domenica 5 giugno 2011

Avrei voluto un papà diverso

Avrei voluto un papà diverso, il più delle volte. Più normale.
Perchè da piccoli si è schifosamente conformisti: si sente il bisogno di essere inquadrati in uno schema,  di sentirsi uguali agli altri.
Il più delle volte avrei voluto un papà simile a quello delle mie amiche.
C'era una vasta scelta di campionario: il padre democristiano con nostalgie fasciste della mia amica del cuore, il padre silenzioso della mia seconda amica, il padre importante e assente della terza, il padre contadino e pacioccone e sempliciotto della quarta.



Il più delle volte avrei preferito un padre conservatore,  un pò autoritario,  che avesse  le idee chiare di come si tenessero in mano le redini  della famiglia: tutto casa e chiesa e lavoro, un pò brontolone, una presenza serale statica e rassicurante come l'alzatina del portafrutta presente in ogni cucina degli anni 70.
In casa nostra non c'era l'alzatina e in più mi toccava quel papà diverso.

Che non si arrabbiava se rompevamo qualcosa in casa, ma solo se facevamo casino mentre guardava il telegiornale.
Che esaudiva tutti i  desideri delle figlie, a cominciare da quelli impossibili.
Che  invece di arrotondare il salario con un secondo lavoro come il papà della mia amica del cuore, scioperava.
Che ci concedeva tutti i giri di giostra che volevamo, fino a che svuotava il borsellino.

Che  ci permetteva di assaggiare il suo  liquore e accendergli  la sigaretta.

Avrei voluto vedere mio papà seduto in chiesa vicino alla mamma.
Un papà che mi lasciasse credere a quelle belle bugie infantili della serie è gesù bambino che porta i doni ai bambini buoni.
Che non si incavolasse quando ci beccava a fare il tifo per rin-tin-tin.
Che non fotografasse la mamma in topless, sugli scogli.
Che non prendesse a male parole il giornalista della rai che leggeva le notizie
Che non mi mettesse in imbarazzo con la maestra ogni volta che quella megera ci assegnava un compito tipo intervista tuo papà, o fai un tema sul suo lavoro.
Che non ci mettesse in situazioni di pericolo.

Avrei voluto un papà meno fragile ed emotivo, che non si commuovesse per delle inezie.

Che non facesse notare al prete venuto per la benedizione natalizia la piastrella  di ceramica 10 per 10 appesa all'entrata, con il disegno di una bella donna in bikini e la scritta: la donna bella è il paradiso degli occhi, l'inferno dell'anima e il purgatorio della borsa.

Che non facesse sempre arrabbiare la mamma.

13 commenti:

  1. Tutto sommato avrei potuto essere tuo padre: per certi versi mi hai fatto un ritratto; io non ho mai fotografato am in topless, mai pensato di farlo, ma per il resto ci siamo.
    Ti saresti lamentata ancor più di me, perché anche io sono emotivo e forse fragile, anche se lo nascondo maledettamente bene, almeno credo.
    Tienti quel tuo papà, brontolone e scassaminchia, ma sincero e onesto nelle versioni della sua anima, come lo sono io.
    A me è venuto a volte voglia di avere figli diversi, ma i padri e i figli sono quelli che ti vengono, o che trovi, per caso.
    Bisogna tenerseli e basta, e volergli bene, maledettamente bene, difenderli da tutto e da tutti, padri e figli.
    Non conoscevo quella della ceramica 10 x 10, ma ne conosco tante altre molto peggiori.
    Anche io ha fatto sempre arrabbiare la mamma dei miei bambini.
    Salutami quel comunistaccio di tuo padre.

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  2. Sarà fatto!
    In effetti, può essere che gli assomigli anche nella consistenza della capoccia, una capoccia che quando si mette in testa una cosa diventa, oltre che de coccio, impermeabile a qualsiasi pensiero estraneo che possa indurla a cambiare idea ... ma forse sulla tua di capoccia mi sbaglio, dimmi tu.
    Avresti potuto essere mio padre?
    Avresti voluto essere mio padre?
    Potrei adottarti a distanza come padre-web, e tu adottare a distanza me come figlia-web. :))

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  3. Io de coccio?!
    Allora, chissà per quale combinazione astrale, sono sicuramente il tuo genitore.
    Perché avrei generato io una de coccio come te, e nessun altro.
    Ricordi quello di cui parlammo in origine, tanto tempo fa, circa il sospetto di esserci incontrati in un'altra vita? Non avevamo preso la paternità in considerazione: potremmo farlo adesso.
    Se vorrei essere tuo padre?
    Ma certamente!
    Mi sarebbe tanto piaciuta una figlia che mi avesse tenuto testa anche troppo brillantemente coma sai fare tu; una figlia che pianta lavoro, figli e cosa di casa, marito incluso, per portare il padre in ospedale o a far la dialisi quando occorre.
    Questo tipo di figlia a me manca, cavolo marcio se mi manca. :)))

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  4. Ti manca perchè fortunatamente sei sano come un pesce; dovessi aver bisogno, -facciamoci le dovute corna antisfiga- scommetto che avresti una schiera di figli figlie generi nuore nipoti e nipote pronipoti e pronipote, tutti pronti a scarrozzare Herr capostipite dovunque voglia.
    (E sennò a che servirebbero le famiglie numerose?)

    per il resto allora è fatta, avvio le pratiche per l'adozione a distanza ;)

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    1. Che ne è successo poi di quelle pratiche?.....
      Maddai, piantala come padre sarei anche peggiore di come sono come amico, non trovi? Prova a immaginare.

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    2. credo di sì.
      saresti stato un padre troppo ingombrante per il mio carattere indipendente :)

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  5. il cuore di un bimbo ha sempre spazio per la malinconia di un desiderio impossibile da realizzare.
    Ps: non mi chiedere di spiegarti cosa ho detto,
    perchè non lo so neanche io... ;-)

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  6. ah, ecco.
    bè a volte si scrivono delle cose perchè suonano bene, mica si può sempre spiegare tutto! :)

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  7. sì, bello bellissimo.
    sai che ha ancora i capelli nero-grigi?
    non uno bianco.
    dovresti vedere la faccia di mia mamma quando si imbatte in una foto di papà bellimbusto.
    la guarda con un'espressione disillusa, come a dire: m'hai fregato una volta, adesso non mi fregheresti più.
    del resto la sua mamma l'aveva avvisata: te mangerè giò del bel (la bellezza non è buona da mangiare) ...

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  8. Ripassavo di qui, vedi caso, e trovo questa osservazione tua su tua madre che guarda le foto da bellimbusto di tuo padre, con tua nonna che le diceva di non fidarsi dell'apparenza. Anche mia suocera lo diceva ad AM. "Pensa benonon e poi non te lo sposi".
    Pensa tu che considerazioni le nostre due suocere, mia e di tuo padre!

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  9. avranno pure avuto le loro ragioni!

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