Mi piacciono i sentimenti grezzi, ripuliti da ogni orpello. Mi piace la prosa chiara, la poesia breve, le parole antiche, la musica leggera, il minestrone del Claudio, il sugo di mia mamma, il cioccolato, i film di Woody Allen, la montagna. Mi piace ridere fino a farmi venire le lacrime agli occhi e piangere fino a ridere di me. Mi piace osservare i gesti dei bambini, ammirare la serietà e la concentrazione che ci mettono nel gioco, ascoltare la loro logica disarmante, percepire l'istintiva e giusta diffidenza verso l'estraneo. Mi piace vedere mio padre che lavora nell'orto, sentire mia madre dire che non ha paura della morte, accorgermi che sono invecchiati ma non appassiti. Mi piace leggere l'incipit di un libro e da quello provare a indovinare se mi potrà piacere. Mi piace tenerlo un pò tra le mani dopo averlo finito.
Non mi piacciono le bugie. Se sento puzza di bugia, mi metto in posizione di allerta, coda alta e arruffata. Non mi piacciono quelli che sfumano, ritoccano, adeguano la realtà alle esigenze di scena, o al copione che hanno in mente. Se mi prende il dubbio che qualcuno mi stia adulterando la realtà, comincio ad agitarmi sulla sedia, pronta a ispezionare il piatto pronto in tavola con una minuzia degna dei migliori NAS, alla ricerca di coloranti, solfiti, edulcoranti, conservanti.
Non mi piacciono gli adulatori, i falsi, quelli che sono sempre d'accordo con te, ma solo per il tempo che sono con te. Quelli che parlano male degli altri, perchè cento su cento aspettano solo che gli giri la schiena per parlare male di te. Non mi piacciono le persone invadenti, non sopporto di sentirmi usata o strumentalizzata, non mi piacciono quelli che si credono dei padreterni , quelli che ti danno consigli che tu peraltro non hai mai chiesto, quelli che gozzovigliano, gli ultras del calcio della politica della religione.
Non mi piace la carne, il fegato, le frattaglie, la lingua, i nervetti, le lumache, la città, le puzze dei cibi di strada in città, la folla, gli imballaggi inutili, gli incivili, i piercing, chi non paga le tasse, i logorroici, quelli che vogliono fare conversazione di mattina buon'ora, quelli che amano il fast, quelli che dicono assolutamente sì e assolutamente no. Non mi piacciono le feste, i posti affollati, gli ascensori e i garage sotterranei.
"on mi piace la carne, il fegato, le frattaglie, la lingua, i nervetti, le lumache,"
RispondiEliminaNon potrei vivere senza, assolutamente no.
EMIX, sappi che il tuo commento è stato considerato come MOLTO sospetto dai filtri SmartScreen, e quindi gli allegati, le immagini e i collegamenti sono stati bloccati per la mia sicurezza.
RispondiEliminaDa ciò intuisco che i miei web-filtri sono vegetariani, e considerano spam il tuo assolutamente no :)
Potrei tagliare e incollare sul mio blog.
RispondiEliminaCon un paio di distinguo, o correzioni.
La montagna mi piace guardarla, e basta. Non mi frega più.
Non rido mai di me le pochissime volte che piango, e sono sempre maledettamente solo quando questo avviene.
Adoro le lumache, cibo da re, fatte alla romana. Ma che ne sai tu!
Con una aggiunta: detesto coloro i quali mi mostrano sempre la parte più fotogenica del loro viso, naturalmente bagnata da un sorriso radioso.
Allora, me lo fai copiare?
Scrivo un commento, anche se stavolta non ho nulla da aggiungere... ;-)
RispondiEliminaMi piace, non mi piace...come detto te lo copierei, quindi non me ne volere se ti dico che in fondo è un gioco, come quasi tutto nella vita.
RispondiEliminaHai mai provato a fare quest'altro gioco: cosa farei, se?
Se tu fossi una principessa lo baceresti in bocca un rospo sperando che ti diventi un fior di figo?
Toglieresti le pulci a un cane randagio col rischio che ti morda e ti passi in eredità i suoi parassiti?
E poi puoi continuare da sola.
Io l'ho fatto.
Alla domanda: potresti voler bene, ma tanto bene a una comunista ho risposto, no mai.
Ma mi sono sbagliato.
Alla domanda: potresti fare una gita sui laghi alpini insieme a un milanista, ho risposto sì, certo che sì.
Per potercelo affogare.
Sto scherzando, ciao.
Sorry, non volendo sono diventato "m"...
RispondiEliminaIACOPONIS,
RispondiEliminafai quel che ti pare: taglia, copia, incolla, modifica, aggiungi ... il bello dei blog è anche questo continuo scambio.
A me capita addirittura di sperimentare delle blog- "interferenze" di pensiero!
Penso a una cosa il giorno prima e la trovo scritta su un blog il giorno dopo, leggo una poesia il giorno prima e trovo dei versi in prosa che sembrano spiegarmela il giorno dopo ... -cose così-
... Non ti riferivi a me quando parlavi di milanisti-comunisti, vero?
Perchè io non sono nè l'uno nè l'altro.
Poi: spiacente deluderti, ma non bacerei nessun rospo e non curerei nessun cane rognoso. Il rospo perchè, finalmente elevato al rango di figo, il giorno dopo mi farebbe le corna, il cane perchè, al contrario dell'uomo, mi mostrerebbe riconoscenza anche il giorno dopo e per tutta l'eternità, e andrebbe a finire che dovrei portarlo a fare pipì tre volte al giorno!
at last, non ho un lato più fotogenico dell'altro, sono perfetti entrambi. ;)
PIPISTRE',
RispondiEliminaho cliccato sulla emme che non ha nulla da aggiungere e ho visto che hai postato una vecchia poesia.
A conferma di ciò che dicevo sopra a Iacopò!
IERI ho aperto un quadernetto ad anelli targato "poesie 1980", e ho pensato cavoli mi piacerebbe postarne qualcuna!
Belle le "interferenze di pensiero" nei blog! Sta capitando anche a me.
RispondiEliminaTi consideri tanto schiappa -e ti commiseri tanto così- da pensare che il tuo rigenerato bel figo ex rospo ti metterebbe subito le corna?
Ti sottovaluti.
At last: non alludevo a te, visto che non ne conosco nessuno dei tuoi lati fotogenici, era del tutto generico, non sentirti sempre punta come se la vespa vedesse solamente il tuo collo.
mmmmmm ...
RispondiEliminail fratello di mio marito è allergico alle punture di insetti.
Può anche esserci tutta la parentela al completo in cortile, ma se c'è in giro un calabrone puoi star tranquillo che va a zzzzz zorvolare proprio sopra la sua testa.
non è che mi sottovaluti, è una teoria comprovata: l'uomo bello tradisce, è matematico.
(copiando la tua espressione precedente: ma che ne sai tu!)
L'uomo bello ha più occasioni perché troppe sono le donne che si innamorano di uomini belli fuori e vuoti dentro. Perché il bello che tradisce matematicamente è un perfetto imbecille.
RispondiEliminaNon ero proprio da buttare via visto di fuori quando la mia principessa mi ha baciato. Fortuna per la principessa: si era scelto un rospetto molto, molto intelligente, che non l'ha mai tradita.
Non ho mai dato troppa importanza alla carrozzeria della mai macchina, ma al motore.
Sei tu la fotografa che si ritrae nello specchio?
RispondiEliminaE quelle foto là in fondo, dietro di te, cosa rappresentano?
Ricordo che mi scattai un rullino intero di foto -trentasei- in pose diverse, ma non oscene, davanti allo specchio del vis-à-vis di mamma. Avevo 15 anni.
Papà per un pelo non mi accoppava.
A quei tempi i rullini erano un lusso!
RispondiEliminaSì, ricordo anch'io il trentasei. Una spesa.
Ci dovevi ben pensare, prima di sprecare una foto, non come adesso che col digitale scatti a iosa immortalando qualsiasi scemenza.
Dunque, davanti a me c'è il sedere patellato della mia nipotina Tutto Pepe, la Seduttrice nata, in mezzo io-me stessa- il giorno del matrimonio, infine le Quattro Sorelle Materassi -così ci chiama mio cognato- a un battesimo di uno dei tanti nipoti.
Dietro di me ci sono foto di: nonni, bisnonni, genitori dei due rami della famiglia e dei nostri figli, quando erano piccoli e adorabili.
Molto simpatico. Io direi che in sintesi non mi piacciono gli imbecilli e gli egoisti, poi potrei allungare molto l'elenco
RispondiEliminapensa ad un supermercato con un ascensore che ti porta in un parcheggio sotterraneo ...
RispondiEliminaTERRIBLE!
RispondiEliminaMi è capitato di peggio, il mese scorso: un parcheggio sotterraneo raggiungibile solo in ascensore. A Milano. Di notte.
Le mie amiche chiacchieravano beatamente, mentre ne percorrevamo i corridoi deserti, come se stessero facendo una romatica passeggiata lungomare.
Che somare! Io dicevo loro di muoversi, per l'amor del cielo. Mi guardavo intorno, sopra e sotto, drizzavo le antenne, annusavo vie di fuga, memorizzavo il tragitto, allertavo il cellulare, pensavo a cosa fare in caso di aggressione. In una parola: mi cagavo sotto.
Poi ho visto un pomolo giallo: pulsante antiviolenza, c'era scritto.
Mi sono cagata sotto ancora di più.
Ci credi? Quelle oche neanche l'hanno visto.
@ soffio, ciao, sono fuma. ;)
RispondiEliminaCome sei arrivato al mio convento?
Non so perchè, ma mi piace ricostruire i tragitti dei new entry.
Nel frattempo ti ho spiato, ho visto che sei uno strizza, ho detto .... mmmmmm... bene, bene .... e ti ho lasciato un commento.
A presto!
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RispondiEliminaManda 5 euro sul conto di Zio Scriba, che me lo ha insegnato.
Ciao Silvia
RispondiEliminaHo un piccolo block notes, datato 1986 e dintorni, che ho trascritto in un file word col pomposo ed autoironico titolo di "scritti giovanili" (il titolo vero dell'epoca era "Parole come pietre"). Tutta roba mediamente pesante, che non mi azzardo a proporre in un'unica soluzione. Ogni tanto, quando ne sento qualcuna particolarmente affine, la pubblico. ;-)
@IACOPO,
RispondiEliminali mortacci tui e del tuo zio che te l'ha imparato e del nonno che l'ha imparato allo zio! :))
Ci sono andata, e caso ficcanaso volle che un origine di traffico abbia cliccato un nome e un cognome che l'ha portato dritto nelle fauci del mio blog.
Un'alzata di sopracciglio destro, e me ne sono subito dimenticata.
Però mi sono anche dimenticata di chiudere le pagine aperte ....
e quando g. è andato al picì non ha mostrato entusiasmo nel trovarsi davanti al naso un nome che LUI non aveva dimenticato.
Hai voglia a spiegargli del Vincenzo Iacoponi, dello zio Scriba e del nonno dello zio .. è stato un tale TRAFFICO! ;)
Ciao PIPISTRELLO,
RispondiEliminabeato te che hai solo un piccolo spiralato. Io ho casse di scartafacci, che non oso buttare perchè voglio bene a quella spitinfia che ci scriveva le sue spitinfiate!
E poi in ceri momenti della mia vita avevo una calligrafia così armonica che è un piacere sfogliare quelle pagine.
Quanto al contenuto ... bè devo confessare che anche le mie parole, spesso, erano pietre, nel senso peggiore del termine, cioè indigeste.
Allora l'ossa de li mejo mortacci tua abbagnate nde lo sputo!
RispondiEliminaE che voi da me se ssei così pischella e fregnacciara da scordatte de chiude er coso?
E nun te ne scordà.
Ciao bella Nun m'arimbarzà.