mercoledì 10 agosto 2011

ghenau, ghenau, ghenau ...

On so do biden sco ... und una faches ... end speche, ghenau, sioma meston, ia, dis is du undestung, ghenau ghenau ghenau ... Ma che cacchio vor dì  'sto ghenau?
G. sostiene che Frau Melitta  parla come una macchinetta, ma anche se parlasse slowly per noi sarebbe lo stesso: pur avendo passato innumerevoli vacanze in paesi di lingua tedesca, ancora non ci capiamo una cippa quando parlano.
Frau Miller è una di quelle persone che, quando le dici non capisco, ti ripete la parola cento volte, in un crescendo di decibel, come se si trovasse davanti a un problema di sordità piuttosto che di lingua:  pinen! PINEN! PINEN! Ripeteva ieri sera, per tentare di spiegarmi cosa ci fosse nel liquore gentilmente  offertomi.
(grappa al miele, alla fine abbiamo capito che la pinen è l'ape)


Nella gastezimmer o stube o quello che è, cioè nel locale dove ci servono la fruhstuck, che è anche il luogo del wi-fi, si sente il pendolo fare tic tac, ma solo nei rari momenti di silenzio permessi dalla macchinetta, che sta chiacchierando con una ospite..
Sotto il pendolo, che suona la mezz'ora dopo le ventuno, la stufa diffonde un tepore particolarmente gradito dopo una giornata di walking in the rain. Posso togliere il pile e restare in camicia. Fuori ci sono 8 gradi e un riposante silenzio.
Dopo una settimana collinare, abbiamo realizzato che se non sentiamo l'aria  della montagna  frizzarci addosso non ci sentiamo pienamente in vacanza. Così abbiamo lasciato la Slovenia e invece che cercare alloggio in carinzia come da progetto originario, abbiamo risalito l' Austria per fermarci nel salisburghese.
Alloggiamo in una zimmer situata in una casa alla fine del paese, proprietà famiglia Gappmaier,  due coniugi che gestiscono zimmer e apartment con modalità very freundlich.
Dei cinque tavoli, stasera ne sono occupati solo tre. Il nostro è accostato a quello di una coppia di vecchietti impegnata in un gioco da tavolo che presuppone la disposizione di tesserine su un righello, tipo scarabeo.Sarebbe interessante  giocare con loro, ma temo che sarei  in svantaggio.
Non  mi resta che scrivere questo post  sul notebook, mentre G. smanetta col suo nokia enne novantasette.
Entra  Herr Hermann e gli chiede se gradisce un bicchierino di grappa all'amarena, eccome se lo gradisce, poi mi ripropone la grappa al miele di ieri sera, che rifiuto gentilmente. Mica voglio tornare in Italia alcolizzata e ingrassata! 
Frau ospite interrompe Frau  macchinetta per mettersi a raccontare qualcosa ai vecchietti : intendo solo le parole italienisk, vein e cantinen. Credo che riporti un divertente episodio di qualche vacanza all'italiana.
 G. dice di chiamare il mio amico Iacoponi, che quando c'è bisogno di lui non c'è mai.


3 commenti:

  1. Digli che io ci sono sempre per gli amici, oh cavolo!
    Il tuo ospite ti avrà certamente offerto da bere dicendoti:"Trinken Sie, bitte, diese Snaps mit Honig, genedige Frau" cieè: beva per favore questo liquore al miele gentile signora.
    E quando tu gli hai chiesto che cacchio ti voleva far ingozzare lui ti ha spiegato cosa fosse quell'Honig, che cioè era il prodotto principale delle Bienen e non pinen, che sono le api.
    Vedi che faresti bene a venire in vacanza insieme a me?

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  2. Quello che non avevamo capito era l'aneddoto riguardante: vino, cantinen e italianiske, aneddoto che aveva creato ilarità generale, dalla quale ci sentivamo un tantino esclusi.
    In vacanza con Herr Iacoponi? Hai mai sentito parlare o fatto esperienza di grandi - o apparentemente grandi- amicizie rotte proprio durante una vacanza? ;)

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  3. No.mai; ma adesso dopo tre settimane passate gomito a gomito, sto facendo l'amara esperienza del rapporto figlio-genitori andato in frantumi, per colpa di una terza persona, che non merita che io la nomini.
    In Privato se vuoi.

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