venerdì 21 gennaio 2011

sulla mia pelle



“Dire la verità. L’artista che scrive deve sempre sentirsi capace di questo.”
Natalia Ginzburg
Ma prima di dirla, la verità bisogna vederla. Dici poco?

Vediamo quello che vogliamo, quello che desideriamo, quello che ci serve in quel momento. 
Non vediamo quello che non vogliamo, quello che ci dà fastidio, quello che ci farebbe soffrire. 
A volte ci stupiamo di come un individuo non si accorga dell'evidenza che ha sotto il naso, e poi a noi capita la stessa cosa. 

Quando si tratta di ingannare se stessa, la mente umana non conosce limiti.
(Anita Nair, l’arte di dimenticare)

Una sorta di  sospensione dell'incredulità. 
La bravissima neuropsichiatra dei  miei  primi anni di lavoro diceva che i meccanismi di difesa non sempre vanno rimossi. Nel caso si decida di farlo, occorre usare estrema cautela per non rischiare che crolli tutto.

Però bisogna riconoscere che a volte la verità  sa essere gentile: prima di portarci il conto ci fa ubriacare un po', prima di travolgerci con la sua diligente diligenza ci fa sentire il rumore delle sue ruote, prima di sfidarci a duello ci manda un messaggero con la data, ci dà il tempo di prepararci, procurarci le armi, rinforzare la corazza, contare i passi, girarsi. 
E poi lo sparo.
Se siamo scaltri, o forti, o semplicemente fortunati come il conte Pierre Buzuchov di guerra e pace, sopravviviamo.


20 febbraio 2010

14 commenti:

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  2. Se vedessimo sempre la realtà per quello che è, se non entrassero in azione questi meccanismi di difesa, non potremmo vivere Silvia. Non solo non potremmo mai sopravvivere ad un lutto, ad una delusione profonda, ma nemmeno saremmo capaci di trovare colore nella vita, di sognare, di immaginare. E' questa nostra capacità di "sopravvivere" alla vita quotidiana, che ci permette in molti casi di riscriverla, di creare nuove verità (o nuovi sensi, se rende meglio). Sta tutto dentro di noi. A volte, quando ripensando a fatti del passato mi ripeto "ma come ho fatto a non accorgermene??", la mia vocina interiore (che è di un bastardo più unico che raro...) subito interviene "ma smettila di frignare! non ti sei accorta perchè ti faceva comodo! Hai preferito una realtà falsa ma a portata di mano anzichè alzare il culo dalla sedia e andare a costruirtene una più solida. Tutto qui".

    Quoto la bravissima neurospichiatra dei dì che furono!!! :D

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  4. Carissima @Silvia, ti leggo spesso ed amo questo tuo modo di scrivere guardandoti dentro, senza infingimenti nè autoesaltazioni tanto piacevoli quanto, ahinoi, vane ...
    Ho dato atto pubblicamente, nel blog di @Vincenzo, della tua onestà intellettuale, una dote che percepisco in te e che apprezzo "vergin di servo encomio e di codardo oltraggio" .
    Così, continuerò a leggerti e, ove la cosa non ti dia 'problemi di gestione' ( o fastidi di qualsivoglia altra natura ), a farti conoscere le mie riflessioni su quanto scrivi e senti con ammirevole sincerità !
    Cavaliere Errante

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  5. CAVALIERE,
    sei la seconda persona web che mi riconosce questa fantomatica "onestà intellettuale".
    (Non so bene cosa sia, e il primo che mi ha fatto questo complimento era un bugiardo ... ma non è detto che lo sia anche tu, quindi ti ringrazio a prescindere)

    Ho seguito la diatriba tra te e Vincenzo.
    Ti voglio dire come la penso solo perchè sei tu per primo a parlarne, altrimenti non mi sarei permessa.

    Ti voglio dire come la penso con la sincerità che mi riconosci, una dote umana di cui parlerò prima o poi, perchè per me è fondamentale.
    Perciò non avrai sconti, preparati. La sincerità fa male, sempre, a chi la pratica e a chi la riceve, perchè è un coltello con due punte. Sei pronto?

    Iacoponi ha sbagliato a provocarti, tu a reagire.
    Non reagire alle provocazioni è solo apparentemente vigliaccheria: per come la vedo io è indice di superiorità. Ma voi uomini guardate troppi film.

    Entrambi, DOPO, vi siete sentiti vincitori, e avete cercato l'applauso della bella ostessa del saloon. Anzi, ti dirò di più, -in guardia, cavaliere, è in arrivo un affondo- penso che lo scopo vero del "duello" fosse per ENTRAMBI proprio quello di far colpo sulla bella.
    Io che ho osservato la scena dall'esterno penso che ne siate usciti entrambi sconfitti. Non è educato litigare in casa d'altri, mentre l'ospite non sa più che pesci pigliare e gli altri ospitati vanno avanti a parlottare o a mangiare facendo finta di niente ma provando un certo disagio.
    Tutto sommato però preferisco i litigi tra uomini a quelli tra donne: mentre le donne litiganti diventano delle stronze agghiaccianti, menando colpi bassi, voi uomini vi limitate a mettere in mostra muscoli, lauree, denaro, donne e successi, diventando semplicemente ridicoli. Anche voi menate cazzotti, ma quelli sono colpi che fanno male al momento, poi passano.
    Le donne difficilmente si riconciliano, mentre voi uomini spesso dopo una scazzottata diventate grandi amici.
    Se e quando riesci a digerire ciò che ti ho detto, ripassa, sei il benvenuto.

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  7. La cosa è molto più complessa, iacoponi, e certamente da non risolversi qui. A presto,
    silvia

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  8. Accetto la tua verità, @Silvia, io non ho mai chiesto sconti a nessuno !
    Non mi sono mai sentito un vincitore nè in questa nè in altre occasioni, nè partecipe ad un duello "per una bella", e questo lo potrai appurare nella dozzina di Blog che seguo con affetto e interesse, dove l' unica cosa che conti per me è "crescere in diminuendo", in un confronto leale e senza prevenzioni nè politiche, nè culturali, nè esistenziali !
    E pur non avendoti chiesto qui un tuo parere sull' accaduto, ma semplicemente domandato se ti avesse potuto creare noie di qualunque genere la mia presenza nel tuo Blog, accetto il tuo giudizio che sento sincero e onesto, come percepisco, da quello che scrivi, sei in realtà Tu !
    In fondo, che significa vincere un duello verbale o materiale che sia ?
    Per me nulla, poichè non sento nemico nessuno, nè se Egli sia un fascista, nè se Egli sia un comunista : io, ho sempre da apprendere qualcosa da tutti, da @Vincenzo compreso !
    E' per questa ragione che non mi sono mai permesso di dire ad una Donna "levati il bhurka" solo perchè non mi aveva battuto le mani per una mia bravata da quattro soldi!
    Quanto all' affondo in arrivo, consentimi di sorriderne : ho già detto a @Vincenzo che sono a sua disposizione in qualunque momento, in qualunque località di Roma, e non per mostrare i muscoli ( ed a che pro ? ), ma per guardarci dritti negli occhi, che sono l' unico specchio "reale" per capire entrambi, io e @Vincenzo, chi siamo e da dove veniamo, posti diversi nè migliori nè peggiori gli uni dagli altri .
    Solo una preghiera ho da fare "a chi voglia affondare" i colpi : facciamolo dovunque, ma evitiamo di dare ulteriori noie a te, a @Sabby ed a chiunque voglia fare del Blog un luogo pacato per confrontarsi lealmente con gli altri e per lenire un poco la malinconia che appartiene a tutti !
    Cavaliere Errante

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  10. @Vincè, t' ho già risposto sul tuo Blog, senza "butirro", sostanza che non conosco !
    Vogliamo fare del Blog una cosa reale ?
    Bene, ritroviamoci di persona a Roma, in qualunque momento e dovunque Tu voglia !
    Vedrai, ne usciranno cose impensabili per un Blog, e probabilmente non inutili, poichè io ho qualcosa da darti, della stessa entità e peso di ciò che mi potrai dare Tu !
    Ti sorprenderebbe se divenissimo, io con le mie idee di sinistra e Tu con le tue di destra, "amici per la pelle" ?
    C' è sempre da imparare qualcosa da ognuno, se ci si confronta guardandoci negli occhi, su questo, come vedi, concordo con te !
    Va bene così ?
    Ci mettiamo un taglio ?
    E soprattutto, vogliamo evitare di scocciare gli Amici comuni come, con onestà che ho apprezzato, ha consigliato @Zio Scriba ?
    Cavaliere Errante

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  12. FIORI DI CILIEGIO, (posso chiamarti così?),
    SCUSA se non ti ho ancora risposto, lo stavo facendo domenica ma sono stata interrotta dai figli che pretendevano la cena a così gran voce che ho cancellato tutto e favvanbagno. (Come si fa a scrivere di certe cose quando dei protestanti ti soffiano sul collo?)
    Alle tue riflessioni, in perfetta sintonia col mio post, volevo solo aggiungere una cosa. Che prima o poi bisogna pur buttarli giù, questi muri difensivi, specie quando non ci sono invasioni all'orizzonte, perchè altrimenti non si riesce a vivere nella verità, ma solo, come dici tu, a sopravvivere!
    Quanto al "come ho fatto a non accorgermene", è successo anche a me, con una questione serissima, e quando qualcuno mi ha aperto gli occhi è stata dura, ma alla fine ho trovato la forza di affrontare la realtà.
    Ciao! I tuoi gattini sono bellissimi, ma io i gatti li tollero solo in foto.

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  13. Vecchioni parlava di quelli che vivono illuminati dalla verità, quelli che conoscono sempre la verità. Basterebbe essere meno spocchiosi, più umili, ma anche sapere che abbiamo il diritto di rivendicare il nostro punto di vista che nessuno può deridere.
    La verità definitiva non esiste nemmeno per la scienza, che continuamente fa scoperte nuove, figuriamoci per le anime.
    Rispetto, solo di rispetto c'è bisogno: per noi e per gli altri.
    Giorgio

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  14. STRIZZA, (posso chiamarti così?)
    te ghe reson. (hai ragione). La verità non esiste, perchè la realtà ha mille sfaccettature, come un cubo di rubik di cui solo un genio riesce a sistemare le facce!
    Ho fatto un errore madornale e grossolano, nel post. Ho usato la parola verità al posto di realtà, di consapevolezza.
    Io, proprio io che sono una fanatica della parola giusta, come ho fatto a toppare così? Dovevo essere proprio fuori.

    Ho scritto un commento sul tuo ultimo post, ma google non vuole pubblicare.
    Peccato, era commestibile, tendente al buono.

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