G. mi chiede con chi vado, in montagna. -Te l'ho già detto ieri, con le mie amiche-
-Ma quali, di preciso?- insiste -Insomma- sbotto, -da un quarto di secolo ho 6 amiche, ne conosci mariti figli divorzi e miracoli, e adesso ti devo dare l'elenco scritto?-
-Va bene, se non me lo vuoi dire...- conclude con nota di lesa maestà.
Questo "Se non me lo vuoi dire" l'ho già sentito poco fa, quando mi ha chiesto il nome del rifugio e io non me lo ricordavo. Cominciano a girarmi un pò. Mentre preparo la cena mi informa sulle previsioni del tempo - deve essersi collegato al meteo- e ritorna all'attacco per sapere DOVE esattamente andrò. Come se non glielo volessi dire APPOSTA. -A quale altitudine si trova, questo rifugio?- -Bò!- rispondo, esaurientemente. -Ma come si fa a non sapere dove si va?- chiede tra lo spazientito, lo sconsolato e il sospettoso. -Mi fido della Paola- rispondo.
-E quanto ci vuole per arrivarci?- prosegue l'interrogatorio
-Come viaggio in auto non ne ho la minima idea, so solo che per arrivare al rifugio dobbiamo fare cinque chilometri a piedi- (per fortuna, che una cosa la so!)
-Ma NON SI PUO' andare in un posto senza sapere dov'è, quanto tempo ci si metterà, a quale altitudine si trova il rifugio ... E poi, per me partite troppo tardi. Arriverete su col buio."
Quando arriva il terzo -Va beh, se non me lo vuoi dire-, mi incazzo.
Al corso P.M. i testimoni dell'emme non avevano detto che nel corso dell'emme il più delle volte ci si sarebbe mandati a.f.c. per delle cazzate.
Grazie!
RispondiEliminaContiene un po' di verità il detto che i comici (e io sono un autore comico) siano velati di tristezza... anche perchè senza una vena malinconica saremo dei semplici raccontatori di barzellette... Nella vita non sono un musone ma neanche uno che ha sempre la battuta pronta...
A scuola sì, sono molto divertente, uso la pedagogia dell'umorismo con me si ride molto ( è per questo che le mie classi sono le più serie e gli allievi quelli che studiano di più)
Ma per i colleghi sono uno che fa solo battute... certo non perdo tempo a spiegare a dei laureati che "ridere è sopprattutto cosa umana" (Rabelais)
La messa è finita.... buon tutto! mirco
Nessuno meglio di un marito innamorato, che tranquillamente legge libri, guarda la TV e aspetta che la fedele metà scodelli la cena, può capire un marito innamorato, che tranquillamente legge libri, guarda la TV e aspetta che la dolce metà scodelli la cena.
RispondiEliminaÈ tutto così bello! È tutto così calmo, forse monotono, d'accordo, ma è così tranquilla la monotonia, ci si dorme avviluppati dentro cosììì comodi.
Ma poi il botto!
Vado un fine settimana in una baita con delle mie amiche!
Che hai detto? Che hai detto tu? In una baita? Con delle amiche? Quale baita? Quali amiche?
Non sai la baita dove si trovi, ma dì piuttosto che non me lo vuoi dire (non me lo vuol dire, chi lo sa perché) Non sai nemmeno chi sono 'ste amiche del cavolo? Le conosco da sei anni? Dici tu, ma quelle sono amiche tue e chi le incontra mai, e poi che ne so io di che parlate voi quando siete sole. Noi uomini diciamo certe cose... Che cose? (salti su tu)
Due donne insieme parlano di altre amiche, male naturalmnete; tre donne pure; quando si tratta di più di quattro donne parlano solo di uomini...e di quelle cose lì. Ma falla finita! (intervento un pochino a gamba tesa, da giallo).
Insomma, se non sai dove vai, se non sai dove sei diretta e se non sai nemmeno chi siano 'ste amiche tue del cavolo, vuol dire che non me lo vuoi dire (qui gatta ci cova).
Ma vaffanculo!!! (entrata dal di dietro direttamente sulle gambe. Cartellino rosso, che più rosso non si può).
Noi maschietti, Fuma, scopriamo di essere gli unici depositari autorizzati dell'amore per le nostre donne, solo quando sentiamo un gran prurito in fronte. E ci accorgiamo solo allora quanto importanti VOI siate per noi.
Siete per fortuna poco furbe, altrimenti mettereste in piedi una di queste situazioni ogmni fine di mese.
Ciao, Fuma e divertiti.
Dì a G. che gli sono vicino, e non solo per solidarietà maschile.
RESISTERE! RESISTERE! RESISTERE! E ricordati che "Ogni lasciata è persa!" Io l'ho capito un po' tardi, ma ancora in tempo per partire e godermi i miei viaggietti senza alcun senso di colpa!
RispondiEliminaIaco, e tu ringrazia che non conosco personalmente Annamaria e che vive troppo lontana, altrimenti l'avrei fatta diventare mia "seguace" e convinta a seguirmi nei miei viaggetti, finalmente LIBERA per qualche giorno, senza quel rompicoglioni del marito!!!
Marito che legge tranquillamente libri e guarda la tv in attesa che la moglie servizievole scodelli la cena....E questa sarebbe il massimo della vita? Questa è istigazione al suicidio! Per la moglie, ovviamente!!!
RispondiEliminaA proposito di viaggetti: domani me la svigno a Roma con la scusa che devo portare delle cose a Francesco. Con me viene una gradevolissima amica che coglie l'occasione per mollare i suoi e fare una tre giorni di tutto relax! Programmino: una volta giunte a Roma,dopo aver scaricato la macchina, ce ne andiamo in un ristorantino dove cucinano da dio e a basso costo, poi lei va da alcuni parenti ed io ad accogliere Franci con qualche manicaretto. Secondo giorno: mattinata in giro per il centro, il tutto condito da eventuale, e molto probabile, shopping. Pomeriggio dedicato alla casa di Franci e al preparargli leccornie da consumare nei giorni successivi, serata trascorsa a coccolarmi il mio tesoro. Terzo giorno: breve rassettata della casetta, ulteriore giro per il centro, pranzetto "consolatorio" e rientro alla base. Maritiii! Tiè!
RispondiEliminaP.S. Mio marito mi dice di comunicarvi che lui è ben felice di passare 3 giorni in beata solitudine, l'importante è che gli lasci da mangiare! Come vedete abbiamo trovato la quadratura del cerchio!!!
Ornè: se riesci a portarti via Annamaria per una settimana hai fatto il tuo primo miracolo per la causa della tua santificazione. Quella dice sempre che farebbe, farebbe e poi non fa niente.
RispondiEliminaPer il mangiare non si dovrebbe preoccupare, faccio da solo: finché ho voglia spaghetti al pomodoro, al formaggio piccante, a aijo e oijo, insomma spaghetti. Quando me li sono scassati, apro buatte con confezioni pronte e via col tango.
Tanti saluti a Bicienzo, fortunato mortale che si fa tre giorni di ferie pagati.
Statte buono Biciè!
nell'emme l'afc e compagnia cantante sono il sale della lunga corsa ad ostacoli, e non bisogna mollare, tanto, come si diceva, son c.....ate. Tuttavia ora mi hai messo curiosità: ma dov'è che siete andate in montagna con 'sto freddo??!??
RispondiEliminaAndrea, che bello ri-incontrarti. Sono passata varie volte dal tuo "per strada", ma c'erano sempre lavori in corso. Hai riaperto la carreggiata, ora?
RispondiEliminaE così anche tu vuoi sapere DOVE. Ok, adesso che lo so posso dirlo: Val gerola, rifugio la corte, solo 1250 metri ma tanta neve e temperatura mitigata dal sole. Un pò di freddo solo di notte, nella camerata a 10 letti troppo grande per un piccolo calorifero. Ho dormito vestita, e mi è mancato il calore corporeo che avrebbe potuto darmi solo l'elemento fondamentale dell'ormai fantomatico emme.