giovedì 13 dicembre 2012

Lo sciopero e gli stivali


Oggi ho fatto sciopero.
Il bello è che per la seconda volta siamo riusciti a farlo fare anche ai colleghi più crumiri e leccaculo, quelli che alla notizia di una nuova mobilitazione avevano esclamato: "Eh no! Non venite a chiedermi di fare un ALTRO sciopero!" 
Come se noi ci divertissimo, a perdere una giornata di stipendio, o come se non stessimo lottando anche per loro.


Oggi ho partecipato a  una manifestazione indetta dalla CGIL per protestare contro gli stronzi che vogliono farci fare 2 ore in più pagandoci meno.

Oggi mi sono vestita di fretta pensando al freddo -che mi aspettava feroce- e non all'estetica -che non è mai nelle mie priorità-, e quindi ho indossato le cose più pesanti che ho trovato nell'armadio.
Per prima cosa ho portato  a termine  delle commissioni per papà presso l' edicola, la farmacia e il pollivendolo, poi ho raggiunto la città capoluogo di provincia.
Alcuni miei colleghi mi aspettavano in piazza Cermenati -è stato facile trovarli, c'erano 4 gatti-.
Quando mi sono avvolta la testa nella sciarpa  mi hanno scattato una foto, per poi mandarla ai giornali con la didascalia: ecco come ci vogliono ridurre!
Simpatici, eh? 
Al termine dei comizi ci siamo salutati. Io sono scappata di corsa verso via cavour,  dovevo andare a comprare le calze elastiche a papà, quelle che vuole lui le hanno solo in quell'ortopedica.
Poi tornando verso il parcheggio ho visto che un negozio di scarpe aveva delle offerte, guarda caso si trattava proprio del negozio più "in" della città.
Sono entrata a vedere se trovavo un paio di stivali neri a un prezzo accettabile per una che non s'è guadagnata nemmeno la pagnotta, oggi. 
E' stato mentre li provavo che mi sono vista allo specchio: maglione blu da rifugio di montagna, pantaloni di velluto nero, stivali marroni, sciarpa multicolor. Senza contare il giaccone rosso da neve, che mi ero già tolta. Avrei potuto giustificarmi: sapete, mi sono vestita così per andare alla manifestazione! ma poi guardandomi intorno ho visto signore impellicciate accompagnate da signori incartadicreditati e sono stata zitta. Questa è una città benestante!
E'stato mentre mi specchiavo e mi guardavo attorno che  mi si è chiarito il motivo per cui mi hanno fatto provare gli stivali in magazzino. 
Comunque li ho comprati e sono belli, li desideravo da un sacco di tempo e stasera se non nevica li inauguro.

31 commenti:

  1. Ma la foto l'hai scattata tu??? C'è tutta quella neve???

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    1. No, qui ha incominciato a nevicare a mezzanotte.
      Era una foto anticipatoria, Baòl!
      Ti piace la mia mangiatoia degli uccellini?
      Quando c'è questa temperatura e ancora più quando nevica mio marito compra i panettoni apposta per loro!

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  2. Allora scioperata, vai in giro in tutta quella neve vestita da babba natale? E vai anche a finire sui giornali. Postane la foto in cui appari tu così stranamente vestuta (non è un refuso, è Dante).
    Non importa come ci si veste, l'importante è stare al caldo e rivendicare i propri diritti (ma se c'erano quattro gatti i diritti di chi rivendicavate?); tanto coi tempi che corrono e coi governi che vanno e che sembra vengano (o ritornino, non è escluso), non vi starà a sentire ninguno (non è un refuso, è spagnolo).
    Hai fatto bene a comperare le calze elastiche crucche per il tuo papà.
    Però che bei nomi hanno dato a Lecco alle loro piazze, Piazza Cermenati, sembra una piazza importantissima, bello!
    Ti faccio tanti auguri per la tua nuova attività di attivista appunto, speriamo che qualche santo in paradiso si commuova per voi.
    Ma a me pare che in Italia ci sia attualmente la tendenza a prendere per il culo pensionati e lavoratori: tu lavori due ore in più e io ti pago di meno, così alla fine non ci perdi un soldo. Una vecchia barzelletta, che questo governo ha rispolverato.
    Ma i loro stipendi da nababbi non si toccano.
    Basta, che altrimenti divento politico e poi non mi parli più per tre settimane.

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    1. Scioperata ... ahahahah bella questa, azzeccata direi!
      Ma dài, la foto mica è finita sui giornali, ci mancherebbe! Era una battuta del mio collega!
      Non so come finirà questa brutta storia, temo che alla fine il piatto di merda ce lo faranno ingoiare tutto intero, forse anche con gli interessi, con le buone o con le cattive.
      Però -è quello che ripeto continuamente ai miei colleghi- al di là del risultato finale un conto è dire grazie mi piace proprio tanto quella merda lì, un conto è dire no grazie non è di mio gradimento, e fare quel che si può fare per convincere il padrone a cambiare menù.
      E' una questione di dignità, capisci?
      Di rispetto per i nostri padri, che hanno lottato duramente per farci avere proprio quei diritti che oggi ci stanno togliendo.
      Non sono un'attivista, mi limito ad esprimere le mie opinioni, anche in contrasto al "mio", ma non più mio, sindacato.
      Ciuuuussss

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  3. Bella Lecco! questanno ho fatto una settimana a Mandello
    e ho potuto vedere le bellezze del lago. Bella vacanza.
    Ciao.

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    1. Il lago di Como è il lago lombardo più bello, e suggestivo.
      Da visitare in entrambi i suoi rami, quello manzoniano e quello di Como.
      Peccato per il traffico, che nel fine settimana diventa paralizzante.
      Ciao Maximo :)

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  4. in un mondo giusto faresti 2 ore meno e saresti pagata di più, e loro, gli strunz, sarebbero meno impellicciati e meno incartadicreditati...
    ma, probabilmente, anche in questo ingiusto mondo, è sempre meglio essere TE che essere loro, e secondo me lo sai benissimo... :)

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    1. Esattamente detto Nikkete!
      Una volta non si diceva forse: lavorare meno lavorare tutti?
      Adesso vogliono farci lavorare di più noi vecchi -vedi anche innalzamento età pensionabile- per togliere il lavoro ai giovani.
      Da noi, se passa sto contratto tutti i giovani a tempo determinato perderanno il lavoro!
      Hai ragione, i ricchi non li ho mai invidiati!

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  5. Buoni stivali, allora!
    Alla faccia delle signore snob. Tiè!

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    1. Li ho messi ieri sera,
      pensa sono uscita con alcune mie compagne delle magistrali!!!!
      Quando siamo uscite dalla pizzeria nevicava ...
      una gran bella inaugurazione direi.
      Buuuuu alle signore in pelliccia!!

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  6. il fine giustifica i mezzi ... in certi casi :)
    che poi un tocco proletario nei negozi 'in' non guasta.
    che le offerte e i saldi non hanno classe di appartenenza

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    1. Se il tocco proletario si limita a un acquisto regolarmente pagato con carta proletaria post pay piuttosto che con un'american express gold, il titolare del negozio non ha niente da eccepire, di solito. :)

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  7. in questi tempi di crisi io credo che si debba essere grati a quegli imprenditori che regolarmente perdono ma mettono i soldi, per il loro investimento ma anche per i lavoratori, per cercare di far quadrare i conti. dovrebbero avere il massimo del rispetto. poi a volte non ce la fanno, e devono prendere iniziative drastiche, ad esempio licenziare. e, al di là delle modalità con cui lo fanno, l'effetto è devastante: significa lasciare a casa gente. a volte che non si è particolarmente spaccata il culo nel lavoro, altre volte che ha fatto il proprio dovere. io però so una cosa. per quei lavoratori il nemico non può essere l'azienda.

    poi ci sono casi in cui il "padrone" ha sbagliato tutto. e allora licenzi pure, ma tiri fuori i soldi e dia abbondanti buonuscite.

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    1. ahhhhh!!!
      io questo discorso che devo ringraziare chi mi dà il lavoro proprio non riesco a digerirlo, Francesco!
      Dove sono gli imprenditori che perdono i soldi per filantropia?
      Io non ne conosco. Tu sì?
      Se ce ne sono, tanto di cappello.
      Non è il mio caso, comunque, dato che io lavoro nella sanità privata.
      Se il mio ente è in crisi perchè la regione non paga lo deve dichiarare, e conti alla mano si può anche pensare a soluzioni dolorose come i contratti di solidarietà.
      Ma devono essere soluzioni ad hoc e a termine, perchè nel momento in cui si esce dalla crisi si possa ritornare alle condizioni precedenti.

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    2. si io ne conosco. e conosco anche lavoratori che hanno fatto proprio poco poco il loro dovere in questi anni. e certo, ci sono pessimi imprenditori. guarda, per me ci sono pessimi italiani, come ho scritto nel mio ultimo post che ti invito a leggere

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    3. > perchè nel momento in cui si esce dalla crisi si possa ritornare alle condizioni precedenti

      Questa è una illusione che questi politicastri di sinistra, di centro e di destra stanno continuando a cacciare nella crapa della gente.
      Qui è spiegato in maniera estremamente semplice chiara e inconfutabile.
      La cosa drammatica in tutta in questa colossale illusione-credenza della ripresa della crescita-consumismo è che si perde tempo prezioso per iniziare a preparare piani di transizione che possano in qualche maniera mitigare il veloce e progressivo aggravamento della crisi.

      Non ci sarà alcuna ripresa della crescita consumismo solo qualche sussulto.

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  8. Guarda il lato positivo,nessuno ti ha ancora detto:"almeno tu hai un lavoro"
    e anche se proletaria i tuoi soldi valgono come quelli avvolti in pellicce e gioielli...

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    1. Non so perchè ma ho l'idea che i miei soldi valgano più di quelli impellicciati (pps, stavo per scrivere impiallacciati!)e ingioiellati.
      Ma forse sono di parte ... :)
      Non mi hanno ancora detto che almeno ho un lavoro, ma mi hanno detto che dovrei ringraziare chi mi dà lavoro, e sinceramente non ho capito perchè dovrei farlo.
      Ciao cafè cafè!

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  9. Mi raccomando Silvia tantissimi altri scioperi...prima di tutto perché è giusto, poi perché escono fuori post come questo! :-)

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    1. Ma come ...
      tantissimi altri scioperi ?
      Potranno anche partorire tantissimi altri post come questo ,
      che però caro mio, non mi riempiono la pancia!!
      Ciao Nico basket chitarra e matematica (vado a memoria), ci eravamo già visti su questi schermi in seguito a un post su Guccini il Grande.
      A presto allora, visto che ne ho uno in bozza.
      -Che spero di postare in una giornata lavorativa- :)))

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    2. Lo so cara Silvia, anch'io ne ho fatti tanti di scioperi quando c'era da farli! E il fatto di lottare anche per gli altri rimettendoci di tasca propria è qualcosa che ci accomuna parecchio...peccato che troppo spesso non viene recepito! :(
      Caspita che memoria che hai! :-) Sì, anch'io mi ricordo quando ti commentai quel bel post su Canzone quasi d'amore...e poi ti ho tenuta sempre d'occhio, visto che hai scritto parecchio su Guccini. Ricordo pure se non sbaglio un tuo post su Eskimo che pure mi piacque molto...a questo proposito ti faccio leggere questa cosa :) Un abbraccio a presto

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    3. Bello quel post che hai scritto. Mi ha fatto venir voglia di riascoltare certe canzoni, tipo canzone di notte numero 2, una delle mie preferite.
      Erano i tempi in cui la notte valeva più del giorno: di giorno ti trascinavi, con il rammarico di lasciare la gioventù sugli scomodi banchi di scuola, di notte te ne riappropriavi, vivendola a piene mani.
      Io non saprei fare una scelta, anche perchè Guccini l'ho amato tanto e poi l'ho perso completamente e poi l'ho ritrovato solo pochi anni fa.
      Il post su eskimo aveva una continuazione che ho scritto ma non ho più postato ... vedrò di rimediare :)

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  10. > farci fare 2 ore in più pagandoci meno
    Mauro Bonaiuti e altri studiosi dei modello di società (descrescita compresa) la chiamano epoca delle marginalità decrescenti.

    Le risorse sono di meno, il deficit (quello finanziario è solo uno degli aspetti del deficit ecologico complessivo) ancorché enorme continua ad aumentare...

    Quando marginalità e produttività del sistema cala, di finisce a lavorare di più. Come i pescatori che, dopo che gli stock ittici sono stati praticamente disstrutti ovunque da una pesca eccessiva su tutto il pianeta, devono passare più ore in mare ottenendo sempre meno pescato e di qualità sempre "peggiore" (secondo gli standard di mercato attuali).
    Così il pescatore lavora di più pr avere meno e ciò succede anche a Silvia.
    Ritengo purtroppo che non si tratti di complotto o di qualche disegno ma di una realtà molto più grave ovvero il fatto che la torta è drasticamente diminuita, le fette devono essere sempre di più (in questo contesto alcuni pochi le vogliono sempre pi¨ grandi).

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    1. Mamma mia che quadro ittico disastroso, complesso e decisamente poco comprensibile alle masse di gente come me.
      E se invece i padroni del mare, delle risorse, del vapore e di tutti i quattrini del mondo si decidessero a guadagnare qualcosa di meno, a mangiare fette più piccole di quella torta? Se invece di distruggere mezza foresta dell'Amazzonia per produrre mangime per le vacche da ingrassare e macellare per i grossi mercati, ci si fosse piantato grano? Avrebbero mangiato 14 miliardi di persone, e noi siamo solo la metà, no sarebbe stato meglio?

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    2. La torta non è diminuita, è scomparsa!
      se la sono pappata tutta loro!
      e hanno pure la faccia tosta di presentarti il piatto vuoto e chiederti:
      "cosa pretendi, che te la vomiti forse?"
      Cretina d'una zoccola!
      pretendo che mi restituisci non solo le 16 euro della tua biografia, ma tutti i tuoi stipendi da consigliere del c.!

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  11. Quadro ittico spaventoso.
    Ehm, Vincenzo, penso che tu sia leggermente poco informato sul collasso degli stock ittici dovuti alla pesca insostenibile. Se vuoi delle referenze dammi un segno che ti faccio avere qualcosa.
    Allora, a metà degli anni 70 l'ONU ebbe la brillante idea di proporre il mare come riserva da sfruttare come fonte di proteine, andando a sostenere la crescita del settore della pesca in molti paesi. Il risultato è che ora c'è stata un ulteriore crescita della popolazione che richiede più proteine e che ci sono molte specie ittiche edibili che sono vicine al punto di estinzione.
    E ciò provoca un ulteriore peggioramento (si chiama "economia dell'estinzione" in letteratura): le specie rare aumentano di prezzo e quindi il poco residuo viene predato ancor più invece di essere protetto.

    Purtroppo la stragrande maggioranza degli homo non ha alcuna idea della pesantezza della loro impronta ecologica ed ha come primo anelito quello di consumare di più beni possibilmente più costosi/preziosi/rari/inutili/posizionali.

    > Se invece di distruggere mezza foresta dell'Amazzonia per produrre mangime
    > per i grossi mercati [...] ci si fosse piantato grano?
    Questo è una falsa soluzione.
    Perché la vera soluzione è che nella biosfera devono rimanere quantità rilevanti di selvatico, di biodiversità, di territori NON antropizzati che sono elementi biologici fodamentali di ri-produzione di risorse (a partire da due non molto importanti come acqua e ossigeno ;).
    Cioè homo deve porsi dei limiti anche numerici in quanto i limiti fisici del pianeta esistono e sono incompatili (ampiamente noto in letteratura e scienza, uno degli esperimenti classici è quello della piastra di Petri) con una sua crescita esponenziale. Succedono cose orribili poi ma gli apologeti della crescita umana infinita stranamente li negano sempre.
    Anche ammettendo di tagliare fino all'ultimo ettaro di foresta per farci campi, ecco, allora avremmo raggiunto il limite massimo di superficie agraria utile ed utilizzata, non avremmo più solo ettaro di margine e saremmo con la popolazione già al massimo sostenibile. Poi basta che ci sia una siccità anche in una sola delle zone agricole del pianete e avremmo moltitudini di homo senza cibo.
    Il frumento, l'acqua, l'energia, i medicamenti, il pesce, i caci non sono come gli euro o i dollari che certi tonti pensano di risolvere i problemi mettendosi a stamparli a camionate.
    7G homo sono già una sciagura visto che ogni anno la data in cui gli homo hanno finito e consumato le risorse riproducibili annualmente dal pianeta si anticipa sempre più, nel 2012 siamo arrivati al 22 agosto e da quel giorno stiamo consumando risorse sottraendole alle generazioni future.

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    1. Mamma mia come ci capiamo: a fischi come le cicale.
      Io sono di Civitavecchia, e lì ogni tanto torno, dove ancora ho qualche amico, come gli Aradis, antichi pescatori, che avevano negli anni 50/60 una flotta di 8 pescherecci che giravano non troppo lontano e tornavano al mattino carichi di pesce. Oggi la Ditta Aradis funziona soltanto come negozio di vendita al pubblico. I pescherecci venduti e la situazione la conosco da anni senza avere studiato il problema, cone prevedo abbia fatto tu.
      Una volta erano colpevoli i giapponesi che venivano con le loro navi, non pescherecci navi, che preparavano già il pesce iscatolato.
      Adesso sta storia delle specie ittiche vicine all'estinzione. Mi pare che siano da anni vicine all'estinzione, quindi non so più a chi dare retta.
      Io non ho detto che si dovrebbero fare campi e distruggere le foreste: sto in Germania da 40 anni ed ho imparato a rispettare gli alberi. Io ho detto che sono stati abbattuti decine di migliaia di alberi della foresta amazzonica, fondamentali per l'ecosistema del pianeta, ma non per fare della legna come in Canada, bensì per creare campi di coltivazione di mangimi per satollare vaccine da scannamento da indirizzare sui pingui mercati americani. Ho detto anche che, nel caso avessero fatto di quei terreni campi di grano avrebbero "avrebbero" condizionale, caro amico, potuto mangiare 14 miliardi di uomini, con questo non incitando a raddoppiare la popolazione del pianeta, ma forse a raddoppiare la quantità di cibo a disposizione dei 7 miliardi di esistenti.
      Mi sembrava chiaro per uno che parla come un libro stampato, ma forse non lo era, ahimé.

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    2. In Italia che ha violazioni pesantissime delle norme comunitarie in fatto di pesca (ad esempio con intere flottiglie di pescherecci a strascico che hanno preso i fondi europei per cambiare il tipo di pesca e che invece hanno continuato il bracconaggio distruttivo marittimo a strascio).
      E' un lavoro che fu redditizio, non lo è più ma rimane anche usurante, molto pesante. Ecco che molti imprenditori passano al commercio come quelli che conosci.
      Nella sostanza è un segno anch'esso di redditività diminuita al punto da portare al cambio di settore (dal primario al terziario).
      Comunque qui in blogeko una rassegna di articoli introduttivi sulla crisi e alimentare e ecologica.

      Grazie per il chiarimento.

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  12. > La torta non è diminuita, è scomparsa!

    Se al limite noi azzerassimo tutti i costi per la casta otterremmo solo una percentuale molto ridotta delle risorse necessarie per diciamo 70M homo italiani (diciamo 61M di ufficiali e 9M di clandestini).

    Il problema gravissimo di privilegi,potere e del consumismo esibiti dalle classi parassitarie (digerenti e impropriamente dette dirigenti) è simbolico, è di paradigma.
    Quando sui media esce la notizia di Montezemolo, della Pascale o di Belen a far sciopping ('sto termine inglese del cazzo mi sta già da solo sul culo) in via della Spiga, tu stai nutrendo 59M di homo italici di consumismo, stai inquinandoli con l'apologia di potere, gloria effimera, competizione posizionale.
    Dal punto di vista numerico non è molto ma in termini di degrado inculturale e di inquinamento delle menti è una catastrofe.

    Dire "è colpa loro" significa entrare nella logica del dualismo antagonista conflittuale su cui si basa questa società.
    La questione giusta è: cosa posso fare io, giorno per giorno, per diminuire la mia impronta su questa terra e migliorare il mondo?
    Quando questo è fatto POI hai una base etica e morale solidissima che ti permette di tagliare drasticamente le risorse parassitate da quelli che Jared Diamond definisce i cleptocrati.

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  13. I costi della politica non sono così infinitesimali come sostieni, se ci aggiungi gli italici 60 miliardi di corruzione, e se è vero come è vero che politica e corruzione vanno a braccetto.
    E anche se tali costi fossero una percentuale irrilevante? E' una questione di giustizia, di moralità! (ah, che parolaccia!) che non può stare in secondo piano rispetto ai temi di cui stiamo parlando.
    Insomma il mio datore di lavoro dice di non ricevere i soldi dalla regione, mi chiede di fare sacrifici, io pago le tasse fino all'ultimo cent e ciliegina sulla torta devo assistere impotente al ladrocinio dei consiglieri regionali, perchè tanto hanno rubato meno di Fiorito?
    MI VIENE IL DELIRIUM TREMENS PER IL NERVOSO!

    Al last but not least: se mi parli di ambiente sai di sfondare una porta aperta!
    Mi piacerebbe pensare che la mia impronta sulla terra sia pesante quante le impronte lasciate dalla cincia bigia sulla neve fresca.
    In realtà so che non è così, che il mio segno è più pesante di quello lasciato da un abitante della Namibia -ma anche più leggero di quello lasciato dai cittadini più arraffoni e impuniti del pianeta, gli americani.
    Faccio quello che posso!
    Ma scommetto che pure tu ti lavi più di un avoriano. Specie dopo le tue lezioni di tango :)

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  14. I costi della partitica rappresentano molto bene questo paradigma della crescita-consumismo. Sono basati su crescita senza limiti e su sprechi sempre maggiori.
    Cosa fa una persona che rischia la vita per problemi di sovrappeso?
    Si mette a dieta.
    Elementare, semplice.
    Così è necessario tornare ad una gestione del potere assai più sobria, austera
    Ciò, come scrivevo, è assai importante specie dal punto di vista simbolico, etico.

    Ora il potere da alla testa ed è questione nota da sempre.
    Quindi in queste condizioni è necessario
    - imporre l'esclusività di incarico
    - il numero di mandati (la realtà ha ampiamente dimostrato che si creano incompatibilità estremamente gravi tra le decisioni necessarie per continuare la "professione" e/o mantenere la poltrona e il mandato ricevuto dagli elettori
    - il controllo diretto dei deleganti sui delegati
    - sistematici conflitti virtuosi di interesse
    - ridurre la scala, visto che la dimensione del sistema è IL Problema
    (è molto più facile che paesani e cittadini controllino strettamente l'assessore o la sindaca che il consigliere regionale o l'eurodeputata).

    Sebbene sia molto lontano dalle ultime derive demagogiche e populiste di M5S (peraltro del tutto risibili rispetto a quanto caratterizza i partiti) essi dimostrano che si può fare politica con risorse estremamente limitate.
    E' importantissimo questo. Smonta tutte le fregnacce dei partiti sul fatto che la gestione del potere richiede non solo risorse spropositate ma in crescita continua.

    Nonostante io faccia una vita di forte austerità edonistica (sebbene non austera come quella di alcune comunità radicali, tipo elfi, nomadelfia, urupia, comunità dell'arca etc.) io sono perfettamente conscio della pesantezza della mia impronta ecologica.
    E' per questo che affermo che è necessario decrescere demograficamente, perché non è assolutamente pensabile che una massa esorbitante di persone accettino di vivere a livelli di tenore di vita sensibilmente minori.
    Insomma, la torta è quella, visto che nessuno né può né aspira a vivere con una fetta da due milligrammi è necessario diminuire il numero di fette.

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Parla! Adesso o mai più!