Per anni ci siamo lamentati del Natale consumistico, del dover correre in mezzo al traffico all'ultimo momento per scovare l'ultimo regalo da mettere sotto l'albero, dell'obbligo morale di invitare lo zio trumposo (leggi imbarazzante) al pranzo di Natale, della cena con i colleghi, del troppo cibo, troppo caos e del pessimo vin brulè di una qualche organizzazione benefica.