sabato 13 novembre 2010

il grande trambusto

.. da un quaderno di antologia di mia sorella

Tema: un'occasione di grande trambusto in casa mia


Quando abbiamo fatto il solaio, in casa mia c'era una grande confusione perchè mio papà doveva fare un buco nel soffitto. Faceva molto rumore, e così noi ci arrabbiavamo e lui rispondeva: "O faccio il solaio facendo rumore, oppure non lo faccio, decidete voi!"
Era inutile dire: "Non fare il solaio!", perchè tanto continuava ugualmente, perciò rimanevamo zitte e sopportavamo il rumore. Quando ebbe finito di fare quel fastidioso rumore, tutti erano contenti perchè non ci si doveva più chiudere le orecchie e poi perchè si poteva procedere all'ultimo lavoro che fu anche quello molto duro. Infatti si doveva mettere la scala di ferro e poi avevamo finito. Anche se ognuno di noi ha aiutato la scala non saliva. Papà incominciò ad arrabbiarsi e ad sgridare noi che non eravamo colpevoli. Allora la mia mamma andò a chiamare un nostro vicino di casa per aiutarci. C'era una confusione indescrivibile: mio papà che gridava perchè doveva battere ancora il buco e perciò gli occorrevano gli attrezzi, il nostro vicino cioè il signor Antonio che impiegava tutte le sue forze per far salire la scala e noi sorelle e la mamma aiutavamo il signor Antonio. Alla fine ci riuscimmo; dopo tanti sforzi la scala era salita e ringraziando il signor Antonio ci mettemmo a pulire. Io dovevo scaricare insieme a mia sorella la cariola piena di sassi, mattoni, ecc.. in un determinato luogo, la mia mamma puliva il pavimento, invece il mio papà sbuffando andò a letto a dormire.
sufficiente
, visto 8 ottobre 1981

L'insegnante sottolineò per ben due volte, con grande enfasi di biro rossa, la mancanza dell'articolo determinativo "IL" prima delle parole "mio papà". Ma come. Di errori ce ne sono molti, in questo tema, ma non questo!
A parte gli errori, o forse anche per quelli, i temi dei bambini sono troppo forti! Se poi ti riportano alla memoria scenette familiari sepolte sotto le macerie del tempo, diventano una lettura fresca e piacevole, spero non solo per me.

5 commenti:

  1. Delizioso...
    Mi fa pensare il sufficiente. Un'insegnante incompetente o livelli "più alti" negli studenti degli anni passati? Immagino oggi un componimento così ricco come quello che ci hai regalato e faccio fatica a pensarlo scritto da un bambino che, al massimo, può avere dieci anni...Ma probabilmente ho un'osservatorio ristretto. Baci.

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  2. Ne avessi oggi io uno dei miei o di mio fratello!
    Carinissimo il finale: dopo la grande incazzatura le schiavette al lavoro e il capo a letto a ronfare, per il giusto riposo.
    Poveraccio! Dover lavorare con tante rompiballe attaccate alle medesime non deve essere stato un giochetto per vostro padre.
    Te l'ho detto che mi stava simpatico. Adesso capisco perché: appartiene anche lui, come me, alla generazione dei padri cui i figli han sempre rotto...chi più chi meno...anche quando facevano qualcosa di buono e di utile.
    E adesso dai sotto con gli improperi! Forza Silvia, in questo sei veramente brava!

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  3. cara Wilma dammi la clava,(chi lo diceva?)
    il sufficiente è, credo, la conseguenza degli errori ortografici: in particolare di quell' "IL" dimenticato, che in realtà non ci voleva davvero.
    Scorrendo questi vecchi quaderni, ho notato che gli errori delle maestre sono a volte più gravi di quelli degli alunnni!
    (comunque, quell' AD SGRIDARE, tra l'altro non corretto, è terribile!)
    ... Ci si vede al prossimo tema, allora.

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  4. Iacoponi enne o,
    cosa vorrebbe dire quell'"IN QUESTO"?
    Tu in questi giorni hai voglia di farmi arrabbiare, ma ti devo deludere: da ieri sono sotto l'effetto di una flebo di amabilità, che mi sono autoflippata in occasione della giornata della gentilezza. Era ieri, te ne eri accorto?
    Ti mando in bianco, darling.

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  5. Acc! È andata buca anche stavolta porcaccia vacca! Ma prima o poi vedrai che ci riesco a farti incavolare di brutto.
    Il guaio è che hai capito perché...
    A proposito oggi mangio in bianco: gnocchi alla parmigiana. Prosit!

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