mercoledì 1 ottobre 2014

sulla traccia di Nives


SULLA TRACCIA DI NIVES, ERRI DE LUCA


In questo bel libro Erri De Luca dialoga con Nives  Meroi, alpinista che  scala le grandi montagne in coppia col marito senza bombole di ossigeno, senza ricorrere ai portatori e senza lasciare rifiuti.



Erri e Nives chiacchierano di alpinismo seduti sul tetto del mondo; il bello è che ogniqualvolta Erri  estremizza  i propri pensieri è proprio Nives, una  donna che pratica alpinismo estremo, una donna   che coi piedi arriva ai confini del cielo, a riportarlo coi piedi per terra.


Riporto uno dei tre brani che HO SCELTO COME " THE BEST" DEL LIBRO.


"Lassù non mi sbraccio, non faccio scene di esultanza. Piuttosto tiro fiato, scatto fotogrammi per documentare, per nostro ricordo, però a braccia basse. 
Non mi piace esultare sulla cima. 
Sai che non c’è una sola foto di Hillary sull’Everest in quella prima salita del ‘53? 
Hillary aveva l’apparecchio e fotografò Tenzing, il contorno delle montagne intorno, ma non chiese a Tenzing di fargli una fotografia. Non è speciale questo? 
… Per me quello scatto mancato è il più bello di tutti, il colpo di umiltà che dà la precedenza all’impresa e non a chi la compie. Quell’ossuto spilungone neozelandese alto un metro e novantadue non si fece fotografare in cima all’Everest. È per me una lezione."

9 commenti:

  1. Bellissimo il brano che hai scelto, esemplare. Una doccia di umiltà servirebbe a tutti noi, soprattutto a certi politici nostrani, che vanno in giro a piedi con le mani in tasca per lanciare mode per dire a tutti "qua sono io, l'ombelico del mondo".
    Comprerò sto libro, non perché mi interessi la montagna, tu sai che la rispetto e la temo. Pochissime volte ho affrontato salite alpine, fino al terzo grado, non di più, si trattava di camminare non di scalare, ma qualche volta era aspra anche quella terza.
    Mi interessa quel dialogo fitto di cui parli e l'idea che conti l'impresa e non chi la compie. Non è solo umiltà se ci pensi bene, ma un estremo pudore, come quando ci si avvicina a qualcosa di misterioso e di sacro insieme.
    Ti ringrazio per la soffiata Esse.

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    1. Pudore è la parola giusta,
      infatti i tibetani prima dell'arrivo dell'uomo occidentale mai si erano sognati di scalare una montagna, considerandola sacra e inviolabile, casa degli dèi, che in caso di intromissione si sarebbero infuriati.

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  2. L'avevo letto a suo tempo e ne rimasi affascinato. Solo un scrittore-alpinista come Erri De Luca poteva scrivere un libro del genere.

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    1. Erri De Luca è un bravo scrittore ma come persona lo considero non intellettualmente onesto.

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  3. Erri De Luca , un grande, un immenso, una bestia rara...nella sua infinita modestia..
    Lo ascoltati anche quest'anno a Barolo, e ne rimasi incantata..
    Grazie Silvia per avercelo ricordato!

    Mi son iscritta con infinito piacere, sperando in un tuo gradito ricambio!
    Grazie e un forte abbraccio!

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    1. Scusami , il mio link è http://rockmusicspace.blogspot.it/

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    2. ehm ... mi metti in imbarazzo, il mio fare blog non funziona così.
      Non mi sono mai iscritta a un blog con la modalità "do ut des".
      Forse non mi sono mai iscritta ad alcun blog, se non a un paio nel lontano 2009.
      A dirla tutta non sono mai riuscita a capire il senso del collezionare sostenitori.
      Se leggo un post che mi stuzzica lascio il mio pensiero, non sento il bisogno di incollare la mia figurina sull'album.
      Ciò non toglie che ti ringrazio della visita, che restituirò con piacere, sperando che la mia "filosofia" non abbia urtato la tua sensibilità.

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  4. Tornando a Erri De Luca, non lo considero poi così grande.
    Uno che ha detto, tanto per dirne una, che gli anni di piombo sono roba da idraulici.

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    1. Non ne avevo letto troppo bene, infatti. Chissà dov'era lui durante quegli anni da idraulici, insomma da buttare nel cesso?

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