglia. Colpiti da una frana distruttiva, siete rimasti in piedi, con forza e coraggio inimmaginabili, perché avete l'amore nelle fondamenta.
Ecco ...è proprio così : una frana dirompente, distruttrice ... si è abbattuta, come la morte della mia sfortunata Francesca, su di me e sulla mia famiglia ! Ma, la struttura di quella vecchia casa è resistita, e su di essa si potranno sanare i danni ! Così dovrò fare io ... se voglio che i miei due nipotini crescano bene come avrebbe voluto la loro indimenticabile mamma !
EliminaNon ci sono davvero parole, per quel che può contare ti sono vicino e ti abbraccio forte.
RispondiEliminaSeguendo diversi blog Cavaliereerrante...Bruno non mi è del tutto sconosciuto e mi dispiace moltissimo per quanto ho letto ,davvero mi dispiace!
RispondiEliminaQuello che sento di dire è che la forza dell'amore verso quei due bambini è il desiderio più grande di Francesca...lei vive in chi gli ha dato la vita e attraverso la vita di chi ha generato...
Un grandissimo abbraccio a Bruno e a tutte le persone che hanno avuto la fortuna di conoscere questo angelo!
Un pensiero di solidarietà e di vicinanza in un momento così lacerante e crudele.
RispondiEliminaOGNO
RispondiEliminaDi notte io vado al Castello che s' erge a Duino
mi dico "che bella ch' è questa dimora" ...
ci sono saloni affrescati che hanno un camino
vi si scalda Francesca ... bellissima ancora !
E là.nel Castello, che sogno non è,
lei mi sorride e mi dice che ancora lei è,
e mi abbraccia mi bacia ... sta sempre con me,
e un sogno più bello di quello non credo che c' è !
E allora a Duino perfino il dolore
si placa, si stempra e perde il colore,
e tutto rivive immutabile dentro al mio cuore ! <3
°°°
https://youtu.be/GGyMewJfKlA
https://youtu.be/lI1pPTrJiWU
RispondiEliminauna poesia che inizia silenziosa e lieve e spensierata come il volo di un aquilone per finire con la struggente immagine dell'ultima carezza di una madre. quanto amore c'è in questa poesia, un amore ancora più grande del pur immenso dolore.
RispondiEliminascusa il ritardo ma ero in ferie ... un grande abbraccio!
silvia
Neanche io sapevo e lo conosco solo attraverso "miscredente" , ma voglio dirgli che gli sino vicina e partecipo a questo suo inconcepibile dolore.
RispondiEliminaL'elaborazione del lutto" è, a mio parere un'invenzione degli psicologi che consiglia di accettare la morte di una persona cara attraverso certi fatti ineluttabili che la vita ci riserva., ma la morte di una figlia è un fatto contro natura , impossibile da accettare.
Cristiana
https://youtu.be/_w_6IPDYLos
RispondiEliminahai ragione Cristiana, lo scrissi su questo blog anch'io, in passato: l'espressione "elaborazione del lutto" non ha tanto senso. Il dolore si spalma sugli anni che passano dopo il lutto, ma rimane inalterato.
RispondiEliminaE' così care amiche che sopportate le mie sofferenze ... il dolore rimane inalterato, ma la vostra affettuosissima vicinanza ... mi è di non poco sollievo !
RispondiEliminaNon lo conosco, se non tramite il blog, ma mi spiace sia successa una cosa così brutta. Ecco, questa, in parte è una funzione positiva del blog: creare una comunità di amici, che si sentono anche nei momenti peggiori, come questo, aiutandosi, per quello che è possibile, a superarli.
RispondiEliminaUna tragedia così immensa non si può superare, caro alligatore, è già tanto se riesci a sopravvivere ad essa.
RispondiEliminaSilvia dolcissima amica mia ... è quando si fà sera che torna a me, sconfinata, la mia malinconia ! Così stasera, e mi si stringe il cuore nel ripensare a mia figlia che non c' è più ... mentre non ho più lacrime da versare !
RispondiEliminaAscoltavamo, con Francesca, quel dolcissimo BE MY SECRET ( tratto dal film Lezioni di Piano ), che la sua sorellina Chiara suonava al pianoforte, deliziandoci ! Strano destino ci riserva la vita : Francesca che sembrava avviata all' arte, finì per diventare una splendida Insegnante Materna ( complice io, che le imposi con le maniere forti di fare il Liceo Classico anzichè il Liceo Artistico ), mentre Chiara, che pareva avviata a divenire una pianista di gran classe, è oggi una valente Funzionaria di Intesa San Paolo, e se ne sta in Via del Corso dove io passai tutti i miei 35 anni di carriera come Responsabile Tecnico, della Banca Commerciale Italiana ( la mitica Comit ), che poi divenne prima Banca Intesa, e infine Intesa San Paolo !
Ascolta anche Tu, amica mia, quel BIG MY SECRET che Chiara suonava così bene da incantare anche un rabbioso vicino di casa che odiava il pianoforte !
:-)
°°°
https://youtu.be/IihZ1dE50dg
Come si può odiare il pianoforte?
RispondiEliminaAnche mia figlia prese lezioni di piano per anni, io covavo come mia mamma il desiderio di avere qualcuno in famiglia che suonasse questo prezioso strumento.
Ora esso giace dimenticato in corridoio, come poggiaborse, dato che ScArrafona non si dimostrò molto talentuosa.
I figli coltivano le loro passioni in proprio.
Anche i miei genitori volevano che facessi il classico, perché avrei potuto usare i libri di mia sorella più grande di me di un anno, ma io mi ribellai e scelsi le magistrali.
Tu sei stato un po' un dittatore con le tue figlie!
Sì...lo sono stato, soprattutto con Francesca, eme ne rammarico ! E tuttavia, fu grazie al Liceo Classico che Francy ottenne in seguito la laurea in Scienza dell' Educazione con 110 e lode, mentre Chiara, che al Liceo Classico era la più brava della scuola ( ed era anche una squisita poetessa ), non fece più la pianista per cui aveva un grande talento, ma è oggi un Funzionario di Banca carismatico e amatissimo dai Dirigenti di Intesa San Paolo, dalla Clientela e dai Colleghi !
RispondiEliminaI figli possono darci le più grandi delusioni e le più grandi soddisfazioni della nostra vita. In entrambi i casi, il nostro amore verso di loro rimane immutato.
RispondiEliminaAnch'io sono orgogliosa dei miei figli, non solo per i successi professionali che sono riusciti a conseguire ma anche e soprattutto perché sono brave persone, bravi cittadini, bravi compagni dei loro partner, bravi figlioli dei loro genitori.
P.s. Auguri per la festa del papà!
RispondiEliminaGrazie .... e auguri a tuo marito, papà di due perle ! 🤩
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