mercoledì 9 dicembre 2009

Piperita va a casa di Charlie Brown



Mi è scoppiata la moda dei peanuts. Credo che metterò in stand-by i libri della pigna sul comodino per rileggermi tutta la serie di Schulz che giace dimenticata da decenni nella stanza dei figli (la famosa camera della discordia).
Sono dei bei libri, con la copertina rigida, roba seria. Mi piacevano così tanto che li avevo ricoperti con la plastichetta evita-sporco.
Come raccontavo nel commento, alle superiori eravamo innamorati di questi personaggi e ognuno di noi (noi inteso come quelli della "comune insurrezionale", quelli dell'ultima fila, quelli che potevi essere tutto, anche ciellino, ma lecchino, no, quello giammai!!)...Dicevo, ognuno di noi aveva un personaggio col quale si identificava o che gli altri gli appioppavano. Io ero Piperita Patti, forse per lo sfortunato amore non corrisposto con quello sfigato di Charlie Brown.
Quello che più mi piaceva, dei peanuts, era la presenza molto discreta e pressochè invisibile di quegli scocciatori chiamati genitori.
Dopo cena ho cercato Piperita Patti, su google, per controllare se il mio avatar di trent'anni fa si chiamasse davvero così, e ho trovato degli you tube di cui nemmeno conoscevo l'esistenza. Il primo che ho visto, questo che ho postato, mi ha divertito un casino perchè mi è venuta in mente quella volta che Charlie Brown mi invitò a dormire a casa sua, e sua sorella mi fece la stessa identica accoglienza di Sally. Finì che non dormii sotto la cuccia del cane, ma nel letto di suo fratello, finì che all'alba Charlie Brown mi svegliò per andare sulla collina a vedere l'alba, finì che dopo alcune ore di inutile attesa ci accorgemmo che era nuvoloso.

1 commento:

  1. Linus è il mio filosofo preferito...
    P.S.
    tutto quello che leggi nel mio blog sono frammenti dei miei libri... sì, sono bravetto con i giochi di parole

    buon tutto
    mircomirco

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