Trovo la presenza di prostitute lungo certe strada niente affatto noiosa e insolente. Noiosi sono certi paesaggi urbani moderni con facciate tutte simili e brutte, insolenti sono i gridolini di sdegno delle tante befane che vedono i loro maschi spremere il meglio di sé con le prosti. C'è chi mette vasi di fiori lungo le strade cittadine, come gli alsaziani, chi ne lascia dipingere i muri da estemporanei artisti di strada. Le belle ragazze in minimissima gonna, che passeggiano su e giù a me non danno fastidio alcuno. Io non le frequento più oramai da diecine di anni, ma allora -quando ero un pivello in cerca di educazione sessuale- mi ricordo che mi ci divertivo, come tutti. Lasciamole quindi per le strade, giovani e meno giovani, giulive e musone, ilari e incazzate. A ciascuno il suo.
Uh, interessante e importante documento questo. Come scrivevo tu povero e indegno paesano e cittadino indegnamente non milionario no, tu non puoi, tu non devi, io invece, io può.
Qui dietro oltre all'iniquità di censo c'è l'ipocrisia dovuta al volersi procacciare il voto cattocattolico (e tra qualche tempo islamicoamussulmano) della doverosa e sacrosanta e morale paraponziponzipò lotta alla prostituzione e il marcio del potere. Quindi da una parte leggi moralistiche, liberticide e anacronistiche dall'altra il dare pessimo esempio nel trasgredirle con un tot di belle topone prostitute ad Arcore. E grande parte dell'italianità lo adorava questo e sbavava e sbaverebbe per essere come lui o almeno uno dei suoi.
Trovo la presenza di prostitute lungo certe strada niente affatto noiosa e insolente. Noiosi sono certi paesaggi urbani moderni con facciate tutte simili e brutte, insolenti sono i gridolini di sdegno delle tante befane che vedono i loro maschi spremere il meglio di sé con le prosti.
RispondiEliminaC'è chi mette vasi di fiori lungo le strade cittadine, come gli alsaziani, chi ne lascia dipingere i muri da estemporanei artisti di strada. Le belle ragazze in minimissima gonna, che passeggiano su e giù a me non danno fastidio alcuno.
Io non le frequento più oramai da diecine di anni, ma allora -quando ero un pivello in cerca di educazione sessuale- mi ricordo che mi ci divertivo, come tutti.
Lasciamole quindi per le strade, giovani e meno giovani, giulive e musone, ilari e incazzate. A ciascuno il suo.
il re è nudo ma anche i sarti ...
RispondiEliminaLa storia si ripete... chi è sotto deve stare sotto chi è sopra può essere anche nudo ma gli altri devono dire sempre che i vestiti ci sono.
RispondiEliminaun saluto
Come in questo commento, per esempio.
RispondiEliminaLo iacovoni vi saluta alla voce da lontano.
Cosa ti sei fumato, ia-coVoni?
RispondiEliminaUh, interessante e importante documento questo.
RispondiEliminaCome scrivevo tu povero e indegno paesano e cittadino indegnamente non milionario no, tu non puoi, tu non devi, io invece, io può.
Qui dietro oltre all'iniquità di censo c'è l'ipocrisia dovuta al volersi procacciare il voto cattocattolico (e tra qualche tempo islamicoamussulmano) della doverosa e sacrosanta e morale paraponziponzipò lotta alla prostituzione e il marcio del potere.
Quindi da una parte leggi moralistiche, liberticide e anacronistiche dall'altra il dare pessimo esempio nel trasgredirle con un tot di belle topone prostitute ad Arcore.
E grande parte dell'italianità lo adorava questo e sbavava e sbaverebbe per essere come lui o almeno uno dei suoi.
Il dramma sta proprio nella tua frase conclusiva.
RispondiEliminaUn finale veramente drammatico.