lunedì 8 febbraio 2010
il tarlo arderà
Davanti al camino c'è una cesta di legna, e nella legna deve esserci un tarlo, che ogni sera, quando spengo la radio e mi dedico alla lettura o al p.c., torna a infastidirmi col suo ronzio.
Mi deconcentra, ma prima o poi arderà.
Anche nella mia testa c'è un tarlo: in verità ce ne sono tanti, ho il cervello come un gruviera, ma l'ultimo in ordine di apparizione è il pensiero del web. Ogni volta che cerco di decifrarlo, mi manca il codice, ogni volta che mi ci azzuffo, ne esco perdente. Un sudoku per pochi, un puzzle a cui mancano i pezzi, un conto che non torna (allora, hai finito? Abbiamo capito)
Su consiglio di un amico al quale ho triturato le palle con questa storia ho letto "la strada delle croci", ma mi ha tarlato ancora di più. Terminata la lettura ne ho scritto un post, poi mi sono accorta che svelavo l'identità dell'assassino e l'ho scartato.
Cosa cerco nel web? Cosa lascio nel web? Cosa trovo nel web? Ma, first of all, cos'è il web? Fino a poco tempo fa pensavo fosse un mare, con i suoi abissi inesplorati, anche infidi, i venti e le maree, gli iceberg nascosti, gli squali in agguato ma anche i delfini generosi, le bonacce, i porti rassicuranti e i guardiani del faro. Poi, un mattino di gennaio, entrando con la mia auto in uno strato improvviso di nebbia, ho pensato che il web era quello: niente altro che nuvole. Evanescenza allo stato gassoso. Cosa ci fai, nella nebbia? Azioni inutilmente i tergi, abbassi il finestrino, cacci fuori la testa, aguzzi la vista, cerchi la linea di mezzeria, ma, per quanti sforzi tu possa fare, non vedi un cacchio. Non ti resta che accendere gli antinebbia, navigare a vista, sperare di non andare a sbattere. Oppure aspettare che quello dietro ti sorpassi per seguirlo, alla cieca, che se va lui nel fosso ci vai anche tu.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Io nel web navigo a fiuto e finora non mi ha mai tradito! Ho fatto vari incontri, qualcuno più significativo di altri. Con qualcuno c'è stato immediato coinvolgimento affettivo e di stima, con qualche altro nient'altro che pura cordialità, con qualche altro ancora mi mantengo un po' sulla difensiva, non si sa mai, potrei rimanere delusa!
RispondiEliminaMi ricorda il film La classe operaia va in paradiso... quando alla fine gettano giù il muto e si ritrovano ... nella nebbia
RispondiEliminaUn salutone one one mirco
Il Web è la vita, né più né meno. Sei vivo, stai bene in salute, esci fuori di casa fischiettando per andare a comperare il tuo giornale e uno stronzo, che si è buttato dal tetto un secondo prima perché ha scoperto di essere cornuto, ti centra una spalla. Pensavate tutti sopra la testa? No, sennò ti ammazza e fine della storia: sopra una spalla e ti disfa.
RispondiEliminaLa tua vita beata è finita e passerai il resto dei tuoi giorni tra un ospedale e un altro, tormentando tua moglie e i figli tuoi.
Fuma, un consiglio: quando ti capita di entrare in un banco di nebbia rallenta poco poco, ma non fermarti sennò ti vengono tutti addosso. Non aspettare nemmeno che qualcuno ti sorpassi per mettertigli dietro. Meglio se nel fosso ci vai da sola, che per seguire uno sbruffone che guida alla "vedo-tutto-io-che-guido-meglio-di-tutti".
@ ornella: "le delusioni è meglio che arrivino prima: poi, potrebbero fare danni irreparabili"
RispondiEliminame lo scrisse una persona che hai conosciuto anche tu, by this blog: non avrebbe potuto scrivere niente di più profetico.
@iaco, mi spieghi perchè l'immagine tragica di quello che si butta dal tetto mi ha fatto scompisciare dal ridere?
Il consiglio su come guidare nella nebbia, invece, è tanto saggio da non sembrare nemmeno tuo. Specie quando parla di quello che sorpassa.
Nel complesso, un commento col fiocco.
Per fortuna, a differenza tua, io sono sufficientemente disincantata.
RispondiEliminaSono stato un lettore ed un traduttore appassionato di Sofocle, per me il massimo poeta tragico di ogni tempo. Sofocle gioca con le tragedie degli uomini,mescolando dramma e commedia. Questa è la vita, Fuma , non il web. Ho letto tutti i drammi di Shakespeare, che condisce ogni azione che porterà all'epilogo doloroso con battute comiche, addirettura esilaranti. Questa è la vita, Fuma, non il web.
RispondiEliminaIo so scrivere solo in questo modo: leggi il mio libro e troverai che io adoro situazioni in cui il dramma si mischia con il comico. Qualche volta ci riesco bene. Questa volta non l'ho cercato però, e che tu ti sia sbellicata dalle risa è per me un grande complimento. Grazie.
Per quanto attiene ai miei consigli di guida, sta attenta a come parli: potete dire e pensare che non so tirare una linea dritta con un pennello e me ne starò zitto; potete dire che scrivo come un bambino delle elementari miope cui hanno fregato gli occhiali, e me ne starò zitto; potrete anche dire che di calcio non capisco niente, e me ne starò zitto; che non ho mai saputo fare all'amore, e me ne starò zitto,
ma non vi azzardate a dire che non so guidare perchè divento una belva. POCHI guidano come me, nella nebbia, sul bagnato, sulla neve ed anche con tre ruote. È stata la mia grandissima esperienza di guida e la grandissima simpatia che ho per te che mi ha fatto dare A TE quei saggi consigli. E pure questo era di sicuro un commento coi fiocchi.
Niente niente sei tu quello del "vedo-tutto-io-che-guido-meglio-di-tutti!" ah ah ah!
RispondiEliminaOrnella, si te chiappe te mangio o nase!!!!
RispondiEliminaTe piacesse!
RispondiElimina