sabato 5 dicembre 2020

la parola sul Natale sobrio a Enrico, e altri

la nevicata di ieri dal mio balcone
Dopo la pubblicazione del mio pensiero natalizio su italians, ho ricevuto una ventina di mail, alcune concordi altre discordi. Mi piace dare voce a queste lettere, e poi devo mantenere una promessa.

Marek dalla Lituania, un gentile signore, mi informa che la sua numerosa famiglia festeggerà il Natale come al solito, con 13 portate, essendo 13 i commensali dell'ultima cena (ma quella non è a Pasqua?) (e non saranno un po' esagerate 13 portate?) e a un certo punto si divideranno l'ostia benedetta posta su un piattino posto sopra la paglia (saranno cattolici ortodossi?) 

Massimo sentenzia che siamo alla fase dello stato etico che avanza,  (cosa vorrà mai dire?)

Alex da Glasgow  dice che a lui del Natale non è mai fregato niente, ma è il dibattito che lo irrita, e poi la chiusura delle palestre e dei cinema è una tragedia per lui, mentre ha sempre odiato le cene di classe (pure io!)

S.C. con l'indirizzo mail scritto maiuscolo (che cosa fastidiosa!) ce l'ha a morte con il governo, e un po' anche con me, mi insulta ma poco, una cosa passabile, dice che non argomento e infatti su questo ha ragione.  Con una lunga mail piena di numeri mi informa che prima del covid ogni giorno in Italia morivano  1700 persone e che  È stata bloccata tutta la diagnostica preventiva: tutti in casa per salvare gente di 80 anni dal covid, che non morirà quest'anno ma magari il prossimo. Però dei 50 o 60 enni che moriranno di cancro non diagnosticato in tempo, chissenefrega. Durante lo scorso lockdown sono stati cancellati 500000 interventi chirurgici, 50000 di natura oncologica. (tematica seria, ma come risolverla? Buttiamo dalla rupe gli over 80?)

Roberto scrive: Per conto mio, questo sarà il terzo Natale sobrio. Di quattro figli, 3 sono cresciti e vivono per conto loro. Ho scritto una lettera a tutti 3 quattro dicendo che il regalo più importante, quello che pochi di noi hanno da dare e ricevere, è il tempo passato assieme. (bella questa frase) Termina con  una nota culinaria,  da non trascurare visto che anche il cibo ha una sua poesia intrinseca: Cucinerò qui nel profondo Texas, la cena tradizionale delle due terre che compongono la mia famiglia, Istria e Friuli, entrambe culture contadine, e sobrie.  Polenta, sardelle alla griglia, brodo di baccalà e le verze con le patate. Cibi nostri, poveri ma veri. Frico e brovada pure. Una bottiglia di vino e tempo assieme che ce n'è poco, ma vale molto. Tomizza e Sgorlon apprezzerebbero. (bello il riferimento letterario, ho letto due libri di Sgorlon e mi sono piaciuti molto, dovrò dirglielo al texano)

Per ultimo arriva Enrico col fiato corto, a lamentarsi del fatto che Severgnini non pubblicherà la sua lettera, e allora lo faccio io, per omaggio a suo padre e per far contento lui, anche se i miei lettori non sono certo tanto quanti quelli di italians. (pochi ma buoni) 

Caro Beppe,

Adesso tocca a noi, parola chiave: responsabilità, non servono nuove regole. Sono d’accordo al 100% con il tuo intervento sul Corriere di oggi 1 dicembre.

Molti non praticano la regola della responsabilità perché non fanno il salto culturale, continuano a considerarsi vittime non protagonisti attivi attribuendo l’origine dei sacrifici alle regole introdotte per proteggerci, non al virus stesso.  

La gravità del momento richiederebbe che ognuno adottasse un approccio paziente e umile ponendosi il quesito “cosa posso fare io contro il diffondersi del virus?” e adottando con pazienza e tenacia tutti i comportamenti necessari...il che non vuol dire blindarsi in casa e basta!

Quando la gente si lamenta per i sacrifici dimentica quel che toccò ai nostri padri. 

Il mio, appassionato come pochi delle belle tavolate natalizie,  mangiò l’ultima volta i ravioli, con le gambe sotto il tavolo di casa sua, a Natale del ‘39 poi dovette aspettare il Natale del ‘47 per mangiare i successivi, e si considerava fortunato così!

No, non credo che evocare quegli anni sia improprio, quel che sta succedendo è la riprova che in un modo o nell’altro, nulla ci tiene al riparo dai cataclismi e conoscere quel che accadde ai nostri antenati, neppur troppo lontani, forse ci rende più lieve affrontare i sacrifici richiesti.

Ciao a tutti. Enrico Fossati

61 commenti:

  1. Però non dici qual è il tuo commento su italians.
    Cesare

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    1. sorry, per timore che il post diventasse troppo lungo non mi sono spiegata bene, il mio pensiero corrisponde al post precedente, quello del natale sobrio.

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    2. Siamo d'accordissimo. Direi anche che non sono "sacrifici" come si usa dire, ma accorgimenti per difendere la propria salute e anche quella degli altri.
      Cesare

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    3. A volte le cose più semplici sono quelle più ostiche da capire.

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  2. Dar voce alle proteste, più, ma spesso meno interessanti, lo trovo uno sterile esercizio, comunque dobbiamo seguire i protocolli in accordo o no.
    Ciao fulvio

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    1. Anche perché ci possono essere centocinquantamila eccezioni tutte valide, centocinquantamila ingiustizie, cose non congruenti, e tutto quello che vogliamo, ma in questa tragedia ci deve essere una linea generale, altrimenti non ci salviamo più.

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  3. A me mancheranno il Natale e in generale le feste trascorse al cinema lavorando. X il resto trascorrerà tutte le feste da solo ma è anche un po', come me, un orso e se la cavera.

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  4. Scusa Andrea ma non ho capito chi è un orso come te.

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  5. come si dice .. la mela non cade mai lontano dall'albero :)

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  6. Ho notato anche io che la gente tende a dare la colpa ai politici, alle restrizioni, non al virus.
    Assurdo.
    Comunque vedo che è dura far capire il fatto che non si tratta tanto di morti in sé (che pure ahimé ci sono), ma di contagi e intasamenti di terapie intensive.
    Uno stato laico? Ma magari...

    Moz-

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    1. Infatti. L'ospedale dove lavora mia sorella ha la terapia intensiva piena da marzo, e si stanno preparando per la terza ondata.
      Il tizio parlava di stato etico, non laico.
      Non so cosa voglia dire di preciso anche se ne ho sentito parlare, forse in questo caso che lo stato decide sui comportamenti privati, ma non vedo lo scandalo, le leggi incidono sulla nostra vita da che mondo è mondo. Ma forse sono io che non capisco.

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    2. Lo stato etico si ispira ai valori etici (la vita, la democrazia...) Lo stato laico non si fa guidare dalla chiesa e non è confessionale.

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    3. Ma l'etica non è appannaggio esclusivo delle religioni ...

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    4. Certo, anche se molte religioni lo pretenderebbero.

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    1. Già. Il bene comune al quale sacrificare i nostri piccoli egoismi, questo sconosciuto.

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  8. Mettere a fuoco è difficile se siamo coinvolti in prima linea. Io ne sono fuori per ora, sia come lavoro che come salute, ma potrebbe ben essere che perda di obiettività se nell'occhio del ciclone..

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  9. Non saprei, visto che ci sono tante persone che hanno preso il virus in forma leggera e quindi minimizzano.
    Ma anche persone che pur temendo per il lavoro sono consapevoli che è un prezzo da pagare...

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  10. Qualsiasi cosa tu dica troverai gente che non è d'accordo.
    No, non è vero
    Cioè si è vero.
    Non sono d'accordo
    Anzi si.
    ...ok, mi prendo avanti da me
    😀

    torneremo tutti ad abbracciarci.
    Ma solo se rimarremo vivi, temo.

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  11. vedo gente che parte e va in giro come se non ci fosse la pandemia, gira per i centri commerciali come zombie e come sempre!
    Io rispetto le normative, sono 3 anni che festeggio il natale con marito e figlio ora quattordicenne per non sentire le lamentele dei genitori e le rotture di palle dei suoceri!
    Barbara

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    1. allora a te il Natale coi congiunti-e-basta calza a pennello!

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  12. Lettere simpatiche, mi piace leggere il punto di vista di gente che non conosco, qualcosa sulla prospettiva altrui si impara sempre.
    Buona serata.

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  13. Verissimo, la disponibilità ad ascoltare e non solo a sentire è una gran bella qualità.

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  14. Io credo che la lettera di Enrico dica tutto, proprio tutto.

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  15. Farò volentieri il natale sobrio da ubriaco.
    Scherzi a parte farlo sobrio vuol dire anche che non "lo famo strano"?
    Saremo solo io e mia moglie e non mi lamento per niente.
    Buone feste anche a voi.

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  16. Il Natale fatto strano è una contraddizione in termini, dato che è la festa della tradizione per antonomasia.
    Se tua moglie ti cucina un pranzo di Natale coi fiocchi, non hai di che lamentarti.

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  17. Grazie degli auguri, per quanto possiamo, con la mia povera mamma malata.

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    1. Se tua mamma ha qualcuno che le sta accanto sarà contenta.

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    2. Purtroppo vive da sola.
      La stiamo curando con tutto il nostro amore di figlie, ma lei non è contenta, si fa un sacco di remore per i nostri sacrifici, dice che vuole andare al ricovero, è moralmente a terra.

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    3. Parlando in generale ho visto molti anziani, anche con varie patologie, andare in casa di riposo con animo scoraggiato e poi trovarsi molto bene e stare meglio. Certo dipende dalla qualità del personale.

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    4. No no sono sicurissima che questa soluzione è pessima per come è fatta mia madre: morirebbe in quattro e quattr'otto, come mio nonno paterno quarant'anni fa, che vi morì di inedia in poche settimane.

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    5. Senza contare che questo è il momento peggiore per fare questa scelta.

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    6. L'argomento è complesso, se vuoi scrivimi.

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    7. Grazie, ma ora la priorità è arrivare a una diagnosi, dopo tre settimane di dolore toracico e altri disturbi.
      Oggi ricoverata in ospedale, speriamo ...

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    8. Certo la salute è la prima cosa, sicuramente faranno del loro meglio. Anche il morale migliorerà. Spero che permettano le visite.

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    9. No, non si può entrare in nessun reparto.
      Si suona, esce un'infermiera e le si dà il cambio o quel che le serve.
      Non so dove abiti tu, ma qui in Lombardia è da marzo che non si può fare visita ai ricoverati.
      Per gli anziani è un problema enorme.

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    10. Abito a Padova, è lo stesso. Conosco molti operatori, medici paramedici e sociosanitari, che ce la mettono tutta, anche per spiegare agli anziani cosa succede. Lo stesso vale per le RSA.

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    11. Padova, amo la tua città.
      L'ospedale è un'eccellenza, nel reparto orl è stata operata mia figlia pochi anni fa. Sono stata molte volte a Padova, non mancando mai di pregare il Santo a cui sono devota.

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    12. La nostra medicina non è male. Abbiamo anche Giotto, eppure il Santo riscuote il massimo successo in tutto il mondo. Non me lo spiego ma accetto la cosa. Naturalmente conoscerai il Prato senza erba e il Caffè senza porte (oltre al Santo senza nome).

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    13. Il caffè mi manca, forse anche perché non sono una caffeinomane.
      La cappella degli Scrovegni è bellissima come tutta La pittura di Giotto in primis gli affreschi della basilica inferiore di Assisi, emozione pura.

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    14. Il Caffè Pedrocchi è "senza porte" perchè all'origine era sempre aperto in quanto centro culturale.

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    15. Ah ecco!
      Brutto momento per i caffè :(

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    16. Già. Al Pedrocchi resta la tradizione della consumazione non obbligatoria anche per chi si siede ai tavoli, e dei prezzi abbordabili per tutti.
      Spero che la tua mamma abbia una buona diagnosi e stia bene.

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    17. E' ancora in fase di accertamenti, ma è stata dimessa dall'ospedale e sta lentamente migliorando, speriamo, grazie ...

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    18. Leggo della tua mamma, dacci notizie!

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    19. Sta lentamente migliorando, però deve ancora fare accertamenti: tac coronarica e ricerca helicobacter, per vedere se è stato debellato.
      Il tutto con l'assenza totale del mmg, che non sa neanche che faccia ha la paziente. Cosa diceva il leghista Giorgetti? Chi va più dal medico di Medicina generale? E certo, con una medicina del territorio alla deriva, sei costretto a ricorrere al privato!!

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    20. Purtroppo è così. In bocca al lupo alla tua mamma.

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    21. Padova è meravigliosa ma sui prezzi contenuti del Pedrocchi avrei da ridire.. resta il fatto di aver bevuto il miglior spritz di sempre..ma anche l'atmosfera magica contribuisce..

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  18. Non ho capito 'sta pagina.
    Leggendo i commenti ho capito che si tratta di farina del sacco altrui.
    Buon Natale, Silvia.

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  19. La farina del mio sacco è il post precedente a questo.
    Buone feste anche a te Walker.

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  20. BUON ANNO, cara Amica ...e sperèm che il 2021 sia migliore del 2010 ! :-D

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  21. Allora ragazzuola? Spero tutto bene, Buon Anno!

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  22. Ho letto un tuo commento sul mio blog ma non riesco più a visualizzarlo. Potresti passare di nuovo dal mio blog e riscriverlo? Grazie

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