lunedì 3 dicembre 2012

Quello dei cinquanta centesimi


Quando sente il driiin del campanello del cancello, prima di aprire mamma controlla chi ha suonato sbirciando dal vetro della porta che dà sul vialetto. 
Se si tratta di un questuante, dice a papà: è quello dei cinquanta centesimi! 

Allora papà prende dal tavolino la monetina gialla va al cancello e la mette nelle mani del tizio; conoscendolo immagino che lo  apostrofi con un saluto tipo “ciao bello” o “ciao capo” o "vai tranquillo ragazzo" accompagnando tale saluto  con una delle sue sonori risate. 
La moneta da 50 centesimi ha una sua postazione inderogabile, precisamente staziona stabilmente sul tavolino dell'ingresso di servizio:  questo per facilitare l'operazione obolo, perché se al momento fatidico papà non la trova  pianta giù un casino che non finisce più.
Una volta, quest’estate, tutta la faccenda si era -non so come- svolta più lentamente  del solito e quindi il tizio se ne era andato a mani vuote: tragedia! Papà aveva pensato bene di rincorrerlo, finendo ovviamente per cadere rovinosamente lungo disteso sul vialetto.
Questa premessa tanto per inquadrare la faccenda.

Ieri dopo pranzo suona il campanello.
Mia sorella che si trova  lì in visita  vede questo uomo  infagottato in un cappottone, con una borsa di plastica in mano e riferisce: è un signore che non conosco!
Mamma, impegnata in cucina,  sentenzia: sarà quello dei cinquanta centesimi! 
Mia sorella aspetta qualche secondo, per vedere se il tizio se ne va sponte sua, ma quello non si muove e allora lei spedisce al cancello la figlioletta con la monetina.
La piccola ne è ben felice, si sa che i bambini sono sempre contenti quando possono fare una buona azione col soldino di papà e mamma.
Solo che.
Il presunto questuante si qualifica come il vicino di casa dei miei genitori, un professore di religione. 
E’ qui dallo scorso anno, emigrato dal profondo sud, ma mia sorella non l’aveva mai visto.
In mattinata  il premuroso professore ha visto arrivare il medico di base, e quindi ora ha pensato di venire a  informarsi sulla salute dei due vecchietti e portare loro dei mandarini della calabria.
Mia sorella si dice mortificata, ma ormai è fatta.

29 commenti:

  1. Ma poi i cinquanta cents li ha presi lo stesso?

    Sorrido...

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  2. Come vedi dalla Calabria non arrivano solo esponenti della 'ndrangheta ma anche persone gentili, solidali e generose! E credimi gran parte dei "terroni" sono così! Ora spetta a tua sorella mandare la bimba a casa del professore con, non so, una bella torta di mele! :-D

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    1. Conoscendo i miei genitori, avranno ricambiato seduta stante.
      Se arrivi in casa loro con una cosa, sei sicura di uscirne con due.
      Se ne porti due ne esci con quattro.
      Mio padre poi è di una generosità oserei dire patologica.

      Tranne quando si tratta dei suoi tumates, allora glieli devi trafugare nottetempo :)))

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  3. Un'ultima riflessione: se tutti gli italiani fossero come papà tuo e come il prof calabrese saremmo davvero un popolo stupendo!

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  4. Non è bucolico, ma georgico e quindi sta sulla stessa sintonia.
    Chi mi piace di più nella storia è la bambina che corre felice a portare il suo obolo al barbone. Mi fa pensare ai miei due gemelli, ma lì si tratta di due monetine da 50 centesimi, perché guai se uno dei due non è almeno pari all'altro o all'altra.
    Mi piace anche tuo padre che ruzzola nel vialetto inseguendo colui al quale ha da poco dato la monetina. La rivoleva indietro?
    Il Prof di religione (ma non erano i preti che insegnavano la religione una volta in Italia, siamo diventati europei anche lì?)voleva portare i mandarini in cambio di cosa?
    Insomma un "do ut des", che non manca mai da noi, scusa se non faccio distinzioni di casta, di sesso e di appartenenza politica.
    Tschüß.

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    1. Non so quale sia la differenza tra bucolico e georgico, in sintesi ho capito solo che ciò che ho scritto schifo non ti fa!
      Mio padre non ha rincorso il tizio per riavere la monetina, allora non mi sono spiegata bene! Ufff ... vai a rileggere, ho modificato il post in onore delle cape toste come te ;))
      Tschüß, alluvionato domiciliare! Te sei un poco asciugato le penne?

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    2. Ho capito da una risposta che hai dato che tuo padre dà sempre il doppio di quello che riceve tranne i suoi tumates.
      Evvabbè che ho detto mai! me so sbajato.
      Nun me so asciugato le penne me so fatto venì le fregne, sapessi quante!:)))

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    3. Allora sei un fregnone, iacopò!
      :))

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    4. Abbiamo interrotto troppo presto le lezioni di romanesco. A Roma "avecce le fregne vor dì esse incazzato nero".
      Ciao nordica.

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  5. Devo dire che alla fine ho riso, però per quanto riguarda il tuo papà, sono un pò come lui. Ormai da tempo, tutti i sabato mattina suona al mio portone una ragazzona negra, ha un sorriso splendido e lo sguardo dolce, più di una volta ci siamo scambiate qualche frase. Arrivo al punto: mio marito ha sempre le tasche piene di monetine di tutti i tagli, escludendo 1 e 2 euro, gli faccio depositare le altre in una scatolina e quando passa la mia amica ne prelevo una maciatina
    Buona giornata
    Emi

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    1. Una volta mia mamma era sprovvista del fatidico cinquanta cent e ha fatto la stessa cosa, ricevendo un rifiuto ostile del questuante.
      Non il solito, un altro.
      Perchè anche tra di loro ci sono i cafoni, mica sono tutte brave persone!

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  6. Finale a sorpresa da magistrale, magistralissimo racconto. :)

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    1. Oh grazie, sommo scrittore sull'orlo del successo editoriale dell'anno :-)

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  7. la mia vicina direbbe: quelli son come i piccioni ... se gli dai i soldi poi tornano.

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    1. Verissimo, infatti il questuante è un habituè (non so so si scrive così, Pier!)
      Le nonne, le vicine ...
      Sei circondato da gente saggia saggissima, Pier(ino) la peste!
      Vedi di imparare qualcosa neh :))

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  8. Che poi, 50 centesimi, buttali via...

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  9. Altrochè.
    Di questi tempi poi.
    Temo però che anche i questuanti soffrano la crisi
    -la famosa crisi dell'obolo-

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  10. Perdonate i controcommenti alla cazz ma causa guai paterni sono in carenza pazzesca di sonno ...
    sapete che faccio me ne vado a nanna dritta sparata e mi fiondo nel sonno senza neanche fare l'esame di coscienza!!

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  11. 50 centesimi al giorno sono 15 euro al mese. alla fine meglio che un calcio in culo

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  12. Qui pro quo, qua è finita bene. Allora sei tu che mi ha rubato la bici.

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  13. Te l'avevo detto, Albè, che prima o poi qualcuno te la rubava!

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  14. No, però l'ho incontrata, e ci farò anche un post su questa strega con la palla.
    Non so quando ma lo farò, promesso!

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    1. Bene, aspettiamo. Io ho un'amica che adopera la palla. QUI, quarta foto.

      Però una foto avresti dovuto sceglierla.

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  15. e che dice la palla?
    che si è rotta le palle,
    che è analfabeta
    o che sono cazzi nostri? :))

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