martedì 30 marzo 2010

in questa giornata funesta

In questa giornata funesta ma prevista una cosa mi ha impietosito: sentire dire dai dirigenti della sinistra, al posto di "ma come cazzo abbiamo fatto a perdere quattro regioni?" la terribile frase: "... c'è tanto da lavorare" (finora cosa hanno fatto? Giocato?)

In questa giornata funesta ma prevista una cosa mi ha strabiliata: la notizia non funesta e non prevista che nella destrosa, ricca, leghista città di Lecco gli elettori hanno rispedito al mittente il lecchese Castelli, ex ministro della giustizia ora viceministro e senatore, super gettonato e super favorito. E' stato come se qualcuno gli avesse tolto la poltrona mentre si stava sedendo, una scenetta veramente comica. Ben gli sta, a quella faccia da topo.

In questa giornata funesta, ma prevista, una cosa mi ha causato godimento allo stato puro: apprendere che Brunetta non è riuscito a salire in gondoletta.

In questa giornata funesta ma prevista una cosa mi ha urticata: la vittoria di una certa Polverini che ha rozzamente polverizzato l'armonia delle canzoni di Battisti

In questa giornata funesta, ma prevista, una cosa mi ha fatto sorridere. La lettura di un bel post sull'astensionismo e sulle ragioni del voto e del non voto.
http://www.lacrisi2009.com/2010/03/la-forza-del-partito-che-non-ce_29.html

1 commento:

  1. io ho trovato molto condivisibile, come spesso mi accade, questo articolo di Travaglio invece

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