martedì 1 dicembre 2009

E' longilineo, come piace a me

E' longilineo, come piace a me. Quando lo incontro, sembra non chiedere altro che rimanere nel suo guscio, ma è sufficiente il tocco delicato delle mie dita per convincerlo a uscire, anche se gli piace mostrarsi ancora avvolto su se stesso, raggomitolato come un gattino che dorme nella sua cesta. Liscio, (si è appena sbarbato?), delicatamente profumato, docile come un agnellino, si lascia plasmare a mio piacimento. Mi si concede tutto, senza risparmiarsi, pur sapendo che sarà solo per una volta. Esteticamente non è il meglio che la piazza può offrire, ma ho sempre preferito l'affidabilità e la fedeltà alla bellezza. Nonostante all'inizio faccia tanto il misterioso, in realtà odia il romanticismo ed è di una razionalità esasperante, ma rassicurante come lui non c'è nessuno. E quando già mi sono dimenticata di lui, porta a termine la sua missione, fino a morire.
Se gli oggetti potessero aspirare alla condizione di santità, io lo farei santo, subito. Tutte le donne dovrebbero farlo santo, perchè è più utile della lavatrice e più salvavita del salvavita.

16 commenti:

  1. Post GRANDIOSOOOOOOO! Chi è il signore che parlava? Forse un religioso laico? Sono considerazioni come le sue, che condivido al 100%, che mi hanno fatto diventare anticlericale! Se tu lo conosci, o puoi comunicare con lui, riferiscigli tutta la mia ammirazione.

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  2. Don Giorgio De Capitani, battagliero e rivoluzionario prete di Monte, frazione di Rovagnate. Ne parlo nel post "come una candela" di settembre e "io sto con Don Giorgio" di luglio. Ne ha parlato Feltri sul giornale e Cruciani ne ha quasi fatto un tormentone, quest'estate (mi ha anche chiamata in diretta dopo una mia mail in sua difesa). Odia Berlusca e detesta la lega. A volte esagera nel linguaggio e nei contenuti, ma io vado alla sua Messa perchè non rischio di addormentarmi come invece mi succede in altre chiese. Ha un sito, don giorgio.it. Puoi così comunicargli la tua ammirazione.

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  3. Ho scritto a Don Giorgio! Ci fossero più sacerdoti come lui sia la Chiesa che l'Italia starebbero molto meglio!

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  4. Vengo subito al sodo. Ho letto il divertente intervento su "Italians" e ti faccio i miei complimenti per l'arguzia e la presenza di spirito nel descrivere un oggettino spesso relegato negli scaffali "c'è ma non se ne parla".

    Confesso che ci ho messo un po' per capire che non si trattava di una persona, e solo alla fine ho realizzato quale fosse l'argomento. Però hai imbrogliato un po' con la storia della barba appena rasata!

    Grazie per i cinque minuti di buonumore. Con un'aggiunta: non solo le donne, ma anche tutti gli uomini dovrebbero fare santo quell'inerme oggettino...

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  5. ...che lettera simpatica e quanto veritiera come descrizione!
    Ecco come abbinare um messaggio importante ad un modo gradevole nel porgerlo e attirare vera attenzione e ripensamento subito dopo.
    Bravissima!
    Auguri di Buone Feste
    Walter

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  6. Il 17 dicembre ti ho mandato una e-mail in risposta alla tua su Italians. Diceva:
    "Mi è piaciutissima questa assai gustosa apologia del preservativo....solo una donna riesce ad essere così leggera e soave su un argomento, un aggeggio del quale noi maschietti abbiamo ben altra considerazione, snobbandolo ed odiandolo -a torto- assai spesso."
    Oggi ti ho rísposto ad un altro tuo intervento su Italians.
    Domandina facile facile: perché non scrivi racconti? Secondo me avresti sia la fantasia necessaria, sia la tecnica. Guarda che me ne intendo. Io scrivo libri e racconti e li pubblicvo, NON a pagamento. Puoi farcela Silvia, provaci. Ciao.
    Vincenzo Iacoponi

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  7. Io in chiesa non andrei comunque, però è vero: ce ne fossero tanti, di preti così!
    Questo è un grande uomo dalla mente aperta.

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  8. Che piacere riaverti anche solo per una toccata e fuga da queste parti, Nik.
    Non c'è bisogno di andare in chiesa per essere delle brave persone, su questo sfondi una porta aperta.
    Io non sono andata in chiesa per anni, ed sempre io, nè migliore nè peggiore.
    :)

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  9. In gamba questo Giorgio Capitani.
    Nella struttura religiosa si ripropone il problema della società: alcune menti critiche non si adeguano al mainstream, alle posizioni comuni e si distinguono.
    Immagino che questo sacerdote non avrà vita comoda nella chiesa.

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  10. Ah questo è il TUO prete: estremista come te.
    La vita paciosa del buon parroco di campagna non la fa proprio.
    Ha avuto varie denunce e minacce.
    Un qualche invasato leghista (mi pare) lo stava riempiendo di botte.
    Ha avuto perfino uno scontro verbale con il medico personale del Berlu, che è andato a messa da lui e al momento della comunione l'ha importunato.
    Peccato non essere stata presente: chissà, magari avrei imparato all'istante a fischiare e insultare.

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  11. Me_mi piacciono gli approcci radicali, specie dove sono necessari, dove la radicalità non è altro che un andare alle cause di problema gravi e proporre rimedi che ovviamente devono cambiare molto la situazione gravemente problematica e rompere lo status quo, non graffiarlo o sfiorarlo.
    Ho visto alcuni altri titoli degli interventi di Giorgio DeCapitani su youtube.
    Ecco, mi confermi che egli non ha vita facile,
    Figuriamoci che vita facile può avere uno così che resiste alle convenzioni e alle falsità. Sentito pure un po' dell'intervento sull'enciclica sociale di Ratzinger. Ihihih.
    (:

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  12. Passavo di qui, mi piacciono a volte i cammini a ritroso. Così ho visto che anche quando ti firmavi Fuma, nel 2009, non ricommentavi i miei commenti. È una tradizione quindi.

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  13. scusa, l'avevo visto ma poi mi sono menata via con i commenti più recenti.
    allora, ritengo buona cosa leggere vecchi post dimenticati,
    assai meno salutare coltivare manie di persecuzione.
    in questo post mi pare tu fossi in buona compagnia, ad esempio, e nessun altro commentatore ci ha piantato su un caso di stato.

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    1. Maddai! Era una battuta alla battuta di ieri innanzitutto e poi volevo sentire cosa ne pensavi adesso. Ma perché ti inalberi? Dove sta il tuo senso dell'umorismo? Mi sembra che ne discutessimo a lungo in privato in quel dicembre del 2009...

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