sabato 21 novembre 2009

Che ce ne frega, a noi?

Che ce ne frega a noi se una è conciata così male da non trovare niente di meglio che sposare il mostro del circeo? Ai tempi di mia mamma, nella Brianza bigotta, se una donna "si parlava" con un uomo che non frequentava la chiesa, in famiglia succedeva il finimondo. (vero, mamma?)
Ai miei tempi, se uscivi con un tipo coi capelli lunghi, la mamma perdeva il sonno mentre papà istituiva il coprifuoco serale. (per fortuna non è stato il mio caso, i miei erano abbastanza all'avanguardia)
Di questi tempi, invece, una tizia qualsiasi può addirittura vantarsi di aver conquistato il "cuore" (quale ??) di un pluriassassino recidivo. A quanto pare è sparito il perbenismo dei tempi andati, ma forse è sparito anche il buonsenso: dei mass media, naturalmente, che si sono buttati sulla notizia come avvoltoi. Se stesse zitta, quella sfortunata, e non angustiasse il mondo con le sue scelte private. (che poi non venga a lamentarsi con noi se viene sgozzata dall'anima pura). Se stessero zitti, i giornalisti di radio e carta stampata. Se la televisione non facesse sedere in poltrona cani e porci, a raccontarci le loro porcate e sommergere il nostro salotto di spazzatura.

1 commento:

  1. Secondo me sono solo delle megalomani.
    La Rai ha fatto pubblica ammenda, solita ipocrisia italica!

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