sabato 19 dicembre 2009

un'oca contro emilio fede

Sto cazzeggiando col p.c. quando dalla radio la voce del conduttore del tg 4 mi fa drizzare le antenne ed entrare in uno stato di all’erta, come una marmotta sulla soglia della tana, mentre ogni sorta di reazioni istintive e involontarie, probabilmente dovute al trauma di esperienze passate, si intrufolano nel mio corpo (sento perfino i muscoli della bocca prepararsi a un sorriso di scherno)

Spatuzza “topo di fogna” ? Certamente, ma detto da Emilio Fede, mi stimola un “Emilio il coniglio”, a mò di ping pong: un appellativo appioppatogli dalla sottoscritta in uno scritto di un anno fa, che trasformo in post prima che diventi obsoleto e gli spedisco virtualmente, con una carota arancione, un fiocchetto rosso e tanti auguri di Buon Natale
(cosa c'entrano le oche con le marmotte, i topi e i conigli ? Una delle due oche sono io, che starnazzando dichiaro ai miei quattro gatti di blog-lettori la mia antipatia viscerale nei confronti del coniglio) (volevo scrivere ODIO, ma se poi mi chiudono il blog?) ( e poi, la foto è fresca della neve di stanotte e quelle due oche sono mie buone vicine di casa)


24 ottobre 2008
ROBERTO SAVIANO , PERSONAGGIO SCOMODO? METTIAMOLO NEL PRESEPE
E’ una bella mattina di sole e sto lustrando lo specchio del bagno col sottofondo di radio 24: “il camorrista Sandokan minaccia di morte l’autore di Gomorra. Lo scrittore è comunque già entrato nella storia, essendo una sua statuina presente nell’arte presepiale di Napoli”. Augh. Le due notizie messe così vicine mi mettono un tale senso di tragicomico che decido di piantar lì straccio e vetril e correre a Napoli col primo treno. Sono,infatti, una giornalista free-lance. (Molto free, perché scrivo per me stessa.)
E ora vi racconto il miracolo di cui sono stata spettatrice.
Calma, ragazzi, niente illusioni: i rifiuti e la camorra la fanno ancora da padrone e Bassolino e Jervolino sono ancora seduti sulle loro poltrona. (che, pur scomode che siano, sono sempre meglio del gradino di un pianerottolo). D’altro canto, neanche Gesù Cristo riuscì, ai suoi tempi, a fare miracoli così difficili.
E’ successo che, quando sono entrata nella chiesa per fotografare Saviano nel presepe, mi sono nascosta in un confessionale perché non avevo né tempo né voglia di chiedere i dovuti permessi, e mentre armeggiavo con i ferri del mestiere ho sentito un brusio … in chiesa non c’era anima viva, erano le statuine che parlavano! Altro che il miracolo del sangue di san Gennaro! Non potevo però tradire la mia presenza con il flash, e quindi mi limitai a osservare la scena, esaltata ma nello stesso tempo consapevole che nessuno mi avrebbe mai creduta. Mannaggia, nella fretta della partenza non avevo portato il registratore.
Nel presepe c’era un gran disordine, di certo causato dalla statuina new - entry : gli angeli non cantavano, ma volavano in disordine sparso intorno alla capanna, come galline starnazzanti. Lo stupore li aveva fatti rimanere a bocca aperta, facendoli assomigliare alle classiche statuine della thun. La stella cometa, invece che fermarsi sopra la capanna, era deragliata dietro la collina e il fragore aveva svegliato le pecore. Il gallo cantava, convinto che fosse già l’alba. All’interno della grotta Santa la madonna, ancora stordita per le doglie del parto, chiedeva chi fosse il nuovo arrivato. Le era giunta voce che si trattasse di un giusto, una specie di profeta del futuro. San Giuseppe non ne sapeva niente, e poi aveva altri pensieri per la testa: un figlio, alla sua età, e nemmeno suo… avrebbe fatto il padre putativo, ma cosa voleva dire quella parola?
Il bue aveva la bocca piena e per educazione non poteva parlare. Toccò quindi all’asino: “Quell’uomo è uno scrittore che nascerà tra circa duemila anni: in realtà è poco più di un ragazzo, diventato famoso perché si è messo contro gli erodi del suo tempo” “Erodi?” chiede Maria, credendo di aver capito male “Si, oggi è uno, ma col tempo si riprodurranno. ”Una pausa, e un lampo maligno attraversa gli occhi del quadrupede, che prosegue: “Però, Maria, tu sei troppo ingenua e io ti devo aprire gli occhi anche su questa new entry: quel ragazzo ha approfittato degli erodi per fare tanti bei soldini, e ora cerca di svignarsela con la scorta.”
“La scorta? E cos’è?” chiede Giuseppe, che ha deciso di rinviare le sue preoccupazioni a un momento più tranquillo “te lo spiego subito: uomini armati che ti difendono. Proprio cio’ di cui avreste bisogno tu e la tua famiglia, per tornarvene a casa sani e salvi. E invece di darla a voi, la danno a quel bellimbusto…” conclude l’animale. A questo punto il bambino, che sembrava dormisse, si alza in piedi sulla mangiatoia e con una voce fanciullesca ma decisa lancia un anatema alla bestia: “Asino che non sei altro! Avevo il sospetto che fossi la reincarnazione del serpente dei tempi della creazione, ma ora ne ho la certezza! Per punizione, tra duemila anni ti reincarnerai in un losco individuo, un giornalista al servizio del potente dei suoi tempi. Ti chiamerai..che ne so, Erode Fesso, oppure Egidio Coniglio, o…. si, ho deciso: ti chiamerai Emilio Fede”

4 commenti:

  1. Sei una grande! A proposito, l'altra oca sono io che si unisce a te nello starnazzare contro il coniglio Fede,e che i conigli ci perdonino per la similitudine!

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  2. Un esempio lampante di come parlare allo stomaco della gente susciti sentimenti opposti ed irrazionali.

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  3. non ho capito il tuo commento, Lanza: chi parla allo stomaco? io? fede? entrambi? chi ha sentimenti irrazionali? io? fede? entrambi?

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  4. Solo ora leggo le tue domande e provo a rispondere.Ritengo che il TG4 di Fede sia un discreto esempio di costruzione del consenso attraverso l'uso del mezzo televisivo.E' però singolare come Fede stia antipatico solo a chi non ama Berlusconi,allo stesso modo in cui Santoro è amato da chi si colloca in una certa posizione politica.Ho smesso da tanti anni di dividere i giornalisti in buoni e cattivi: appartengono tutti a questa o quella cordata ed enfatizzano le notizie che portano acqua alle loro tesi.Le altre le nascondono o le distorcono.Spero di essere stato più chiaro.Ciao

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