martedì 17 settembre 2013

In classe mia c'era questo bambino


Mi toccava dividere il banco con questo bambino  che all'appello  rispondeva al nome di  Silvio Parrucconi. 


Mai più mi capitò di imbattermi in  un compagno di classe con un cognome così calzante: aveva dei capelli talmente rigidi e incollati da sembrare una parrucca.
Portava degli occhiali quadrati troppo grandi e pure la cartella era esagerata, sfondata per il troppo carico.
Uno dei primi giorni di scuola scambiò la mia scatola di regoli di legno nuovi di zecca con la sua usata,  chiudendo la mia A finale  in una O e aggiungendo il suo cognome a lettere cubitali.
Tonta com'ero, me ne accorsi solo quando la maestra ridistribuì le scatole che aveva precedentemente ritirato per non so far cosa. 
Cercai di protestare, ma non fui creduta e quando il senso di ingiustizia  mi fece scoppiare a piangere la megera mi mandò dietro la lavagna.
I genitori di Pietro Parrucconi avevano cresciuto il loro unico pupillo a pane e competizione, e gli avevano instillato l'idea che dovesse essere sempre il primo della classe, costasse quel che costasse.
Silvio Parrucconi non li deluse, sia perchè portatore malato di un'ambizione senza freni  sia perchè aveva, con la mamma, un rapporto -ma questo lo capii da grande- simbiotico. 
Era sufficientemente intelligente per ottenere i migliori risultati coi minimi sforzi. 
Copiava i compiti da infimi compagnucci che glieli passavano in cambio di una figurina introvabile o di una biglia colorata. 
Aveva un'ottima parlantina e  un talento a dir poco geniale  nell'arte della  bugia: le raccontava che parevano vere, le pennellava che parevano dipinte sul muro, le infiocchettava e le depositava sul tavolo della maestra. 
Se questa gli trovava una pecca lui era abilissimo nel mistificare la verità; all'occorrenza cercava testimonianza all'interno della classe, in modo che l'insegnante si trovasse davanti  un muro di gomma.
Gli amichetti di Silvio Parrucconi avevano perfino costituito un club, "il club di Silvietto". 
Avevano venduto l'anima, come si suol dire. 
Trascorso qualche anno con questo andazzo, finì che la classe si spaccò in due, anzi in tre: gli amici, i nemici e gli ignavi, quelli che pensavano: tra i due litiganti il terzo se la gode.  
Si può dire che, in questo modo, avesse messo sotto scacco l'intera classe. Con noi femmine non parlava se non con il linguaggio dei gesti, quelli volgari.  
Col passare del tempo e delle impunità, Silvio Parrucconi si fece sempre più ardito, più strafottente.  Ma si sa che l'eccessiva fiducia in se stessi può giocare brutti scherzi.
Un giorno la maestra scoprì uno dei suoi tanti trucchi, lo accusò e gli affibiò una punizione.
Apriti cielo! Silvio Parrucconi  non se l'aspettava, era abituato a farla franca! 
Ne aveva una per capello, ma fingendo indifferenza cercò di mettere in atto tutte le sue abituali scaltrezze per falsificare l'accaduto e farle cambiare idea: senza peraltro riuscirci, perché quando uno si è fatto sgamare si è fatto sgamare!
Andò a piangere tra le gonne della mamma: “Ce l’hanno tutti con me!” ripeteva frignando.
I genitori piantarono in piedi il diavolo a quattro, prima andando a recriminare dal direttore didattico, poi facendo fioccare lettere di fuoco al provveditorato. 
I genitori dei ragazzini del "club di Silvietto" organizzarono un pullman di nonni e vecchie prozie per andare a protestare sotto le finestre del ministero dell'istruzione, nella capitale.
Ci fu un gran can can per qualche mese, ma non servì a nulla.
Silvio Parrucconi fu bocciato. Per me e per quelli come me era finito un incubo.

38 commenti:

  1. Mi stavo chiedendo da un po' di tempo: quando fa Silvia un politichese?
    Carino il raccontino, ne faccio anch'io ma questo li batte. Dunque eri una compagna di classe di Parrucconi? Ti ha lasciato qualcosa in eredità? Sei riuscita a trasmettergli almeno il gusto di parlare di pomodori e fichi e non sempre di politica e di donne? A proposito di donne, ti è andata bene: quell'anno è stato bocciato, hai detto. Buon per te, prima o poi ti avrebbe adocchiata e ci avrebbe provato, così tanto per allenarsi.
    Non so se saranno capaci di bocciarlo anche questa volta, ma ho i miei dubbi.

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    1. Non scrivevo di politica perchè non la seguivo ... senza peraltro perdermi niente, dato che da quel poco che mi giunge all'orecchio pare sia da mesi impantanata nelle sabbie mobili berlusconiane.
      I tuoi stessi dubbi li ho anch'io, ci sono sempre quei 101 pirla di recente memoria. Per quale motivo non votarono Prodi, se non per fare un governo con L'arcorese?

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    2. Non ero in casa -per fortuna- e ho mancato il discordo fatidico, ma lo hanno riferito per sommi capi: nihil sub soli novi. Le stesse cose che dice da anni. Ho sentito che Marina ha detto qualcosa, il cardinale in pectore, ma non me ne può fregare di meno.
      Azzardo un pronostico: lo fanno decadere, ma lui rimane a galla perché si attacca alla corte di Strasbourg o a chi sa quale diavoleria. Vuoi scommettere?

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    3. La Marinazza. Dio ce ne scampi e liberi, di Berlusconi ne abbiamo avuto uno e direi che ci è bastato e avanzato alla grande.
      Si attaccherà, si attaccherà.
      Alla fine dovrà scendere il Padreterno, a farlo ragionare.

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    4. Sì, e può farlo in un solo e unico modo: quello che di solito usa il Padreterno per togliersi dai piedi chi gli dà fastidio. Che gli mandi però due angeli di accompagnamento sennò quello se la squaglia.

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  2. Di Parrucconi è pieno il mondo, e non ci sono maestre a farli fuori, buonanotte brunella

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    1. Se non fosse così, non avrebbe tutto quel consenso.
      Buonanotte a te!

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  3. Chapeau! Ecco un post degno della miglior Silvia! Quando parli di Silvio dai il meglio di te! :-D

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    1. Mentre lavavo i piatti sentivo, su radio capital, che Marina B. aveva riattaccato con la solfa dell'accanimento giudiziario nei confronti di Cotanto Padre.
      Ho pensato: questo qui - Silvio- è come quegli scassamaroni presenti in ogni classe: non rispettano le regole, rompono le palle a tutti e se gli dici qualcosa si inalberano: tutti i professori ce l'hanno con me!
      Il giorno dopo arriva pure la telefonata in direzione, la mamma che difende il figlio angariato.
      Mamma Rosa non c'è più, ma se ci fosse vedresti che cagnara!

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    2. Dietro i successi, ed ancor più dietro ai fallimenti dei propri figli, c'è sempre l'Educazione impartitagli dai propri genitori, e dalla mamma in primis! Ma che razza di valori aveva inculcato Mamma Rosa nel figlio? Non certo quelli dell'onestà e del rispetto delle leggi!

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  4. Domenica prossima si vota per il Cancellierato qui in Germany. Mia nipote Cristina ha fatto un test su Internet per vedere a quale partito è più vicina. Risultato:

    48,5% Die Linken I comunisti ex DDR
    30,5% Die Grünen I Verdi
    31,0% S.P.D. I Socialdemocratici
    0,0% F.D.P. I Liberali
    0,0% C.D.U. L'Unione Cristiana della Merkel

    Lo sapevo che era comunista!
    Me li sono proprio allevati bene sti due nipoti mezzo crucchi: Alessandro è uno juventino di merda e Cristina una comunista del cazzo. Complimenti Iacopò.

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    1. ahahahahahahahahahahahahahahahahahah BEN TI STA'!!!

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    2. Sì, però per loro io sono il "nonno più migliore che ci sia"!

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    3. Non ti preoccupare, la mia comunista privata ha già deciso: voterà DIE GRÜNEN il VEEEEERDEEEE come le chiedi tu.

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  5. Il tuo compagno di classe ha per caso girato dei video che poi manda in onda sulle sue tre tv di quartiere? :p

    Moz-

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    1. Dici che c'è qualcuno che lo guarda?
      Chi, di grazia?
      Giornalisti perchè è loro dovere professionale, ma poi?
      Secondo me nemmeno i suoi adepti ce la fanno a resistere fino alla fine del video.
      La Danielona, forse, perchè ci ha fatto l'abitudine: l'horror se lo trova davanti tutte le mattine a colazione.

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  6. la colpa è tutta della scuola che si ostina ad insegnare ai ragazzi che sono tutti uguali, creando dei futuri disadattati, quando tutti lo sanno che persino tra di noi, morti di fame, ci sono i furbi che te li ritrovi sempre davanti in qualsiasi occasione

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    1. Già, i furbi.
      Che poi se li chiamiamo disonesti è meglio.

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  7. Meno male che non l'hai chiamato compagno di scuola...comunque gli auguro uno splendido futuro da dog-sitter.

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    1. Lo stavo per scrivere, ma poi ho pensato che se avessi osato chiamarlo "compagno" mi sarei trovata la Stasi di Arcore in casa nel giro di poche ore ... l'idea non mi piaceva molto ...

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  8. che poi io penso che il Silvione abbia iniziato a rimbecillire sessualmente dopo la morte della mamma.

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    1. Una cosa ora so: non voterò più.
      Non sono di sinistra e non voterò mai a sinistra, infatti Renzi non mi convince più, è anche lui un trasformista, da rottamatore ad asfaltatore a grande attore e basta.
      Non voterò mai un ex DC come Casini né un leccaculo come Monti.
      E a destra?
      A destra c'è questo padreterno che fa e disfa, che parla e sbraita, che canta e porta la croce e ha più potere di quanto avesse Mussolini, mentre un popolo di beoti e di pecoroni lo osanna incantato.
      Mai stato beota io, mai stato pecorone io, mai stato ammucchiato in qualsivoglia gruppo o coro io: sono un solista io.
      Non voterò più e amen.

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    1. grazie, tra cenere e terra ...
      ogni tanto ci si rivede su questi schermi, mi sembra una cosa buona e giusta :)

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  10. Hahahahahah! Sei fortissima Silvia...Certi elementi bisognerebbe proprio fermarli da piccoli, quando diventano grandi , non rovinano solo una classe , ma l'intera Nazione.
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    Aspetto sempre il consiglio per sconfiggere i crampi notturni ai polpacci. Ciao.

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    1. Grazie Sivia, questo accorgimento funziona benissimo, purtroppo la pratica si inizia dopo il risveglio provocato dal dolore. Pensavo conoscessi un modo per prevenirli.
      Proverò con il magnesio , seguendo l'indicazione dell'Amico sotto " Un Uomo. In Cammino " che ringrazio.

      Ciao, a presto.

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  11. intendi dire questo?
    hai ancora crampi notturni?
    io pure, penso sia la pillola anticoncezionale che ho iniziato a prendere da poco.
    di sicuro non sarà il tuo caso :))
    io distendo la gamba il più possibile, spingendo in fuori il tallone, fino a quando passa ... certo che toglie il fiato quel dolore, per fortuna è breve!

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  12. Lo sai che il Parrucconi originale era solito vendere i compiti da lui fatti ai compagni?
    Furono i suoi primi soldi (puliti, quelli...)

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  13. C'è sempre la possibilità che gli venga un colpo o che il vento gli faccia perdere quel topo morto che ha in testa (che dio abbia in misericordia quel mio simile sfortunato...)

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    1. Topo morto .... ah ah ah!
      Chissà se la panigale o come cavolo si chiama riuscirà a sposarselo prima dell'happy end!

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