domenica 29 novembre 2020

era quello di prima, sbagliato

 

Per anni ci siamo lamentati del Natale consumistico, del dover correre in mezzo al traffico all'ultimo momento per scovare l'ultimo regalo da mettere sotto l'albero, dell'obbligo morale di invitare lo zio trumposo (leggi imbarazzante) al pranzo di Natale, della cena con i colleghi, del troppo cibo, troppo caos e del pessimo vin brulè di una qualche organizzazione benefica. 
Per una volta che ci viene offerto (certo non su un piatto d'argento ma su un vassoio triste, questo ve lo riconosco) un Natale Sobrio, o semplicemente un Natale un po’ meno folle, ecco che ci lamentiamo, ancora.
E dai. Non ci viene chiesto di veder partire un figlio per la guerra proprio la sera in cui nacque il Bambino, e neppure di passare il capodanno in un rifugio antiaereo. Smettiamola coi piagnistei, soprattutto se non rientriamo nella categoria dei lavoratori che non portano a casa la pagnotta.
Per parte mia, sono anni che ho adottato il Natale sobrio, e vi assicuro che non mi manca niente. Quest'anno mi mancherà il ritrovarci tutti a casa di mia sorella, ma non ne faccio una tragedia, né mi lamento, l'importante è che stiamo tutti bene. 
Ma forse è solo il mio essere un po' autistica, a farmi apprezzare il Natale senza tutti i natalismi.

52 commenti:

  1. Io lo vedo molto bene questo Natale austero, col presepe fatto solo per noi, col goderci la casa, senza la frenesia di giri impazziti per i negozi, l'ansia di cene proibitive, i festeggiamenti esagerati per una festa di cui si sono perse le origini.
    Saremo un po' in una capanna anche noi, magari Gesù lo sentiremo più vicino; meno caos, meno lucine, meno frenesia..

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  2. Il mio è sempre stato un Natale un pò austero, era un Natale in famiglia e niente più. Non c'erano cenoni, regali, veglioni, ecc... probabilmente non potrò passare qualche giorno nella mia casetta in montagna, che è in un'altra regione, e questo mi spiacerà un pò tanto. Io, gli altri anni, ero abituata ad andare a Milano a vedere mostre ed eventi, in questo periodo ce n'erano tantissimi, e questo è ciò che mi spiace veramente. Abito in un piccolo paese di campagna, dove non c'è niente e non posso uscire di qui, pazienza , cercherò di non pensarci. Ciao

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    1. La casetta in montagna non scappa, è lì che ti aspetta.
      Bello, abitare in un piccolo paese.

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  3. Sono sobrio o almeno cerco di esserlo in tutte le mie manifestazioni,non amo la folla i pranzi luculiani e peggio i cenoni. Amo passare le festività in mezzo ai monti innevati.
    Quest'anno niente neve e niente sci, pazienza, passerò il Natale a Trieste, nella mia casa con la mia compagna, cena e scambio dei regali, senza rimpianti e cosi'sarà anche per la notte di Copodanno,data che non festeggio da anni.
    Felice domenica, fulvio

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    1. La Sobrietà è un valore che si è perso.
      Adesso lo vogliono far passare per un sacrificio!

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  4. A me fa particolarmente piacere il Natale intimista a cui stiamo andando incontro. E sebbene soffra per non poter stare accanto ai miei genitori (per me il Natale è la famiglia non le luci e gli sprechi) vedo la mia rinuncia come il più bel regalo che io possa fare loro.

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  5. Infatti, ora si sgameranno tutte le piangine che dicevano quelle cose per pura moda, o per finto scocciamento.
    Ora davvero asseggeremo un Natale sobrio, "povero" (ma ricco, per chi è ricco non economicamente). Però sobrio, appunto.
    E vedrai che tutti rivorranno il Natale di sempre, quello da poter dire (citando un film per me mitico) "e pure questo Natale ce lo siamo levati dalle palle".

    Moz-

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    1. Mio padre invece, già nel primo pomeriggio, diciamo più o meno dopo il caffè, pronunciava la fatidica frase: lè giamò pasà Natal!

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  6. Bisogna assolutamente preservare la spiritualità del Natale: shopping, cenone, veglione, panettone...

    (Cesare)

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    1. Salverei solo il panettone, che se fatto artigianalmente, nella antica sapienza della pasta madre conserva una sua spiritualità :)
      Un anno lo feci e venne miracolosamente bene!

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    2. Amo moltissimo il panettone, hai tutta la mia stima!
      Cesare

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    3. Ora che vado in pensione, e avrò la possibilità di quei due/tre giorni di attenzione.. lo metto in cantiere un panettone..e vediamo cosa esce fuori.. !!

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    4. fammi sapere cosa combini allora ...

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  7. col passar degli anni si diventa meno fantasiosi, al limite ci si limita a parlarne

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  8. Io vorrei solo che la sobrietà fosse una scelta. A me è sempre piaciuto il Natale in famiglia. Ma noi siamo tre fratelli, con figli a nostra volta ed ho amato negli anni, raccogliere intorno ad una tavola imbandita con cura ed amore, tutta la famiglia, anche da parte di mio marito. Era una gran fatica, devo ammetterlo ma anche una grande gioia.
    Ora ho la mamma quasi novantenne a Roma ed io sono nelle Marche. non so quanti altri Natali ci saranno concessi insieme e questo mi intristisce assai.
    Insomma voglio ribadire che la spiritualità del Natale non devono spiegarmela Conte & co. Ce l'ho dentro di me, sin da piccola.
    Un abbraccio Susanna

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  9. Anche noi di solito festeggiamo il Natale trovandoci tutti, l'unico giorno in un anno. Senza regali, solo una gran confusione e grandi risate essendo i miei tre cognati dei buontemponi. Quest'anno non succederà, ce ne faremo una ragione, la cosa che più ci importa è non contagiarci a vicenda e preservare l'unica nonna superstite, la nostra ancora.

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  10. A me per il contesto spiace tantissimo, ma per il natale chiuso alle ore 22 del giorno 24 sono felicissimo!
    L'ho sempre odiato...
    😐

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  11. Si stava meglio quando si stava peggio.

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    1. Come darti torto? Eppure, pur nella tragedia, io sono contenta se il consumismo si dà una regolata.

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  12. Sono anni che festeggio il natale con mio figlio e mio marito, niente consumismo esagerato, regali che realmente servono e cibi sani!
    Barbara

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  13. ma allora siamo socie!!
    benvenuta nel mio blog!

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  14. non c'è niente del mondo di oggi che sia meglio del mondo di ieri

    è natale sobrio quello che non ti fa andare a trovare un genitore fuori comune ma magari a distanza di 3 km o impedisce ad un padre separato di vedere un figlio minore sempre per 3 km?

    però puoi andare da solo al ristorante, forse.

    questo governo paternalista ha sinceramente rotto i coglioni

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    1. Se capisco quello che non dici chiaramente tu dai al governo le colpe del virus. Preferivi un governo tiranno o incapace?
      Cesare

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    2. Credo anche che le visite a un anziano solo siano permesse comunque.
      Cesare

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    3. risponderò a Francesco con le parole di una coppia di anziani novantenni, che mi hanno scritto:

      Cara Silvia ho letto la Sua lettera a Italians : finalmente vedo nero su bianco quello che mia moglie e io pensiamo da anni: aver trasformato una solennità religiosa in un'orgia consumistica da celebrare nei centri commerciali , in mezzo a luci da Luna Park ci dà una tristezza infinita .
      Se Gesù tornasse tra noi altro che la frusta che ha usato nel Tempio !
      Forse è perché siamo due vecchi surgelati ( 91 e 86 anni ) ma siamo contenti di poter passare il Natale noi due soli, dato che parenti e amici non possono invitarci a pranzo trovandosi tutti in Comuni diversi dal nostro e quindi impossibilitati a spostarsi per legge.
      " Dura lex sed lex " e meno male che c'è.
      Le invio cari saluti e auguri per un Natale sobrio ma più vicino al cuore

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    4. Una coppia saggia ed equilibrata, e anche fortunata.
      Cesare

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    5. incapace lo è di siuro ed esiste solamente perchè ci sono centinaia di morti al giorno. lo dico non io ma fior di opinionisti. e comunque no, non si può andare a trovare genitori anziani fuori dal proprio comune se non disabili.

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    6. No, basta che abbiano bisogno, basta fare se ti fermano l'autodichiarazione. Credi che vogliano vessare i cittadini? vogliamo tutti ridurre i contagi ma non a spese degli anziani. Il governo ha fatto meglio che ha potuto. Non esiste alternativa realistica al momento.
      Cesare

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  15. Come non essere d'accordo. Io poi a Natale non faccio regali, al massimo un bonifico (piccolo :-D), ma vedo che viene sempre comunque apprezzato!

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  16. ah certamente, i bonifici sono sempre benefici! :))

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  17. A me mette tristezza non poterlo festeggiare con la mia famiglia (i miei e mia nonna) che poi era il modo di festeggiarlo gli altri anni. Però appunto, il regalo più bello è poter sentirli perché stanno bene. Ci riuniremo quando sarà possibile e sarà natale, fosse anche agosto!

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  18. parole sagge, peccato che la maggior parte delle persone non la pensi così.
    la data del 25 dicembre è solo una convenzione, se ci pensi.

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  19. Oh, una che la pensa come me!! Lo penso nonostante quest'anno avessimo deciso di andare a trovare nostro figlio che vive in Brasile e che sono più di due anni che non lo vediamo. Era deciso che questo Natale avremmo passato tre settimane con loro e invece... Ma invece di lamentarci ringraziamo che possiamo vederci ogni volta che vogliamo, questa tecnologia è benedetta e in questo periodo ancor di più!!
    E comunque lo passeremo qua, noi due in un paese mussulmano, soli soletti.
    Bel post!!

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  20. Ho letto che sei in Tunisia.
    Che strano, di solito sono i tunisini a venire in Italia!

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    1. Potrebbe stupirti della quantità di italiani che vivono qua, tanti sono pensionati e si son trasferiti per via della defiscalizzazione della pensione, e poi ci sono persone come noi che son qua per lavoro. Siamo in tanti davvero!!😉

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  21. Caspita, in quali settori ci sono tutte queste possibilità di lavoro?

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    1. Noi, o meglio mio marito, è nel settore tessile, una fabbrica di tessuti di lino italiana. Ho sentito altri che si occupano di impianti aeronavali, plastiche e impianti petroliferi. So di altre aziende ma non so esattamente di cosa trattano. La Tunisia è appetibile per le grandi aziende; agevolazioni fiscali e sovvenzioni. 😉

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  22. A me piace l’atmosfera natalizia, sono nato nella tradizione pur essendo comunista. Ciò che di più mi fa arrabbiare è che non siamo capaci a rinunciare.

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  23. Il sacrificio, questo illustre sconosciuto.

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  24. quando cominciano a mancare le radici della famiglia il Natale assume, oltre alla gioia della famiglia, anche il sapore del rimpianto per i cari assenti fisicamente ma presenti, presentissimi nei nostri ricordi!

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