giovedì 5 novembre 2009

Uno sguardo al crocifisso

Quando non sapevi più a che santo votarti, quando sul registro c'erano ormai solo poche caselle di voto orale vuote, e la tua era una di quelle, quando manco avevi portato il libro, e la testa era rimasta sul cuscino, e il cervello una tabula rasa, e la voce afona di quelle cose, e ... "Carelli, alla lavagna!" .. . Un attimo di pura disperazione, un'occhiata d'intesa ai possibili suggeritori, e ... uno sguardo al crocifisso, perché no. Non ti sarebbe servito a niente, perché non sapevi niente, e Gesù era muto, o forse aveva altri guai in corso, ma male non te ne sarebbe venuto.
E' quello che penso, ancora adesso. Che male può fare un piccolo crocefisso sul muro di una classe? Quando andai a colloquio coi prof dei miei figli, al liceo, rimasi sconcertata nel vedere che sui muri delle aule non erano più appese le classiche polverose vetuste cartine geografiche, la tavola degli elementi e le solite noiosità, ma poster di vips.
“Il crocifisso, invece, no, giammai!” Hanno sentenziato otto persone della Corte Europea (pensavo che un nome così altisonante non dovesse occuparsi di questioni di lana caprina, invece…) Offende la sensibilità ... ma di chi, ma “de che”? Dei ragazzi che da ogni parte che si girano vedono e sentono e leggono di sesso e violenza, che non si scandalizzano più di niente perché ormai è tutto lecito, dei ragazzi abbagliati fin da piccoli dal falso splendore dei centri commerciali, avvelenati dalla cultura del dio denaro, bombardati da una miriade di informazioni, confusi da messaggi contrastanti, impauriti dagli allarmi sulla sicurezza, sulle malattie, sul terrorismo, resi fragili dall’incertezza per il loro futuro , depauperati delle risorse naturali del pianeta , ora angosciati perfino …. dall'influenza, (che è sempre stata un’alleata stagionale degli studenti impreparati)
… Che male può fare, a questi ragazzi, un crocifisso? Il male glielo abbiamo fatto e glielo facciamo noi adulti, con le nostre idiozie, non prendiamocela col povero crocefisso.

6 commenti:

  1. Che dire?

    Gli Adulti?..... Mahh, se di tanto in tanto "si facessero" tre quarti di c...i loro!

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  2. Questa volta non mi trovi d'accordo! Se è vero che la presenza del crocefisso sulla parete di un'aula non può far male a nessuno, ritengo però che non sia quello il luogo preposto per la sua esibizione e la sua venerazione. Ti dirò di più, il fatto che la Chiesa "imponga" il crocefisso nei luoghi pubblici è solo per ribadire il suo potere ed il suo controllo sulle questioni politiche! Gesù lo dobbiamo avere soprattutto nel cuore e comportarci secondo i suoi insegnamenti e ribadisco suoi e non dei suoi rappresentanti in Terra! Addirittura a me dà enormemente fastidio chi usa il crocefisso solo ed esclusivamente per ornamento ( orecchini, collane etc) svilendo il significato della morte di Gesù sulla croce. Per questo uso improprio del crocefisso nessuno si scandalizza?

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  3. Finalmente un pò di contradditorio, in questo blog. Mi stavo un pò annoiando. Avete presente quelle persone che vi danno sempre ragione? Che noia che barba ... (detto alla Mondaini)... Per non parlare di quelli che prima danno ragione a te, poi si girano e danno ragione a quello che sta sostenendo il contrario. Che ignavi!
    Se una persona mi insulta, mi dice che non capisco una lippa, io mi difendo, la insulto a mia volta, magari non ci dormo la notte. Ma se la volta dopo questa persona mi fa un complimento, mi fa un piacere immenso. Molto più di quello ricevuto da una persona che ti fa un sacco di salamecchi ma, alla fine, capisci che non è sincera. (salamecchi sarà la parola giusta? sono troppo scomoda per controllare)

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  4. Salamelecchi, tesoro, salamelecchi!:))))

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  5. Grazie Silvia per avermi inviato il tuo pensiero in proposito.
    In definitiva io penso che il bailamme che sta creando questa sentenza lasci il tempo che trova. A me il crocifisso non ha mai dato fastidio (ma se ripenso a quando le suore dell'asilo ce lo facevano baciare, un po' di senso me lo faceva...), ma se decidessero di toglierlo dalle scuole pubbliche non ci troverei niente di scandaloso. In un paese laico maturo non si discuterebbe più di tanto sulla questione, ma in Italia tutto diventa un problema insormontabile e ognuno cavalca l'onda a seconda dei propri interessi (politici o meno), salvo poi scordarsi di tutto dopo poche settimane. La cosa che più mi fa specie é che tra i più strenui difensori del crocifisso (i leghisti su tutti!) ci sia gente che non ha idea di cosa voglia voglia dire essere Cristiani.

    Un saluto da Bruxelles,

    Massimo

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  6. Ornella GRAZIE ti nomino correttrice ufficiale del blog. Noti anche tu tanti errori sulla carta stampata? Io ogni tanto sul "giorno" (specie nell' edizione locale) trovo errori assurdi, a volte addirittura frasi che non hanno struttura sintattica. Bhà! Penso che un giornale dovrebbe essere molto più attento a queste cose!
    Col permesso di Massimo Burioni (ha anche un sito) ho postato una interessante mail riguardante l'argomento.
    Finchè si ragiona così ci sto, ma ritengo assurde le affermazioni di Dario Fo e Piergiorgio Odifreddi (crocefisso come simbolo di violenza).... Ma ce la fanno??? A me certi intellettuali di sinistra fanno venire più nervoso di tanta gente di destra.
    Per finire, cito la mia amatissima Ginzburg:"Il crocifisso non genera nessuna discriminazione. Tace. E' l'immagine della rivoluzione cristiana che ha sparso per il mondo l'idea dell'eguaglianza tra gli uomini fino allora assente"

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