martedì 23 febbraio 2010

fanno e disfano


Morale della favola: fanno quel cacchio che vogliono. Fanno le leggi e le disfano.
Fanno le leggi e le rispettano solo se torna comodo. Mi chiedo perchè dobbiamo pagarli fior di quattrini per fare leggi inapplicate. Potevano scopare la via del grattacielo Pirelli, invece che sedersi a legiferare, sarebbe stato più produttivo. L'arroganza della politica.
Vi ricordate quando si giocava in strada, da bambini, e il leader, dopo aver scelto i componenti della squadra, cambiava le regole del gioco, se no lui non giocava più?
E che dire delle news di questi giorni? Mi hanno indotto a modificare la mia preghiera mattutina: signore non darci oggi il nostro scandalo quotidiano. Poi, mentre faccio colazione e ascolto il tg, assumo un antiemetico. Scandali a dismisura, nonostante le mie preghiere, e il governo che rassicura: no, non è tangentopoli. Cos'è, allora, merdopoli?
Mazzette a gogò, e il Berlu li chiama birichini, con un buffetto sulla guancia.
Un minuto dopo cambia la maschera e si straccia le vesti: nessun corrotto nelle liste! (i corruttori si, però, perchè se no, non si capisce chi abbia corrotto Mills)... Berlu, il carnevale è finito.

14 commenti:

  1. Domani dovrebbe uscire la sentenza della Cassazione sul caso Mills. Se quindi l'avvocato Mills verrà condannato in maniera definitiva perchè si è fatto corrempere da Berlusconi, ciò significa che è stato appurato che Berlusconi è un corruttore! Ha voglia lui di non volersi fare processare in prima persona....Ma lo cosa tragica è che a tantissimi italiani questo non interessa!

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  2. Allora mettiamola così, immoralità per immoralità: se Berlusconi fosse l'uomo del destino, capace di trascinare sta benedetta nazione fuori dal letame, che resti dove sta e faccia il suo lavoro, visto che dall'altra parte nessuno è in grado di governare e lo stanno dimostrando azzannandosi tra di loro. Se invece fosse solamente un corruttore dovrebbe dimettersi e farsi processare.
    È il deus ex machina? Dubito che ce ne sia uno in Italia. È capace di rimetterci a galla? Forse.
    Per questo forse e per il voto che ha ricevuto ha il diritto di legiferare. Tutto il resto è demagogia.
    È immorale quanto affermo? Machiavelli docet.

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  3. Machiavelli docet che la politica deve essere a-morale, non immorale, ma con l'unico scopo di raggiungere il bene collettivo.
    Machiavelli docet anche – attento- che il principe agisce nell'interesse dello Stato, mentre il tiranno agisce per interesse personale.
    L'eventuale a-moralità dell'azione politica può essere giustificata, quindi, solo nel caso delle decisioni illuminate di un principe, non di un tiranno.
    Pensare al berlusca come a un principe mi riesce davvero difficile, pur con tutta la mia fantasia.

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  4. Fuma, detto da un non-berlusconiano convinto, pensare al Berlusca come un tiranno riesce a me difficile, veramente, pur essendo abbastanza fantasioso.
    La tua giovane età ti ha salvata dal vedere cosa fosse veramente la tirannide.

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  5. E certo, è stato eletto democraticamente per cui chi se ne frega se con le leggi che sta facendo approvare sta riducendo drasticamente la democrazia nel nostro paese. Chi se ne frega se per salvare se stesso dai processi, tanti deliquenti verranno rimessi in libertà e tanta gente non avrà più la possibilità di essere rimborsata dalle truffe tipo Parmalat e Cirio. Chi se ne frega se per non far scoprire che lui o i suoi accoliti corrompevano ed organizzavano maxi truffe ai danni dei cittadini italiani bisogna far subito una legge che impedisca di utilizzare le intercettazioni, indispensabili per reati di mafia e quant'altro. Chi se ne frega se ha fatto approvare una legge secondo la quale solo in Rai devono essere sospese per un mese le trasmissioni di approfondimento politico, l'importante che nelle sue reti private si possa fare propaganda a go go e tenere così il popolo all'oscuro delle nefandezze sue e dei suoi accoliti. E questo sarebbe l'uomo capace di portarci fuori dalla melma? Ma mi "facci" il piacere! diceva il buon Totò

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  6. @iaco: se principe non è, tiranno non è, cosa sarà mai? Il buffone di corte? Vediamo un pò se wiki ci illumina, al riguardo:
    « Un giullare è un essere multiplo; è un musico, un poeta, un attore, un saltimbanco; è una sorta di addetto ai piaceri alla corte del re e principi; è un vagabondo che vaga per le strade e dà spettacolo nei villaggi; è il suonatore di ghironda che, a ogni tappa, canta le canzoni di gesta ai pellegrini; è il ciarlatano che diverte la folla agli incroci delle strade; è l'autore e l'attore degli spettacoli che si danno i giorni di festa all'uscita dalla chiesa; è il conduttore delle danze che fa ballare la gioventù; è il cantimpanca [cantastorie]; è il suonatore di tromba che scandisce la marcia delle processioni; è l'affabulatore, il cantore che rallegra festini, nozze, veglie; è il cavallerizzo che volteggia sui cavalli; l'acrobata che danza sulle mani, che fa giochi coi coltelli, che attraversa i cerchi di corsa, che mangia il fuoco, che fa il contorsionista; il saltimbanco sbruffone e imitatore; il buffone che fa lo scemo e che dice scempiaggini; il giullare è tutto ciò e altro ancora. »
    Da Wikipedia,
    (E.Faral, Les jongleurs en France au Moyen age [I giullari in Francia nel Medio Evo])
    Wiki mi ha convinta. berlu è il giullare di corte.

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  7. Sei andata giù pesante stavolta.
    Non ho bisogno di Wiki.
    Il giullare stava a corte soprattutto per far ridere il suo re, il suo principe, il suo padrone, poi la corte tutta.
    Adesso: chi è il suo re, principe o padrone?
    Dimmelo tu che sai tutto.

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  8. Fuma, sei grande, grande, grande....come te, sei grande solamente tu!

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  9. Passserà anche il nano... solo che lui non lo sa!

    salutoni mirco

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  10. @ io non so niente, caro iaco, e se volessi dare l'idea contraria non scriverei di aver bisogno di wiki, ti pare?
    A mio parere, il berlu è un tiranno, perchè "agisce per interesse personale". Però, visto che a te non andava bene, ho cercato il compromesso nel buffone di corte, che, poveretto, hai ragione, non se lo meritava davvero il paragone. Perchè il suo è un lavoro onesto.
    Alla fine credo che il berlu sia un tiranno che spesso indossa la maschera del giullare per camuffare la tirannia, farsi amare dal popolo e continuare a fare i porci comodi suoi con gli applausi della massa.
    Il suo re? E' lui, il re
    Il suo principe? la smania di potere
    Il suo Dio? Mammona, che domande!

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  11. Ultim'ora: ancora una volta, grazie alle sue strategie, Berlusconi è riuscito a farla franca! Infatti si è appena espressa la Cassazione dicendo che la condanna a Mills ( corrotto da Berlusconi) non può essere confermata perchè caduta ormai in prescrizione! Berlusconi ogni volta che è sotto processo o fa approvare leggi che depenalizzano il reato di cui è accusato ( vedi abolizione del falso in bilancio) oppure mette in atto le varie strategie per allungare i tempi fino a che il reato non va in prescrizione.Infatti nello stesso processo Mills era coinvolto anche lui, poi grazie al lodo Alfano ha ottenuto che la sua situazione venisse stralciata, tutto questo interrompendo e facendo ritardare i tempi del processo al solo Mills, fino alla conclusione odierna. Ora, poichè non sarà mai possibile condannarlo per il fatto dell'avvenuta prescrizione, ancora una volta Berlusconi dirà di essere innocente!Questo è l'uomo che dovrebbe guidare l'Italia fuori dalla melma!

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  12. ...morale sì, morale no, ci salva sì, ci salva no, onesto sì, onesto no....heee quanti dubbi tutti sacrosanti, tanto loro (non solo lui) fanno un po' quel che ie pare. Una cosa però è certa sul nostro Presidente: purtroppo (per lui) non è vero ciò che lui dice sempre e con lui i suoi amici. Non è che da quando è sceso in campo la magistratura lo perseguita: è che lui è sceso in campo quando la magistratura già indagava su di lui e le sue azienda da circa 3 anni. Ora, che si sia candidato per godere di qualche privilegio parlamentare è cosa quasi certa dato che il suo fido Dell'Utri l'ha candidamente confessato in una intervista di alcuni giorni fa (per sè ovviamente e non per Berlusconi, ma se tanto mi dà tanto...). Che poi abbia approfittato della sua grande raccolta di consensi per ampliare i privilegi e renderli legge per sè e per i suoi fidi....quasi ci siamo!!

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  13. Posso fare un paio di domandine facili facili, e poi basta mi ritiro perché sta storia è un tormentone e mi ha scassato i cabasisi? Posso? Grazie.
    Ma se è vera questa di andre (con la minuscola e senza accento? che carino!) che quando il Berlusca è sceso in pista già da tre anni la magistratura indagava su di lui (ma non c'era già stato mani pulite? e com'è che non era uscito fuori sto Berlusconi?) mi sapete dire perché mai e poi mai qualcuno abbia indagato sulla famiglia degli Agnelli di Torino, sugli enormi capitali che costoro mandavano all'estro sottobanco, sulle continue sovvenzioni di tutti i governi, sull'attività della Fiat, dove non è lecito indagare, pena...pena cosa? Cosa c'è lì sotto?
    Tra operai diretti e indotto si dice che gli Agnelli, cioè la Fiat diano lavoro a 170.000 operai. cioè famiglie, cioè oltre mezzo milione di italiani. Mediaset tra annessi e connessi arriva pur sempre a 25.000 famiglie, che fa un bel po' di gente e senza sovvenzioni. Questo è un dato sicuro: te lo immagini se prendesse anche sovvenzioni che scriverebbe La Repubblica?
    Allora? Com'è sta storia degli agnelli, o erano lupi e so rimasti lupi?

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  14. ...francamente anch'io.....alla Montalbano!! ringrazio per il carino (anche se mi sa di sfottò) e confermo e sottoscrivo quanto da lui detto. Gli Agnelli non son certo agnelli nè ora nè in passato e come mai non siano stati indagati (sempre che sia così!) francamente non lo so ma temo che appartenga ai grandi misteri d'Italia tipo Ustica. Quelle su Berlusconi, le mie, sono solo delle costatazioni di dati di fatto: dopodichè gli Agnelli non hanno mai fondato un partito, inquisiti o meno, si son ben guardati dal legiferare in merito al fine vita, istruzione pubblica, immigrazione clandestina, opere pubbliche e quant'altro. Si sono "limitati" a garantirsi lo status di azienda di stato.....la decenza ha il suo perchè, anche quando è indecente!

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