sabato 17 ottobre 2009

Loro non ti abbandonano mai


Forse sono tornata al mio unico vero fedele amore, il libro, che ultimamente avevo trascurato per il blog, un amante passeggero. (mi sono un po’ stufata, del blog, si era capito?)

… E’ come scrive Amos Oz: “I libri, loro non ti abbandonano mai. Tu sicuramente li abbandoni di tanto in tanto, i libri, magari li tradisci anche, loro invece non ti voltano mai le spalle: nel più completo silenzio e con immensa umiltà, loro ti aspettano sullo scaffale”
Oggi ho terminato di ri-leggere “Lessico familiare” di Natalia Ginzburg (Ancora lei! Quando mi fisso!)
A dire la verità, non l’ho gustato appieno, non me lo sono meritato, insomma l’ho un po’ sprecato: ne ho fatta una lettura distratta, troppo a spizzichi e bocconi, intervallata da altri libri concorrenti. Ma ugualmente mi è ri-piaciuto così tanto che una volta chiuso il libro l’ho ri-aperto alla prima pagina e volevo ri-cominciare la lettura, questa volta di filato . Per me è un capolavoro.
E’ la terza o quarta volta che lo leggo. Ci sono libri che a ogni rilettura ti piacciono di più.
La Ginzburg ricorda la propria famiglia attraverso fatti, luoghi e persone, e nel farlo rievoca con maestria i gesti, le frasi e le parole quotidiane, che diventano quasi più importanti dei fatti. A chi legge sembra di VEDERE la madre che fa il solitario, al mattino, dolce affettuosa colta e incapace di vivere senza una serva, sembra di UDIRE le urla del padre autoritario e dispotico, sembra di RESPIRARE l’aria della montagna dove la famiglia va in vacanza per tutta l’estate, sembra di SENTIRE le parole di una bambina che racconta dei suoi familiari, e questa bambina è l’autrice, con quel suo ricordare le cose più semplici con un linguaggio semplice …. Ma si sa che “una facile lettura è dannatamente difficile da scrivere”
Il personaggio che amo di più è il padre Giuseppe: impulsivo, iroso, inflessibile, caparbio, ma in fondo tenero, di quella tenerezza timida e, quasi per necessità di difendersi da essa, rivestita di rudezza. Indimenticabili i modi di dire di questo professore di anatomia: “Non fate sbrodeghezzi! Non fate potacci! Non siete gente da portare nei loghi!” (in caso di maleducazione a tavola) “Quel tipo mi è sembrato un bel sempio!” (giudizio su una nuova conoscenza) “Che sempia che sei! Che asina!” (complimenti alla moglie) “Voi vi annoiate perché non avete vita interiore!” (ai famigliari) “ M’importa assai a me di morire!” (quando si rifiutava di scendere nei rifugi antiaerei).
Mi piace perchè è una persona autentica, coraggiosa, coerente, che non si fa condizionare, che non teme il giudizio altrui. Mi piacciono gli uomini così: con grandi difetti e grandi virtù. Mio padre, mio marito, il mio prof di italiano delle magistrali. Non mi affascinano le persone troppo diplomatiche, troppo cortesi, troppo ordinarie, troppo a modo. Quelle che non si arrabbiano mai, che vogliono piacere a tutti e non scontentare nessuno. Quelle che non hanno il coraggio di mostrare anche il proprio lato oscuro.

4 commenti:

  1. Concordo sia sul libro che sul tipo di personalità da apprezzare. Sei fortunata: gli uomini più importanti della tua vita sono come tu li vuoi!
    Non abbandonare il blog, è sempre un gran piacere leggerti!

    RispondiElimina
  2. FUMA........... la Ginzburg? Troppo complicata per me! Non credo che riuscirei a "leggerla....."

    RispondiElimina
  3. Grazie Ornella...però non è facile il rapporto con uomini così (così come non è facile convivere con me). Uomini che ti fanno incazzare ma che non puoi fare a meno di amare, perchè ti chiedono ma ti danno, anche, tanto. Hai presente la canzone di mina "grande grande grande"? te la posto!
    (ma è LEI, la vera grande!!)

    RispondiElimina
  4. per D. : "non sono capace!" è la frase di rito-scusa dell'alunno svogliato che non vuole dire alla maestra "non ho nessuna voglia di farlo!". Lessico famigliare è un libro semplice, potrebbe leggerlo un bambino. Devi solo avere voglia di farlo. Ciao, e buona lettura (!!!)

    RispondiElimina

Parla! Adesso o mai più!