lunedì 26 dicembre 2011

intercettazione telefonica tra mandante e sicario


"Ciao sono Silvia"
"Uè"
"Come va?"
"Va tutto a puttane, come al solito, ma ti aggiornerò  di persona"


" Bene. Cioè male, ma guarda che ti aspetto a breve, ti devo ancora pagare la mucca"
"Ah, per quello non c'è fretta, lo sai che i soldi sono l'unico problema che mi manca"
"Beato te. Senti, ti ricordi che mi avevi promesso un'anatra, per il pranzo di Natale?"
"Certo che mi ricordo, solo che è un anitro"
"Un maschiooo? Mi dici come faccio a presentarmi da quel precisino di mio cognato dicendogli che ho cucinato un ANITRO all'arancia? "
"E tu non dire niente a nessuno, rimane un segreto tra me e te. La femmina era troppo piccola, mentre il maschio è un bel fusto di 3 chili"
"Ah, perfetto. Tanto faccio anche il bollito, con la tua mucca e mezzo cappone che mi ha regalato mio cognato"
"Ah, io mi rifiuto di fare quelle cose. Per il primo dell'anno ti porterò un gallo non capponato"
" Va bene, ma ascolta,  l'anatro ce l'hai in freezer?"
"In freezer? Va beh che il mio pollaio è freddo, ma non è mai andato sotto i 18 gradi"
"Come, nel pollaio. Vuoi dire che non l'hai ancora ... Cosa aspetti??? Oggi è l'antivigilia!"
"Alle 9 di domani mattina il tuo anitro è pronto. Più fresco di così. Se vieni dopo le nove suona alle mia figlie, che io devo uscire col trattore"
"Santo cielo! Mi fa impressione l'idea che non l'hai ancora ....
... pensare che è andato a dormire accanto alla femmina senza sapere che questa sarà la sua ultima notte ...
...che lei è andata a dormire accanto al maschio senza sapere che lui si offrirà in sacrificio al suo posto ...
.. vuoi dire che sono ancora in tempo a graziarlo? ..
"......."
..Potrei andare al supermercato a prendere una faraona, che mi piace anche di più .."
"Ricordati, alle nove. Ciao."

12 commenti:

  1. Un gentil pensiero per tutti gli anitri di questa terra.
    L'altro ieri avevamo comperato solamente gallinacei al supermarkt, non surgelati ma morti da qualche giorno. Non mi fanno pena se li vedo spennati e a pancia in su, ma so per esperienza che sono tutti galletti. Le galline fanno le uova; così come i maiali sono tutti maschi, le femmine fanno dai 20 ai 24 porcellini all'anno, vuoi mettere!
    E i maschi? Ne bastano 4 per 400 femmine, gli altri son buoni per le salsicce.
    Che amaro destino nascere maschi su questo pianeta!

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  2. A tal proposito ti trascrivo una poesia notturna di un anonimo maschio del 2011:

    Sono sicuro che potrei adagiarmi
    sulla superficie di un mare e galleggiare
    senza colare a picco, tanto grande
    è il sentirmi guscio vuoto,
    scarnificato come una poesia quando
    togli via i verbi e i sostantivi
    e gli avverbi, e tutto si riduce a tre
    aggettivi e a tre superlativi
    assoluti come versi essenziali:
    debole, il più debole;
    ammalato, il più ammalato;
    distrutto, il più distrutto.

    Forse si potrebbe intitolare
    Lamento di un anonimo pennuto
    nell'approssimarsi del Natale.
    Non trovi?

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  3. Eh già, i maschi servono solo per l'accoppiamento a fini riproduttivi e con l'inseminazione artificiale ne basta uno per ingravidarne parecchie. Se poi si faranno ulteriori progressi col metodo della clonazione, ne serviranno sempre meno! E questo non vale solo per il mondo animale, a poco a poco sempre più donne, etero o meno, single o accoppiate, ricorrono alla inseminazione artificiale per procreare, dimostrando che il rapporto con un maschio può diventare semplicemente un optional! Un "bel optional" se ti aggrada, ma non più la conditio sine qua non!
    @ Vincenzo,
    menomale che te ne sei visto bene prima che arrivasse tutto questo progresso!

    Colgo l'occasione per augurare a tutti un sereno 2012, in salute innanzitutto, e possibilmente con la situazione italica in via di miglioramento ( ma la vedo dura a riguardo)

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  4. Non sono d'accordo con Ornella.
    I maschi non sono unicamente strumenti di riproduzione, servono anche per tante altre cose divertenti...
    ... portare fuori l'immondizia
    ... andare dal gommista, dal meccanico e dal carrozziere
    ... riparare tutto quello che le tue mani di fata rompono
    ... e tanto altro :)))

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  5. IACOPONI,
    Più che lamento muto di pennuto la fase finale della tua poesia la chiamerei: tentativo pre-natalizio di uno sgamatissimo pennuto di spacciarsi per malato e imbucarsi in infermeria pur di non fare la fine del sanissimo tacchino ;)
    La parte iniziale, invece, fino a sostantivi, era buona :)

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  6. Che bello sentirsi dire che delle tante cose belle che un maschietto sa fare e sa offrire nemmeno una viene menzionata. Solo sturare lavandini e cessi, fare l'immondezzaio, il tuttofare purché sia da sudicioni e riparare tutto quello che le sue mani del c* riescono s sfasciare.
    Bello!
    Grazie comunque per la soffiata sulla poesia. Toglierò il superfluo.
    E che Santo Stefano tenga una mano sulla testa del povero G. e sulla mia, e sulle nostre, poveri maschi.

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  7. Chiaramente il mio commento era in tono un po' scherzoso, anche se nel mondo animale i maschi effettivamente servono solo a scopo riproduttivo. Come certamente saprai è la leonessa che ha l'incarico di andare a caccia per procurare il cibo mentre il maschio se ne sta tutto il giorno stravaccato in attesa di essere "chiamato a tavola". E saprai anche che la leonessa, una volta partorito, deve mettere in salvo i suoi cuccioli, nascondendoli in qualche modo, perchè il leone potrebbe ucciderli affinchè la femmina torni in calore.
    Tornando poi agli umani, beata te che hai un maschio che ti fa tutti quesi servizi. Il mio invece assomiglia molto al leone....eccetto che per la parte che riguarda i cuccioli ovviamente! :-D

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  8. Ornella fai leggere tutto quello che hai scritto qui a tuo marito.

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  9. @SoloDinamo
    Lo sa bene: glielo ripeto quotidiamente! :-D

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  10. @SoloDinamo
    Ho scoperto che siamo corregionali, anche se io manco dalla Sardegna da più di 40 anni ( ci vado solo in vacanza ormai) ma ho mantenuto il fortissimo accento ed il forte carattere tipico per l'appunto delle donne sarde ( da noi sai bene vige il matriarcato) per cui a mio marito non è sembrato vero poter demandare a me la quasi totalità delle responsabilità e dell'amministrazione famigliare. Il portare a casa un buon stipendio, ed ora una buona pensione, è stato il suo unico onere, per tutte le altre cose il suo motto è sempre stato "Non mi coinvolgete". Ora capisci meglio perchè io tra il serio e il faceto ho espresso quei concetti nei commenti precedenti?

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  11. quello che hai scritto tu non ha nulla a che fare con il matriarcato che ancora esiste in alcune zone della Sardegna interna (ad es., in Barbagia).
    Nelle città come Cagliari Sassari Olbia Alghero ecc. vige la famiglia paritaria moderna, dove tutti si davano fare per il bene comune e senza gerarchie tipiche del mondo rurale .
    Mi sa che manchi dalla Sardegna un po' da tanto...che poi le donne sarde siano forti e molte brave, questo è un dato di fatto, per me sono le migliori in assoluto.

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  12. @ SoloDinamo
    Come sei serioso! E' ovvio che il riferimento al matriarcato era semplicemente una battuta per evidenziare il carattere forte che le donne sarde hanno nel loro DNA. Guarda che so benissimo, avendolo sperimentato in prima persona quando mi sono trasferita in continente ( come usiamo, o usavamo dire, noi sardi), che come mentalità siamo molto più evoluti di tanti nostri connazionali, specialmente del centro-sud. Pertanto ti invito ad essere più easy e a cogliere un pizzico di ironia in ciò che scrivo. Ciao!

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